lunedì 31 marzo 2014

Perché il 25 maggio votare Tsipras, e non PD?

Le ragioni stanno tutte nelle gravi omissioni di Matteo.

Avevo pensato di dargli l’Oscar per aver nominato  il giudice Raffaele Cantone a capo dell’authority anti- corruzione (una misura approvata già in Senato): un buon inizio.

a)    Ma  il decreto non ha precisato né quali saranno le sue competenze né i suoi poteri . E se  il Ministro della Giustizia  non arriverà a completare la legge Severino sulla Corruzione,  ( restaurando il reato di falso in bilancio, soppresso nel 2001,  inserendo nel codice penale il reato di riciclaggio,  e abolendo la prescrizione, dopo il primo grado di giudizio),  Cantone da solo,  non potrà fare molto.  Come la pensa in proposito Angelino Joli? Renzi  dovrà battagliare col suo alleato.

b) Per la spending rewiew anche Pinotti, neo ministra della Difesa, si era rapidamente convinta di dover tagliare gli F 35, continuando quanto aveva già  fatto Monti ( da 140 ridotti a 90).

Ma Obama e Napolitano non sono d’accordo. ( All’erario Usa verrebbero a mancare 20 miliardi di dollari, se non li comprassimo.) Malgrado al Congresso sia risultato che i bombardieri non sono né affidabili né efficaci, noi li compreremmo senza sapere quali siano i loro  problemi,  perché  questi sono top secret! 

 Matteo,  prima  determinato a  risparmiare su una spesa insensata,   ha già cambiato idea. Non li taglierà.

c)  Ma quello che manca nel suo programma  è soprattutto un’azione incisiva contro l’evasione fiscale ( 200 miliardi di euro) . Finora sul problema le misure sono state puramente di scena, a Cortina e a Portofino sugli scontrini : pinzillacchere!...

Come ha scritto Livadiotti nel suo libro “Ladri: gli evasori e i partiti che li proteggono”, il Parlamento non ha legiferato seriamente sul tema perché sono in ballo 10 milioni di voti, che né la destra né la sinistra sono disposte a perdere!...

Come ha detto Vincenzo Visco, vice  Ministro alle finanze al tempo del governo Prodi, attaccato duramente per la sua azione rigorosa  da Tremonti che lo aveva   definito  “ un  vampiro succhia-sangue,” ha dichiarato al Fatto Quotidiano di aver trovato freni e riserve  anche nel PD.

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Il programma di riforme sottoscritto da  Matteo contiene una prima iniziativa di “sinistra”: 10 miliardi per 10 milioni di lavoratori dipendenti  (80 euro in più al mese in busta paga).

 Sono stati esclusi dal regalo i lavoratori autonomi con partite Iva e soprattutto i pensionati,  con meno di 30.000 euro l’anno):il che vuol dire che la misura non servirà a far ripartire la domanda interna come sarebbe necessario per superare la crisi.

Il programma renziano  comprende anche  iniziative di restauro di scuole vecchie e obsolete, la riduzione dell’Irap alle Imprese, perché contribuiscano alla crescita con investimenti produttivi,  e le riforme istituzionali ( la riduzione del numero di parlamentari alla Camera e al Senato,) la vendita all’asta delle auto blu, e l’abolizione delle provincie.

Sull’abolizione del Senato Matteo ha scommesso la sua carriera politica:  se ne andrebbe, se non dovesse riuscirci.

 Il  Presidente, Grasso, pur essendo d’accordo per l’abolizione del bicameralismo perfetto, ritiene tuttavia che l’abolizione del Senato  implica dei rischi, e che invece il CDM debba riflettere su un suo  possibile  cambiamento di funzione,  per esempio  la sua trasformazione  in Camera di controllo sull’attività legislativa della Camera.  ( con un parere fornito dopo un massimo di  30 giorni).  Dovrebbe quindi restare elettivo, pur limitando le elezioni al momento di quelle Regionali,  affinché il senatore sia espressione degli interessi del  territorio, e venga scelto con le preferenze.

Non parliamo poi della riforma elettorale maggioritaria, che sia pure parzialmente modificata, è stata approvata alla Camera,  escludendo dal Parlamento con la soglia dell’8% i partiti che si presenteranno da soli, privando della rappresentanza 4 milioni di persone. Una legge peggiore di quella fascista  del ’24.

