domenica 3 marzo 2013

Commento elettorale

La figura del fool  che dice la verità e smaschera il potere è centrale in tutte le tragedie di Shakespeare: per mettere a nudo il Re. Lo ha detto anche Dario Fo da Lilli Gruber.
Beppe Grillo insieme a Crozza ne sono  i  migliori esempi: ma ne abbiamo anche  altri, come Neri Marcoré, impagabile quando fa la satira di Monti, o di Gasparri, senza dimenticare  Sabina Guzzanti , quando rifaceva Berlusconi, ,  o Fiorello, quando rifaceva La Russa.
Pare che anche in Portogallo ci siano due comici che voglionio emulare Grillo mettendosi in politica per la prossima campagna elettorale.
Il capo della socialdemocrazia tedesco, Steinbruck, si è detto sconcertato del fatto che gli italiani  abbiano votato per  2 clowns, Berlusconi che fa cucù  (il quale però malgrado i suoi shows  televisivi con lo straccio in mano e  le sue promesse mirabolanti, ha perso 6 milioni di voti), ma   soprattutto  per Grillo, che ha vinto, anche se  non si candida, facendo del M5S il primo partito d’Italia.
Napolitano ha detto che esige rispetto per il popolo italiano,  e Grillo ha molto apprezzato: ma forse  il Presidente voleva dire ch esigeva il riconoscimento delle differenze culturali,  esistenti nell’Europa multipla, visto che il Carnevale è nato a casa nostra, con l’abitudine permanente di mettere a nudo i le autorità costituite.  A Roma durava 3 giorni, poi chi aveva esagerato veniva impiccato.
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2) Noi non siamo tedeschi e ci divertiamo  a vedere Crozza, che però non ha invaso la scena politica, candidandosi. Fa brillanti spettacoli e ci fa morire dal ridere. Invece
 non ci piace che Grillo, fondatore del movimento vincitore,  ci tratti costantemente da spettatori, e non da cittadini, urlando i suoi concitati monologhi,  senza rispondere  alle domande di nessuno, soprattutto dei giornalisti italiani, e che si secchi delle critiche che gli rivolgono perfino i suoi eletti.  Ricordate? Fuori dalle balle!... Con un clamoroso autogoal, che ha spinto poi   i piddini  a dargli  del fascista.
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3) Gli errori di Bersani
Perché il M5S ha vinto, trascinando al voto molti piddini arrabbiati, soprattutto nei luoghi di maggiore sofferenza, sociale e ambientale?
a) Innanzitutto perché, malgrado fossero esasperati dalle contro-riforme di Monti, sulle pensioni, sullo statuto del lavoro e i contratti, sugli esodati ecc, Bersani continuava a dire che anche se avesse ottenuto il 51% lui avrebbe continuato a discutere con Monti, malgrado non fosse  d’accordo sulle sue decisioni.
b) perché il reddito minimo di cittadinanza esiste in tutta Europa, tranne che da noi. Lo aveva proposto Cofferati, ma il PD  non lo aveva accettato,  lasciandolo in minoranza, ed è una delle proposte qualificanti di Grillo, in tempi di disoccupazione giovanile in aumento.(al 38% ormai.)
Vuole riformare la legge sugli ammortizzatori sociali e dare a tutti, soprattutto ai giovani senza lavoro, 600 euro.
c)  Il pasticcio  dei derivati al Monte dei Paschi di Siena, dove vecchie responsabilità politiche non avevano fatto chiarezza  in tempo  su un personaggio come Mussari, con membri del partito nel CDA della banca, pronunciandosi negativamente su di lui  troppo tardi.
