Caro Scalfari,
ho letto sull'ultimo Espresso il suo ottimo articolo sul Principe di Salina e Odisseo: la questione del potere è importante per tutti e due. Buona analisi.
Non sono sempre d'accordo con lei: nel suo editoriale su Repubblica di domenica lei dice che Renzi deve fare lo statista!|... come Cavour e Garibaldi.... Renzi per me è un mammifero di lusso che dovrebbe andarsene una volta per tutte dopo i guai che ha combinato, non solo col referendum sulla Costituzione, ma con le leggi fasulle ( la scuola, il job act ecc.)
L ei ha sempre detto che avrebbe votato No , e poi ha cambiato idea e ha votato Si.
M a ora vorrei scriverle a proposito della rivista a cui ha sempre collaborato: L'Espresso.
Sono una lettrice dai tempi in cui aveva il grande formato: mi sono politicamente formata sugli articoli che leggevo, le inchieste, le denuncie, le battaglie per un'Italia migliore, laica e non corrotta.
Ma devo dirle che a leggerlo oggi non si può non rilevare un netto calo di qualità, assai vistoso.
a) La metà delle pagine di ogni numero sono dedicate alla pubblicità, di tutto: il denaro è certamente utile, ma il vecchio Espresso non ne aveva. di pubblicità: i lettori lo compravano e bastava. Ma oggi lo comprano?
b) Gli articoli sono spesso scritti in un linguaggio cifrato, il più delle volte incomprensibile... faccio qualche esempio:
Un Parlamento del Pleistocene - di A. Giglioli
La guerra mondiale al super batterio - di Elisa Manacorda
Sfumature di bavaglio - di Sergio Trombetta.
E a Londra l'eccesso va al Museo - di Leonardo Clausi.
Ma l'editoriale di Tommaso Cerno è il vero capolavoro: La Costituzione del "Chi sei" nel paese del "Chi non sei "....
Preferivo la rivista quando era diretta da Daniela Hamaoui , non molto tempo fa. Aveva conservato lo stile e la linea giusta.
Potrebbe intervenire per tornare al passato?
Cordiali saluti e auguri di ottime feste!
Mara Muscetta