Vediamo che cosa succederà al Senato, dove la sin istra PD vuole proporre emendamenti per migliorarla.

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 La riforma della Pubblica Amministrazione, con il licenziamento o il pensionamento anticipato dei dirigenti sui 50 anni, proposta dal Ministro Madia,  è un non-sense economico, perché comporterebbe  degli oneri,  anche se si vogliono assumere funzionari giovani al loro posto. (Non è d’accordo il Ministro della Pubblica istruzione Giannini, e non solo lei).

Ma il progetto renziano che suscita una vera opposizione è il Jobs Act, con una proposta che è stata in passato di  Berlusconi  e che piacerebbe ora  solo a Forza Italia e  ad Angelino Joli… Si tratta di un contratto a tempo determinato per tutti, per poter ridurre immediatamente la disoccupazione giovanile, giunta a livelli drammatici.

Decisamente ostili i sindacati che vedono in questa misura  una eternizzazione della precarietà. Mai più la speranza di  un contratto a tempo indeterminato.  Posto fisso addio!

La liberalizzazione del mercato del lavoro, in termini di orari part- time e di  bassi salari  ( a 400 euro) era andata bene in Germania  all’inizio della crisi, e la disoccupazione era scesa al 6%.. Ma con la crescita della precarietà e dei mini-jobs sono molto aumentate le disuguaglianze salariali, con rischio di povertà  per i  giovani e per i futuri pensionati.

A Francoforte 100.000 funzionari pubblici sono scesi in piazza,  in sciopero, e hanno detto basta: i socialisti hanno chiesto un aumento della paga oraria a 8 euro e 50, e la Merkel ha dovuto accordarla, disincentivando i contratti a tempo determinato. Renzi propone invece il contrario:  un  progetto di legge per contratti a termine e con bassi salari.

 In Italia è impossibile adottare il modello del contratto di lavoro danese, dove è lo Stato che aiuta i licenziati con ricchi sussidi, finché non trovano un altro lavoro, dopo un contratto di apprendistato.  Perché lo Stato danese lo può fare? Perché le tasse sono alte e le pagano tutti: ci sono le risorse necessarie, mentre in Italia ha vinto il partito dell’evasione, e Renzi non  ha previsto di ostacolarlo e di ricuperare la refurtiva..

  CONCLUSIONE.

Non voteremo  per il PD il 25 maggio: Renzi è andato a Parigi,  ma non ha concordato un asse politico con Hollande, malgrado quello che hanno detto i giornali italiani.

 E’ andato a Berlino, ma dalla Merkel, impressionata dal suo dinamismo, non ha ottenuto concessioni né sul 3% del deficit-pil, né tanto meno sul Fiscal Compact, purtroppo firmato a larga maggioranza sia a destra che a sinistra.  Ha detto: “rispetteremo le regole sulle quali ci siamo impegnati.”

Questo vuol dire che per 20 anni dovremo pagare un tributo di 50 miliardi l’anno, il che significa  per i tedeschi eliminare la concorrenza delle imprese italiane a beneficio di quelle germaniche.  I PIGS , i paesi dell’Europa Mediterranea, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia sono destinati a un futuro di sacrifici e di stenti.

Per questa ragione la sinistra del PD dovrebbe impegnarsi per raccogliere  150.000  firme per consentire alla lista Tsipras di presentarsi alle elezioni . Lo voteremo perché il suo programma è chiaro:

a)  Una lotta dura all’austerity

b)   No al Fiscal Compact

c)  Ha richiesto una conferenza europea sul debito, come si fece nel ’53 per consentire alla Germania di uscire dal disastro del conflitto.

Tsipras in Grecia ha lavorato duro contro la corruzione, sia dei partiti di destra che del grande  Pasok, socialista, e contro l’incompetenza economica dei deputati.

Si è scagliato contro la rapacità delle Istituzioni finanziarie internazionali che hanno gettato il popolo greco nella miseria.

Tsipras non è come Grillo, che si rivolta per protesta, ma costruisce positivamente piattaforme di proposte, canalizzando in energia positiva la sua richiesta di giustizia sociale,  per un’altra Europa, solidale verso i paesi del Sud.

