La figura del fool che dice la verità e smaschera il potere è centrale in tutte le tragedie di Shakespeare: per mettere a nudo il Re. Lo ha detto anche Dario Fo da Lilli Gruber.
Beppe Grillo insieme a Crozza ne sono i migliori esempi: ma ne abbiamo anche altri, come Neri Marcoré, impagabile quando fa la satira di Monti, o di Gasparri, senza dimenticare Sabina Guzzanti , quando rifaceva Berlusconi, , o Fiorello, quando rifaceva La Russa.
Pare che anche in Portogallo ci siano due comici che voglionio emulare Grillo mettendosi in politica per la prossima campagna elettorale.
Il capo della socialdemocrazia tedesco, Steinbruck, si è detto sconcertato del fatto che gli italiani abbiano votato per 2 clowns, Berlusconi che fa cucù (il quale però malgrado i suoi shows televisivi con lo straccio in mano e le sue promesse mirabolanti, ha perso 6 milioni di voti), ma soprattutto per Grillo, che ha vinto, anche se non si candida, facendo del M5S il primo partito d’Italia.
Napolitano ha detto che esige rispetto per il popolo italiano, e Grillo ha molto apprezzato: ma forse il Presidente voleva dire ch esigeva il riconoscimento delle differenze culturali, esistenti nell’Europa multipla, visto che il Carnevale è nato a casa nostra, con l’abitudine permanente di mettere a nudo i le autorità costituite. A Roma durava 3 giorni, poi chi aveva esagerato veniva impiccato.
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2) Noi non siamo tedeschi e ci divertiamo a vedere Crozza, che però non ha invaso la scena politica, candidandosi. Fa brillanti spettacoli e ci fa morire dal ridere. Invece
non ci piace che Grillo, fondatore del movimento vincitore, ci tratti costantemente da spettatori, e non da cittadini, urlando i suoi concitati monologhi, senza rispondere alle domande di nessuno, soprattutto dei giornalisti italiani, e che si secchi delle critiche che gli rivolgono perfino i suoi eletti. Ricordate? Fuori dalle balle!... Con un clamoroso autogoal, che ha spinto poi i piddini a dargli del fascista.
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3) Gli errori di Bersani
Perché il M5S ha vinto, trascinando al voto molti piddini arrabbiati, soprattutto nei luoghi di maggiore sofferenza, sociale e ambientale?
a) Innanzitutto perché, malgrado fossero esasperati dalle contro-riforme di Monti, sulle pensioni, sullo statuto del lavoro e i contratti, sugli esodati ecc, Bersani continuava a dire che anche se avesse ottenuto il 51% lui avrebbe continuato a discutere con Monti, malgrado non fosse d’accordo sulle sue decisioni.
b) perché il reddito minimo di cittadinanza esiste in tutta Europa, tranne che da noi. Lo aveva proposto Cofferati, ma il PD non lo aveva accettato, lasciandolo in minoranza, ed è una delle proposte qualificanti di Grillo, in tempi di disoccupazione giovanile in aumento.(al 38% ormai.)
Vuole riformare la legge sugli ammortizzatori sociali e dare a tutti, soprattutto ai giovani senza lavoro, 600 euro.
c) Il pasticcio dei derivati al Monte dei Paschi di Siena, dove vecchie responsabilità politiche non avevano fatto chiarezza in tempo su un personaggio come Mussari, con membri del partito nel CDA della banca, pronunciandosi negativamente su di lui troppo tardi.
d) Senza contare la smacchiatine del giaguaro…
e) Non siamo contenti poi per il fatto che Bersani non abbia affatto risposto alla proposta di accordo che Antonio Ingroia gli aveva lanciato, perché al programma di Rivoluzione Civile c’era un punto essenziale: la confisca dei beni patrimoniali dei mafiosi, dei corrotti e degli evasori, valutati a 400 miliardi di euro, per raggranellare le risorse necessarie alle tematiche degli investimenti per lo sviluppo eco-sostenibile, per il lavoro, per gli ammortizzatori sociali, per la ricerca, la scuola e l’Università, centrali anche per il PD. Anche per questo Ingroia è stato espulso dalle trasmissioni televisive, che hanno invece abbondantemente parlato dei monologhi grillini nelle varie piazze italiane, e, malgrado i sondaggi a lui favorevoli, non è riuscito ad ottenere il 4% necessario per entrare alla Camera. E’ rimasto fuori., e di questo mi sono molto rattristata.
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4) Parliamo ora degli errori della campagna del Premier Monti che, malgrado gli sconquassi da lui combinati, era come il prezzemolo in TV.
Ritengo lui il principale responsabile della ingovernabilità al Senato, per come si è comportato in Lombardia, dove esisteva la lista civica di Ambrosoli, e dove lui ha preferito lasciar convergere il 5% dei voti su Albertini, sottraendogli il consenso necessario per battere Maroni. Anche la candidata grillina, conquistando l’11% ha completato il disastro.
La Lega ha perso in Veneto il 17% dei voti, e in Lombardia, a seguito degli scandali di Finmeccanica l’8%, e altrettanti in Piemonte: malgrado questo impressionante cedimento, grazie all’alleanza col Cavaliere di balla e spada, (non voluta dai leghisti), sarà in grado di negoziare col prossimo governo, il progetto della macro-regione del Nord, motore del’economia italiana, con la richiesta di lasciare sul territorio il 75% delle tasse pagate dai cittadini. Complimenti sinceri a quelli della lista civica per Monti che hanno votato per Ambrosoli, col voto disgiunto. (Buitoni Borletti e Ichinno)
Conclusione: Bersani, che al Senato ha solo una maggioranza relativa, per la mancanza di un bel numero di seggi lombardi, avrà, grazie a Mario Monti, quest’altra grana megagalattica: la Mega Regione del Nord, versione aggiornata della Padania bossiana.