                     d)  Senza contare la smacchiatine del giaguaro…
 e)  Non siamo contenti poi per il fatto che  Bersani non abbia affatto risposto alla proposta di accordo che  Antonio Ingroia  gli aveva lanciato, perché al programma di Rivoluzione Civile c’era un punto essenziale: la confisca dei beni patrimoniali dei mafiosi, dei corrotti e degli evasori, valutati a 400 miliardi di euro, per raggranellare  le risorse necessarie alle tematiche degli investimenti per lo sviluppo eco-sostenibile, per il lavoro, per gli ammortizzatori sociali, per la ricerca, la scuola e l’Università,  centrali anche per  il PD.  Anche per questo Ingroia è stato espulso dalle trasmissioni televisive, che hanno invece abbondantemente parlato dei monologhi grillini nelle varie piazze italiane, e, malgrado i sondaggi a lui favorevoli,  non è riuscito ad ottenere il 4% necessario per entrare  alla Camera. E’ rimasto fuori., e di questo mi  sono molto rattristata.
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4)  Parliamo ora  degli errori della campagna del Premier Monti che, malgrado gli sconquassi  da lui combinati,  era come il prezzemolo in TV.
 Ritengo lui  il  principale  responsabile della ingovernabilità al Senato, per come si è comportato in Lombardia, dove esisteva la lista civica di Ambrosoli, e dove lui ha preferito lasciar convergere il 5% dei voti su Albertini, sottraendogli  il consenso necessario per battere Maroni. Anche la candidata grillina, conquistando l’11% ha completato il disastro.
La  Lega ha perso in Veneto il 17% dei voti, e in Lombardia, a seguito degli scandali di Finmeccanica l’8%, e altrettanti in Piemonte: malgrado questo  impressionante cedimento,  grazie all’alleanza col Cavaliere di balla e spada, (non voluta dai leghisti), sarà in grado di negoziare col prossimo governo, il progetto della macro-regione del Nord,  motore del’economia italiana, con la richiesta di lasciare sul territorio il  75% delle tasse pagate dai cittadini. Complimenti sinceri  a quelli  della  lista civica per Monti  che hanno votato per Ambrosoli, col voto disgiunto. (Buitoni Borletti e Ichinno)
Conclusione:  Bersani,  che  al Senato ha solo una maggioranza relativa,  per la mancanza di   un bel numero di seggi lombardi,  avrà, grazie a Mario Monti,  quest’altra grana megagalattica: la Mega Regione del Nord, versione aggiornata della Padania bossiana.
 Complimenti Mr. Monti!  Lei è proprio un Lombardo con i fiocchi, e si dice molto soddisfatto, tra l’altro, per aver   ottenuto, malgrado tutto,  il 10%.
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5)  E ora torniamo al Grillo che camta sempre al Tramonto!...
 Caro Beppe, avendo io votato a favore del Movimento a 5 stelle  nel 2009, perché non soddisfatta delle misure adottate dal PD a  Manziana, dove abitavo, sento il diritto di rivolgerti,  alcune domande indiscrete.
Come Berlusconi sei allergico ai magistrati che ti hanno intentato 80 processi, e quindi hai detto no a Rivoluzione Civile, pur essendo Antonio Ingroia convinto dei punti in comune nei programmi dei  vostri 2 movimenti.
Tu sei miliardario, (a differenza dei tuoi eletti, che sono persone molto ordinarie, e quindi piene di problemi economici)
 Quindi rispondi, se puoi:
a) Ingroia voleva confiscare i beni degli evasori:  e tu le tasse le hai sempre pagate?
b) perché sei contrario alla patrimoniale?
c) perché vuoi il redditometro solo per la casta politica, e non per quei cittadini che denunciano al fisco redditi nettamente inferiori rispetto  al loro tenore di vita?
 Sono certa che non risponderai: sono punti di domanda  troppo scomodi. E’ più facile sproloquiare in piazza.
Ho già analizzato i tuoi 7 tipi di ambiguità:
1) sei contro i sindacati (vecchi)
2) Sei contro i partiti che vuoi mandare a casa.
3) Sei contro gli emigrati (come la Lega) Chi nasce in Italia non ha diritto di cittadinanza.
4)  Sei contro l’Euro e l’Europa, che ci costringe a  pagare il debito.