 E’ un leader politico serio, che non dice come Renzi  tutto e il contrario di tutto, e crede ancora nel modello sociale,  la vera cifra dell’Europa, che la Destra  del PPE vuole smantellare.

sabato 22 marzo 2014

Ricordo di Carlo Muscetta - Nel decimo anniversario della sua scomparsa ( 22 marzo 2004)

La sua  vita, non è stata  come le altre, e può essere ripercorsa nella sua autobiografia “L’erranza” ( Sellerio 2009)
Antifascista della prima ora, quando studente al I° anno dell’Università di Napoli, si batteva in difesa di Benedetto Croce  contro chi lo denigrava: era  un padre ideale, con il quale era già in corrispondenza per i suoi studi su Francesco De Sanctis , pubblicati quando aveva appena  18 anni.
Anti colonialista, dopo un discorso contro la guerra in Etiopia al liceo dove insegnava a Molfetta,  fu oleato e perse il posto di insegnante.  Collaboratore della rivista di Bottai “ Primato” dopo aver vinto i Littoriali,  praticava la dissimulazione onesta , insieme a una nutrita schiera di antifascisti, come Jaime Pintor, Mario Alicata e An tonello Trombadori che scrivevano sullo stesso periodico culturale.
Il suo nome figura nel Museo della Resistenza in Via Tasso dove fu condotto per interrogatori musclés delle SS,  con Leone Ginzburg, in seguito al loro arresto nella tipografia di Via Basento, dove si stampava  clandestinamente “L’Italia Libera”, organo del partito d’Azione”. ( 22 novembre 1943). Ginzburg ne morì il 5 febbraio 1944.
Collaboratore della casa editrice Einaudi, fin dal 1940,  insieme a Leone Ginzburg e Jaime Pintor, si iscrisse al PCI nel 1947, dove si distinse per vivace spirito critico ,  sia negli articoli letterari pubblicati sull’Unità,  che in quelli sulla rivista “ Società”, di cui era stato nominato direttore nel 1953. Fino a manifestare  un’aperta dissidenza nel  1956 in occasione dei fatti d’Ungheria,  redigendo il famoso documento dei 101 , pubblicato poi in alcuni giornali europei, come “Le Monde”,  come il primo caso esemplare  di dissenso politico culturale rispetto all’Unione Sovietica.
 Collaboratore delle maggiori case editrici, dopo Einaudi, Feltrinelli e Laterza, è stato autore di acuti saggi critici, più volte ristampati, su G.G.Belli,  Boccaccio,  Leopardi,  Galilei e su scrittori contemporanei, come Leonardo Sciascia, Primo Levi,  o su poeti come  Umberto  Saba, grazie ai quali  nel 1963  vinceva la cattedra universitaria, per    insegnare  a  Catania, a Roma e alla Sorbonne Nouvelle a  Parigi, seguito e amato da molti allievi.
 Si ricordano anche le sue splendide traduzioni de “les Fleurs du mal”, di Baudelaire, ( ed. La Terza)   di Hugo, di Molière pubblicate  dalla casa editrice Il Girasole (Valverde).
 La sua ricca biblioteca  è stata donata al Centro Dorso, nel palazzo Viktor Hugo di Avellino, mentre il suo epistolario è custodito  nell’Archivio Capitolino a Roma, diretto da un suo allievo, Enzo Frustaci.  Quest’anno, in occasione del decennale della sua scomparsa,  si pubblica la bibliografia completa delle sue opere, l’inventario delle lettere,   strumenti bibliografici essenziali   agli    studiosi che di lui  vorranno occuparsi. Una prima tesi di dottorato sulla sua attività di critico è  già stata discussa all’Università di Siena,  da  Lorenzo Giustolisi, (relatore Romano Luperini)   ed  è ora in lettura, in vista di un’eventuale pubblicazione,  al Centro Dorso,  ora diretto da Sabino Cassese.
 Per ulteriori informazioni consultare il” Ritratto di Carlo Muscetta”,   atti di un convegno, editi dal Centro Dorso nel 2005 con numerosi contributi di vari studiosi e amici.  Tra gli altri un intervento di Nicola Caracciolo ricorda la sua attività di militante ecologico a Capalbio, contro le centrali nucleari.)
I figli, Mara e Sergio,  ricordano con rimpianto e con orgoglio i migliori momenti della vita familiare  e il dono  della sua presenza, sempre  dinamizzata  dalle sue boutades e dal  suo  magnifico senso umoristico.

lunedì 10 marzo 2014

Un Oscar per Matteo?

