venerdì 7 settembre 2012

Accordare i disaccordi per una musica a sinistra

Un bell’esempio ci viene dalla Convenzione del Partito Democratico  a Charlotte nella Carolina del Sud, dove l’ex avversario di Obama alle primarie del 2008, Bill Clinton, ha reso omaggio al Presidente, dicendo che in una situazione di crisi grave, come quella che gli USA stanno attraversando, lui, Clinton,  non avrebbe potuto fare certo di meglio.
E quindi avanti  con la seconda candidatura di Obama, per sostenere l’economia reale  del paese, i giovani  imprenditori, per aumentare i posti di lavoro,  contro la  finanza speculativa a Wall Street.
Obama  vede la crisi molto difficile da risolvere, “ci vorranno anni per uscire dalle macerie lasciate dai repubblicani” Comunque lui ha una ricetta perché pensa al bene comune di tutti gli americani. Roosewelt ha dato il giusto esempio negli anni Trenta. Ma la campagna sarà dura, con un testa a testa, fino all’ultimo voto.

2)       Come accordare  i disaccordi in Italia? …

Come far coincidere gli opposti? diceva Eraclito.“La tracotanza di tutti va estirpata: bisogna sapere ascoltare”.
Una tracotanza che è nel linguaggio, inappropriato, (una volta della Lega,  e che Grillo, parlando alla pancia delle persone, ha ripreso, come la proposta  assai improbabile di mandare Monti alle Barbados…)
 Tracotanza che è nei cleeps sui morti viventi  di Di Pietro, superflua dopo l’opposizione seria fatta in Parlamento alle contro-riforme montiane,   tracotanza che è nell’aggressività  televisiva  contro i magistrati da parte di Platinette-Ferrara, o nella prosa dei giornali  berlusconiani .
Lo “stile” collettivo indica una degenerazione dei rapporti umani e politici, mentre le linee del governo Monti, dettate dalla tracotanza della Finanza europea ad un eurocrate doc, esigendo sacrifici umani dalla popolazione, fanno finire in tragedia il coro nazionale: esodati, precari, disoccupati.  P.e m.i.  che chiudono, in mancanza di una politica industriale,  aziende commerciali  che falliscono, gente che si dà fuoco sulle piazze: questo il quadro. Uno spettacolo mai visto, nemmeno alla fine della II° guerra mondiale. Mismanagement and grief!-  per dirla con  Auden,  in esilio in America nel 1939, per evitare i nazisti in trionfo.
 Trionfa finora l’ l’Europa delle banche e non quella  dei cittadini: malgrado ci sia un Parlamento a Strasburgo, manca totalmente la democrazia. Bisognerebbe sincronizzarsi a livello europeo, per eleggere un Presidente col sistema francese, per  un’Unione bancaria che eserciti vigilanza sulle derive, con ministri del tesoro-bilancio e di politica estera che parlino per tutto il Continente.  Costruire  gli Stati Uniti d’Europa.
Monti  per l’Italia vede la luce in fondo al tunnel della crisi…ma lo spread speculativo continua ad essere artificialmente elevato  e inaccettabile. Lo ha detto  perfino Visco, della Banca d’Italia.
Per questo Draghi ha preso in mano la situazione e  ha deciso di comprare i titoli di stato dei paesi in difficoltà: Borse in delirio e spread al ribasso.  Ma non basterà per salvare l’Eurozona,  senza una politica economica  coordinata di sviluppo sostenibile, per battere la disoccupazione  e sostenere i consumi.

3)       La legge elettorale prossima-ventura. In Italia.