5) Sei contro la magistratura
6) Sei contro i giornalisti e le loro domande.
7)  Stringi la mano alla gente di casa Pound, per avere i loro voti
  Sono solo alcune  delle tue contraddizioni che non mi piacciono.  Sulle tasse, sull’Europa e sull’Euro tu sei sostanzialmente d’accordo con il Cavaliere di balla e spada.
Ora sei stato bravo a riempire le piazze reali e a sentire le voci della gente, convogliando la loro rabbia in voti sul M5S.
Ma la campagna elettorale è finita, e ora, grazie anche a te, lo spread è tornato a crescere, e così pure la speculazione finanziaria. La tua vittoria ci costerà ancora molto cara, se continuerai a generare incertezza.
Se avremo bisogno di denaro per pagare gli interessi sullo spread, con le tue dichiarazioni, l’Europa non ci aiuterà.
Ora lascia parlare i tuoi eletti in Parlamento, che già ti hanno criticato per i tuoi insulti a Bersani: c’è una grillina che ha raccolto 125 mila firme perché  il M5S  aderisca  agli 8  punti del  suo programma  di governo.
1) il lavoro al centro dell’agenda europea,
2)  l’aiuto dei Comuni di fronte al disagio sociale e lo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione,
3) dimezzamento del numero dei parlamentari eletti e leggi per ridurre i costi della politica,
4) norme anti-corruzione e anti evasione
5)  conflitto di interessi,
6) green economy
7) Legge elettorale alla francese, a doppio turno
8) Ineleggibilità per i condannati e per i portatori del conflitto di interessi
Te lo ha detto anche Dario Fo, un tuo  convinto sostenitore: siediti attorno a un tavolo col Pd e decidete quello che volete fare per il cambiamento.
Se  i suoi punti  coincidono con alcuni del tuo progetto,  ti prenderai la responsabilità di dire NO? Se vuoi dimezzare il numero dei parlamentari e tagliare i loro stipendi, poiché si tratta di una modifica costituzionale, questa necessita dei tempi necessari, previsti dalla Costituzione. Quindi il tuo no alla fiducia è ridicolo.
Su una nuova legge anti corruzione, completa, e sul conflitto di interessi potete facilmente  trovare un accordo col PD..
Sarai capace di rigenerare il paese o lo degenererai con i tuoi waffa,  e le tue ambiguità’?
 Il Pd non combinerà  un governo di  larghe intese con  Monti e Berlusconi. (Soprattutto dopo le ultime dichiarazioni sulla magistratura che a Napoli ha potuto documentare la corruzione di De Gregorio nel 2007 per far cadere Prodi) Come ha detto il professore , se  vere, è stato un  vero attentato alla democrazia. Il paese non sarebbe scivolato giù per la china del debito pubblico, non  avrebbe avuto bisogno delle contro-riforme di Monti.
Conclusione:
 Della nostra Europa, quella che noi vogliamo, non quella  di destra del Fiscal Compact,   parleremo la prossima volta.
 Comunque ci sono già alcune prospettive importanti:
la trasformazione dell’Unione economica e monetaria in Unione  Bancaria, fiscale, economica e politica.
Tobin tax e tassa sulle emissioni di Co2, potrebbero essere le premesse per un bilancio autonomo e allargato a Bruxelles, con maggiori risorse per sostenere la  lotta alla disoccupazione.
Tutto dipende ora dalla possibilità di formare in Italia un governo  credibile, che  chiederà alla UE di rimandare la data del pareggio di bilancio, come ha già fatto Hollande, e di fare in modo che sia  Bruxelles  a dare risorse a tutti i paesi dell’Eurozona  per la transizione energetica necessaria alla green economy,  per creare lavoro e sviluppo sostenibile. Quando vi riunirete la prossima settimana con tutti gli eletti vedremo quanti condivideranno la linea del No alla convergenza sui provvedimenti indispensabili al paese.   

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