Ieri  Renzi ci ha dato una bella notizia: creerà l’authority contro la corruzione e la affiderà al giudice Cantone.
 Chi lo ha convinto a farlo? L’ex magistrato  Emiliano attuale sindaco di Bari, suo sostenitore e candidato alle elezioni europee?  Forse si.
Intanto nel codice penale Civati ha fatto introdurre il reato di auto riciclaggio. Perché la legge Severino sia completa  ora mancano solo  il falso in bilancio e riallungare  i tempi della prescrizione, rendendola impossibile dopo il primo grado di giudizio.
  Il sottosegretario Costa dovrà ingoiare qualche piccolo rospo, ma dopo tutti i regali fatti in passato al Cavaliere,  si deve meritare la sua poltrona…
 Bravo Matteo! Un punto al Signore! Piccoli boy scout crescono!....

b) Ma vuoi far vedere all’Europa come sei capace di fare i compiti a casa, senza che te lo dicano?
 Mercoldì    con  Padoan  dovrai presentare
 un pacchetto di riforme economiche : la diminuzione delle tasse  a chi guadagna fino a 1500 euro al mese.
Bene. Ma Angelino ha detto : “No derby per il cuneo fiscale fra lavoratori e imprese. Ottimo.
 Come fare allora  a trovare le altre risorse, perché i dieci miliardi previsti  non vengano divisi?
E’ molto semplice:  nella spending rewew bisogna ricuperare i 14 miliardi   messi in bilancio da Mauro per gli  F 35.   Pinotti,  nuovo ministro della difesa,  dovrà farsene carico: se no le pari opportunità  a che cosa servirebbero se le donne  facessero le stesse cose degli uomini?. Ora Pinotti non avrebbe altre scuse:
 c’è una novità importante, visto che  anche gli americani hanno detto che gli F 35 non sono così utili ed efficaci. Allora?

 c) Che cosa si può fare con 14 miliardi?
a) Metterne 4 per sanare il debito, (“per i nostri figli!”) . Così Oli Rehn la smette di fare il ragioniere e di chiedere un’altra manovra.
b)  Darne almeno 6 alle imprese per  fare investimenti e creare posti di lavoro: per la crescita.
c)  Te ne restano ancora 4 per la scuola, per  risanare l’edilizia degli edifici scolastici obsoleti, e rimettere in marcia l’economia con i poteri locali.

Matteo, così l’Oscar  te lo danno anche gli elettori del M5S : pentastellati d’Italia , unitevi!... Grillo!  Tu  torna a teatro, e “ facce ride”
Con Cantone all’authority, caro Matteo, potrai ricuperare, anche se non subito,  i 60 miliardi di euro che la Corte dei Conti ha contabilizzato per  la refurtiva dei corruttori e dei corrotti.  Anche noi li potremo mandare in galera, come ganno già fatto Francia e Germania,   per poterci  presentare nella nuova Europa  che uscirà dalle elezioni di maggio a testa alta.
 Dai, Matteo, le cose giuste tu le sai!   Lo vuoi prendere o no questo Oscar?