Complimenti Mr. Monti! Lei è proprio un Lombardo con i fiocchi, e si dice molto soddisfatto, tra l’altro, per aver ottenuto, malgrado tutto, il 10%.
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5) E ora torniamo al Grillo che camta sempre al Tramonto!...
Caro Beppe, avendo io votato a favore del Movimento a 5 stelle nel 2009, perché non soddisfatta delle misure adottate dal PD a Manziana, dove abitavo, sento il diritto di rivolgerti, alcune domande indiscrete.
Come Berlusconi sei allergico ai magistrati che ti hanno intentato 80 processi, e quindi hai detto no a Rivoluzione Civile, pur essendo Antonio Ingroia convinto dei punti in comune nei programmi dei vostri 2 movimenti.
Tu sei miliardario, (a differenza dei tuoi eletti, che sono persone molto ordinarie, e quindi piene di problemi economici)
Quindi rispondi, se puoi:
a) Ingroia voleva confiscare i beni degli evasori: e tu le tasse le hai sempre pagate?
b) perché sei contrario alla patrimoniale?
c) perché vuoi il redditometro solo per la casta politica, e non per quei cittadini che denunciano al fisco redditi nettamente inferiori rispetto al loro tenore di vita?
Sono certa che non risponderai: sono punti di domanda troppo scomodi. E’ più facile sproloquiare in piazza.
Ho già analizzato i tuoi 7 tipi di ambiguità:
1) sei contro i sindacati (vecchi)
2) Sei contro i partiti che vuoi mandare a casa.
3) Sei contro gli emigrati (come la Lega) Chi nasce in Italia non ha diritto di cittadinanza.
4) Sei contro l’Euro e l’Europa, che ci costringe a pagare il debito.
5) Sei contro la magistratura
6) Sei contro i giornalisti e le loro domande.
7) Stringi la mano alla gente di casa Pound, per avere i loro voti
Sono solo alcune delle tue contraddizioni che non mi piacciono. Sulle tasse, sull’Europa e sull’Euro tu sei sostanzialmente d’accordo con il Cavaliere di balla e spada.
Ora sei stato bravo a riempire le piazze reali e a sentire le voci della gente, convogliando la loro rabbia in voti sul M5S.
Ma la campagna elettorale è finita, e ora, grazie anche a te, lo spread è tornato a crescere, e così pure la speculazione finanziaria. La tua vittoria ci costerà ancora molto cara, se continuerai a generare incertezza.
Se avremo bisogno di denaro per pagare gli interessi sullo spread, con le tue dichiarazioni, l’Europa non ci aiuterà.
Ora lascia parlare i tuoi eletti in Parlamento, che già ti hanno criticato per i tuoi insulti a Bersani: c’è una grillina che ha raccolto 125 mila firme perché il M5S aderisca agli 8 punti del suo programma di governo.
1) il lavoro al centro dell’agenda europea,
2) l’aiuto dei Comuni di fronte al disagio sociale e lo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione,
3) dimezzamento del numero dei parlamentari eletti e leggi per ridurre i costi della politica,
4) norme anti-corruzione e anti evasione
5) conflitto di interessi,
6) green economy
7) Legge elettorale alla francese, a doppio turno
8) Ineleggibilità per i condannati e per i portatori del conflitto di interessi
Te lo ha detto anche Dario Fo, un tuo convinto sostenitore: siediti attorno a un tavolo col Pd e decidete quello che volete fare per il cambiamento.
Se i suoi punti coincidono con alcuni del tuo progetto, ti prenderai la responsabilità di dire NO? Se vuoi dimezzare il numero dei parlamentari e tagliare i loro stipendi, poiché si tratta di una modifica costituzionale, questa necessita dei tempi necessari, previsti dalla Costituzione. Quindi il tuo no alla fiducia è ridicolo.
Su una nuova legge anti corruzione, completa, e sul conflitto di interessi potete facilmente trovare un accordo col PD..
Sarai capace di rigenerare il paese o lo degenererai con i tuoi waffa, e le tue ambiguità’?
Il Pd non combinerà un governo di larghe intese con Monti e Berlusconi. (Soprattutto dopo le ultime dichiarazioni sulla magistratura che a Napoli ha potuto documentare la corruzione di De Gregorio nel 2007 per far cadere Prodi) Come ha detto il professore , se vere, è stato un vero attentato alla democrazia. Il paese non sarebbe scivolato giù per la china del debito pubblico, non avrebbe avuto bisogno delle contro-riforme di Monti.
Conclusione:
Della nostra Europa, quella che noi vogliamo, non quella di destra del Fiscal Compact, parleremo la prossima volta.
Comunque ci sono già alcune prospettive importanti:
la trasformazione dell’Unione economica e monetaria in Unione Bancaria, fiscale, economica e politica.
Tobin tax e tassa sulle emissioni di Co2, potrebbero essere le premesse per un bilancio autonomo e allargato a Bruxelles, con maggiori risorse per sostenere la lotta alla disoccupazione.
Tutto dipende ora dalla possibilità di formare in Italia un governo credibile, che chiederà alla UE di rimandare la data del pareggio di bilancio, come ha già fatto Hollande, e di fare in modo che sia Bruxelles a dare risorse a tutti i paesi dell’Eurozona per la transizione energetica necessaria alla green economy, per creare lavoro e sviluppo sostenibile. Quando vi riunirete la prossima settimana con tutti gli eletti vedremo quanti condivideranno la linea del No alla convergenza sui provvedimenti indispensabili al paese.
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