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  II° Grande bellezza, grande bruttezza, grande tristezza
Questa è una lettera per Paolo Sorrentino.
Ho visto il  suo film  su Canale 5 di Mediaset,  scanalando sulla  Tre, con  Ballarò, per soffocare gli sbadigli. Anche li  si parlava anche di Roma, a proposito della lite Marino- Renzi,  una città che ha un conto in rosso di  più 1 miliardo di euro!  (dovuto non solo ad Alemanno,  ma anche all’incuria finanziaria di Veltroni , che organizzava festival del cinema, ma che lasciava le strade piene di buche, non si curava delle periferie,  e dei problemi dei loro abitanti, che  si sentivano  totalmente abbandonati.
Più che rovine, macerie.
Non solo, ma  a Roma  tutti sanno che  non si respira per le polvere sottili, dovute al gran traffico, dove i mezzi pubblici non circolano con la frequenza dovuta, a causa del numero delle macchine private in giro ( niente car sharing, ma  una  sola persona  per  macchina)
Negli ospedali si aspetta per ore e ore su una barella, al pronto soccorso. Se vai a Piazza Navona in cerca di bellezza,  le chiese e le fontane non si vedono: la piazza è sommersa dalle  bancarelle. Un modo di arrangiarsi per sbarcare il lunario.
 Caro  Paolo Sorrentino,  scusami se non mi unisco al coro patriottico di soddisfazione per il premio Oscar al  tuo film.  Mi è parso una palla incomprensibile,  di una noia mortale, dove la contemplazione  della  grande bellezza si concentra su  una passeggiata  all’alba lungo il Tevere del personaggio interpretato da Servillo.  con la sua  maschera tragica,  una  faccia piena di rughe e  lo sguardo perduto.
Il suo monologo  sconvolge, perché lo fa  dopo aver partecipato  alla  festa.  Li abbiamo incontrati, gli altri, mentre sgambettavano al party, (un ballo  collettivo folle, più lungo di quello del Gattopardo di Visconti),   e da lì cominciava  già il nostro irrefrenabile sbadiglio…
Quando i fantocci  hanno finito  di ballare, e si ritrovano nelle loro case di lusso, non sanno di che cosa parlare e, pur stando in compagnia, sono  in uno stato di  totale disperazione solitaria . Non riescono ad essere persone,  non sanno parlare  di problemi comuni,  né di amore:  senza   appartenenza comunitaria.
 Hai commentato il premio Oscar che gli americani ti hanno dato (in un momento di follia, di cui a volte sono capaci), dicendo onestamente: “ Sono contento perché questo premio non era affatto scontato!”.
 Eri consapevole del fatto che il tuo era un  film anomalo, troppo lungo, con molte monache,  e senza  alcuna storia.
  Era in gara anche un film danese, pare molto bello!... Lo avevi visto, e magari pensavi di non meritarlo il premio?
Quando andrò a Copenaghen a trovare mia figlia le chiederò di andare a vederlo insieme: i cineasti danesi sanno raccontare le loro storie, (come hanno fatto nel bellissimo film “Italian for beginners”)  dove  i personaggi, pur vivendo in un paese più giusto, più civile,  meglio organizzato del nostro,  (vanno in bicicletta, non in macchina), studiano  l’italiano perché  hanno angosciose  tristezze familiari:  vite ordinate, le loro,  ma non particolarmente allegre,  e sognano la propria personale felicità   preparandosi , studiando la nostra lingua, al   prossimo viaggio in Italia, durante le vacanze!... Una grande occasione!...
 Caro Sorrentino, la prossima volta che fai un film ( pare che tu lo stia già  scrivendo, e  comincerai  a girarlo in primavera) ,  cerca di raccontarla  una storia,  di come vive oggi  la gente a Roma, dei problemi reali al quotidiano.  Anche la bravissima Sabrina Ferilli, indimenticabile interprete del film di Virzì, “Tutta la vita davanti”, potrà  meglio   esprimere una verità:  quanto sia difficile l’amore oggi per una donna ,  spesso senza lavoro, senza asili nido,  senza denaro in periodo di crisi. Quanto sia difficile sopportare   la rabbia e la  frustrazione dei maschi, che sono soliti  sfogarsi, magari con la violenza, fino a un   possibile   femminicidio. (sempre più facile prendersela con le donne!) 
E il personaggio più lucido del tuo film, più capace di autoanalisi , interpretato  da Servillo, potrebbe tornare ad esprimere tutte le frustrazioni che  vivono  anche gli uomini oggi nella città, dove, per andare a lavorare si impiegano almeno 2 ore, tutte in macchina, da soli, e altre due  per tornare. Magari per  dire, a fine giornata, di averlo perduto, il lavoro.

 Conclusione:  Il tuo film non mi  è piaciuto. 
 Soffre di un eccesso di retorica, un eccesso di  estetismo, di compiacimento nelle inquadrature, che pur essendo di  grande bellezza formale,  restano  insufficienti a scatenare emozioni.
 Risorse umane?  Solo fantocci, su un fondo di macerie, per  raccontare  solo la loro disperazione.
Va in giro,  e ascolta quello che ti dice la gente. Vedrai che il prossimo film sarà  più interessante.

domenica 2 marzo 2014

Svolta trionfale del baccalà!....

La squadra del sottogoverno è ineccepibile!
 Renzi ha nominato, su consiglio di Verdini, Enrico Costa come vice Ministro alla giustizia, (NCD)  e come sottosegretario l’ex magistrato indipendente Cosimo Ferri
 Aveva rapidamente rinunciato a nominare il magistrato calabrese Gratteri,( Un magistrato al governo non andava bene,- gli aveva detto Napolitano,  anche se Nitto Palma era stato invece al Ministero, e lui non aveva assolutamente eccepito).
 E ora, in Toscana ci si intende sempre, su consiglio della destra, Berlusconi ritorna al governo,  e non solo con Federica Guidi! Allo sviluppo economico, ma ha arraffato  anche la Giustizia!...
Il Ministro Orlando, che con Letta stava tranquillo al Ministero dell’ambiente,  aveva dichiarato di volersi servire di Gratteri come consulente,   essendo convinto di un’importante misura da introdurre nel codice penale, quella  di auto riciclaggio, e poi anche  del ripristino del falso in bilancio, cancellato dal Cavaliere.
  Quindi nel Cd:M si è vivamente  alterato quando si è visto affiancare al posto di vice ministro  l’autore di tutte le leggi vergogna, un vero regalo al Caimano.  Non solo: ma come sottosegretario è stato chiamato il magistrato indipendente Cosimo Ferri, “un tecnico”, come dice lui,  che ha scritto di persona tutto il lodo Alfano. I due sono stati imposti da Angelino Joli, perché  ora membri del suo partito, mentre  prima  avevano militato nel PDL .
 Per  Orlando  c’era solo da dare le dimissioni, per dignità: Renzi aveva praticamente annullato tutte le sue dichiarazioni di cooperazione con Gratteri.
C’è poi il caso Gentile. Questo Sottosegretario alle Infrastrutture è stato voluto anche lui  da Angelino Joli.  Non per niente è anche  indagato,  per minacce al Direttore di un giornale calabrese che voleva   denunciare in un articolo una  losca questione che riguardava  suo figlio.
  Non solo: ma in piena crisi internazionale sull’Ucraina,  Renzi non può che essere GENTILE con Putin, Attaccati come siamo alla canna del Gas russo, è giusto dargli, come a suo tempo   aveva proposto Gentile, il Nobel per la Pace.  Del resto non lo dicevano anche i Romani: “ Si vis pacem para bellum”?  E così fa il nuovo Zar, con la pistola posata sul tavolo per difendere i russi di Crimea dalle aggressioni di ucraino.
In questa situazione che cosa potrebbe fare la povera  Mogherini  a neo ministra di bella presenza all MAE, se non contattare durante il week-end di riposo, i suoi colleghi ministri degli Esteri in Europa, che hanno la fortuna di essere energeticamente indipendenti dalla Russia? ( La Francia perché ha il nucleare e la Germania con i paesi del Nord,  hanno tutti  le energie rinnovabili?)
 L’Ucraina brucia, ma l’Europa nel week end non ha fretta!. Si occuperanno  della questione domani, lunedì.

2) “ Lasciatelo lavorare in pace!- ha detto a Lilly Gruber lo psicanalista Crépet-  Non siete generosi a criticare Renzi  prima che abbia cominciato a realizzare il programma. ! E vedrete, con l’aiuto del mio libro” riuscirete  a trovare la felicità! .”( pubblicato da Einaudi)  ( Io da lui non mi farei curare nemmeno un callo!...)
E se filosofando anche Cacciari è d’accordo con lui, contro l’ipotesi di un governo di centro-sinistra, messa in campo dall’esitante  Civati e da Vendola,  ( roba vecchia, da XX° secolo), siamo tranquilli!.. Al governo psicanalisi e filosofia uniti nella lotta a dare consigli giusti. Soprattutto perché potrebbero coinvolgere i grillini sulla questione degli F35, e magari alle prossime elezioni europee come Presidente della UE  voterebbero Tsipras e non Martin Schultz.

3) Il baccalà è  nel frattempo arrivato anche  in Europa !... Finalmente ( io avevo detto che di problemi del continente  non ne capiva niente, ma avevo torto) Ora, contando  sui consigli di D’Alema e della sua Fondazione “Italiani Europei” ,Renzi ha iscritto al PSE tutto  il Pd, condannando Fioroni e Bindi, che non volevano morire socialisti, a prendere l’olio di ricino!
 Martin Schulz, che prima di essere socialista è d’abord  tedesco,     è il candidato PSE alla Presidenza  al posto  di Barroso....
E’ rimasto incantato dalla dichiarazione del nostro puledro di voler tener i conti in ordine “ non perché lo chiede l’Europa, ma per dare dignità ai nostri figli”!.
” E’ lui che dà speranza all’Europa, con le sue riforme!” ( elettorale, istituzionale, jobs act per il lavoro, fisco, e restituzione di denaro alle imprese” – ha detto Schultz.
 Si tratta di un programma da 100 miliardi di euro : ma  tutti si chiedono: dove li prende?    Martin non lo sa e  purtroppo non  è al corrente del pasticcio renziano con le nomine di sottogoverno,  e tutti i congrui  regali fatti al Caimano. ( Non sa nemmeno che Matteo, quando era piccolo faceva il boy-scout,  e che era un bambino vestito da cretino!..).
 Prendiamo per esempio il caso dei processi ai corrotti: nel Regno Unito in carcere, ce ne sono 6500, mentre in Italia solo 48…Perché? Grazie alla prescrizione lunga, introdotta dal viceministro Costa,  quando  operava nel PDL i ladri corrotti circolano nella penisola  impuniti, e vengono perfino eletti in Parlamento…alla  comoda ricerca della felicità,  promessa da Crépet nel suo libro.
. E all’erario mancano 60 miliardi di euro della loro refurtiva, (come ha registrato la Corte dei Conti).
 Nella nuova squadra renziana al sottogoverno ci sono 4 inquisiti del PD: ( Bubbico,agli  Interni, Barracciu ( alle attività culturali)  De Filippo (  alla Salute) e Del Basso De Caro ( ai Trasporti).
 Ma non poteva mancare nemmeno il simpatico Lupi, ministro delle Infrastrutture per il NCD.

 3) Per nostra fortuna c’è un governo parallelo all’Ministero dell’Economia ( Con ‘Padoan, Ministro, Burlando vice ministro, Baretta, sottosegretario). Purtroppo non potranno collaborare col Ministero della Giustizia per ricuperare i miliardi della corruzione,( visto il ritorno alla grande  del  cavaliere.
 Ma se dessero un’occhiata al libro di Livadiotti (pubblicato da Bompiani) “Ladri , evasori  fiscali e i partiti che li proteggono”), troverebbero i nomi e i cognomi di 518 Paperoni, che vivono da nababbi, pur avendo denunciato al fisco solo 20.000 euro l’anno).
 Mica per niente: non solo per mettere i conti in ordine, ma anche per  diminuire l’Irpef a chi le tasse le ha sempre pagate,dare l’assegno di reddito minimo ai disoccupati,  la pensione agli esodati e restituire i soldi alle Imprese da parte della P.A.).
Si, se Matteo,  fatte tutte le riforme di cui ha parlato con Schulz e che ha promesso  agli italiani, vorrà evitare di rompersi le scatole con Alfano fino al 2018, ma andare a votare al più presto, come desidera Berlusconi, probabilmente lo farà vincere.
 Ma ha già detto:” Se fallisco sarà tutta colpa mia. Ci ho messo la faccia.  DI BACCALA’!….
 Il   problema è che, se anche non darà la colpa ad altri, come ha sempre fatto il Cavaliere, noi italiani, che siamo già in rovina, andremo definitivamente a picco.

Postilla sulla svolta: un referendum per cambiare verso!


Dopo  le nomine al sottogoverno,  e la rinuncia al nome di Gratteri come Ministro della Giustizia,  è apparso evidente che Renzi è ostaggio di Alfano, che per certi versi nella sua  linea politica continua  con quella  del PDL: in caso di nuove elezioni ravvicinate si alleerebbero di nuovo, e il PD perderebbe.  Nella  squadra  renziana restano ancora 5 inquisiti, di cui 4 piddini  e Lupi. Ma c’è un altro fatto ancora più grave : la nomina di Costa e di Ferri alla Giustizia,  sono molto, anzi  troppo  funzionali al Cavaliere.
 Cosa si può fare allora?  Non  resta  che  tornare alla democrazia dal basso, partecipativa e non rappresentativa. Come?  con un referendum sulla  legge contro la Corruzione, che il governo, così com’è strutturato, non sarebbe in grado di integrare, malgrado la fretta di Renzi di uscire dalla palude.
Dopo le sue dichiarazioni per la lotta alla Mafia SPA,  in risposta alla lettera di Saviano, Renzi dovrebbe convincersi che l’altra faccia della medaglia è la corruzione,  con una legge efficace che completi quella Severino, del novembre 2012,  per migliorarla e renderla veramente utile sul fronte della repressione dei colpevoli , soprattutto  per poter ricuperare all’erario la refurtiva dei loro patrimoni (60 miliardi di euro) . Questo è vitale per il paese, proprio  come recuperare i capitali  mafiosi,  largamente affluiti nelle ’industrie del Nord,   bisognose di  liquidità bancaria in tempi di crisi. ( Gratteri lo sapeva che la Ndrangheta si era arricchita dando alle imprese i suoi capitali  accumulati con  la vendita della droga, con l’usura ecc. per compensare la mancanza di credito bancario).
                                 ***
Allora dovremmo  chiedere una nuova legge anti-corruzione.

A) Perché ce lo ha ripetutamente chiesto l’Europa
B) Perché  gli stranieri non verrebbero mai ad investire in un paese dove la  concorrenza sarebbe sleale.
C) Perché la legge Severino  non è completa .

Che cosa le manca?
Come dice il magistrato Raffaele Cantone sull’Espresso, non è stato possibile, al tempo del governo Monti, inserire 3 punti  cruciali:
1) Il ripristino della legge sul falso in bilancio, cancellato nel 2001 dal Cavaliere.
2) il delitto di auto riciclaggio per punire chi ha investito i proventi delle mazzette ricevute
3) Correggere la prescrizione breve, e allungarla,  come era  prima del 2003.  Anzi, meglio,  fare come in Europa:   dopo il  primo grado di giudizio,  bloccarla al secondo e al terzo perché i processi possano continuare fino alla punizione dei corrotti  colpevoli e al recupero della refurtiva,  per poterla spendere in beni e servizi sociali ( assegni  di reddito minimo garantito, scuole, nidi, jobs act, soldi alle imprese e investimenti nella cultura e nel patrimonio.)

E’ così che in Germania ci sono 8500 corrotti in carcere, in Francia 6500, e in Italia, invece, solo 14.
Occorre poi nominare un Authority contro la corruzione, che per ora esiste solo sulla carta: mai nominata, e  resa effettiva.
 Escludiamo che questo Parlamento, così com’è, pieno di corrotti inquisiti, possa fare rapidamente  una legge seria,   vitale sul piano della legalità politica e sul piano economico.
 Se Renzi non vuole continuare a essere un ostaggio –baccalà di Alfano, se vuole che il cambiare verso non resti uno slogan,  ma si traduca  in misure efficaci per far dimettere Costa e Ferri al primo sgarro, noi cittadini potremmo aiutarlo, raccogliendo le firme per un referendum sulla legge anti-corruzione con 4 quesiti:
( authority, falso in bilancio ,auto riciclaggio, e prescrizione lunga, bloccata al primo grado di giudizio.)
 Grillo si attivi in questo senso, invece di continuare a dire sempre di no, alleandosi con Di Pietro, un autorità in fatto di referendum, con Sel, e con le minoranze del PD. Gli elettori del M5S sarebbero utilissimi! E noi cittadini  torneremmo brillantemente ad agire per la democrazia diretta,  non solo per eliminare gli inquisiti dal sottogoverno,  e dal Parlamento, ma per  uscire dalla palude economica, se Renzi al governo, malgrado  il suo vistoso ’aumento di popolarità,  non ce la dovesse fare