Il sistema tedesco proporzionale  è debole anche in Germania. E’ nato il partito dei pirati, alla Grillo, e dovranno  probabilmente ripensare  le loro modalità  di confronto.
Quindi   in Italia la legge  proporzionale è una solenne sciocchezza, perché collo sbarramento al 5%, e col premio al partito e non alla coalizione, potrebbe rendere impossibile la governabilità,  facendoci  tornare indietro di 30 anni ai governicchi della Prima Repubblica, che dicevano balneari, perché fatti  solo per  l’estate.
Inoltre negli anni Ottanta del secolo scorso il sistema delle  preferenze  lasciava ampio sviluppo al voto di scambio.  E questa legge  potrebbe essere votata in parlamento da Casini, Alfano, con il sostegno personale di Mario Monti, che amerebbe la riconciliazione,  all’interno del Partito popolare Europeo,  di queste 2 forze, che nel paese sono da tempo opposte l’una all’altra. Questa sarebbe una buona occasione. 
Ma, a  parte le considerazioni  negative sul UDC in Sicilia, quando era  alleato di Cuffaro e poi di Lombardo, il partito nel 2013  vorrebbe portare al governo il super-Passera, per rifare una grande coalizione che assicuri i provvedimenti impopolari (anzi: anti-popolari) imposti dal centro-destra europeo, dalla CDU e dal PPE.
Monti reclama questa legge elettorale proporzionale, per rassicurare i Nordici europei sulla continuità delle sue riforme (o meglio contro-riforme). A Firenze si è detto da sempre convinto sostenitore del PPE, per la sua politica sociale di mercato, e quindi di essere vivamente preoccupato per il sentimento anti-tedesco diffuso in Italia, come per quello anti PIGS  diffuso in Germania. Sarebbe la fine dell’Europa!...

 Per il Pd  allora  non si vede   alcuna convenienza nel  meccanismo di ritorno al passato. Se non vogliamo tornare al proporzionale, ci sarebbe  un’  unica soluzione:
 Abroghiamo il Porcellum e torniamo al Mattarellum, la legge precedente, che pur dando spazio alle coalizioni, assicurava quelle quote proporzionali, capaci di far tornare in Parlamento le forze minori, ora ingiustamente escluse.
E’ quanto  saggiamente  suggerisce Romano Prodi  affinché il PD esca dall’impasse in cui si ostinano a volerlo cacciare D’Alema, Veltroni, Letta, Fioroni, assolutamente  convinti della necessità di allearsi con Piercasinando, malgrado non voglia dire prima delle elezioni con chi starà.
 Ha fatto quindi  bene Vendola a rifiutare Casini, troppo favorevole all’attuale governo, e a rifiutare la candidatura di Renzi alle primarie:”un juke-box di chiacchiere”. Manderemo lui, con i calzoncini alla zuava a trattare in Europa? Come cittadini, siamo stufi delle pratiche onanistiche del sindaco di Firenze, sempre con la Generazione in mano, senza altra idea che schierarsi dalla parte di Marchionne, contro la CGIL, nel momento in cui il superbo  A.D della Fiat schiaffa in cassa integrazione anche gli operai di Pomigliano.   Gli introiti  delle autovetture Fiat , non innovate sono  calati del 20%. Domanda:  I 20 miliardi di investimenti promessi per Fabbrica Italia dovranno andare a  produrre  altro?
“Per vedere la luce in fondo al tunnel, come  afferma Monti, vedo  solo un treno! “ Lo ha detto lo stesso Marchionne.  In questo caso, visto che l’auto elettrica la farà altrove e non in Italia,  saremmo d’accordo: finalmente una scelta produttiva ecologica, purché  si facciano treni regionali, visto che Montezemolo realizzerà  quelli ad alta velocità, per la Torino-Lione.
( Ma si farà davvero la Tav contro quelli della Val di Susa?)

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Ottima la proposta di Vendola, alla festa del PD,  di candidare Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica, per riparare alla sciocchezza di Bertinotti che nel ’98  fece cadere il suo  governo, assicurando il trionfo a Berlusconi.
La domanda è: quando dovrebbe essere eletto, e con quale legge? Quella  prevista nel Mattarellum, che  implica la votazione in Parlamento, nel maggio 2013, o quella  semi-presidenzialista alla francese, facendolo eleggere dai cittadini alle elezioni nazionali, nel marzo-aprile,  secondo la proposta  avanzata  tempo fa dal Centro-destra? Finora il PD l’ha rifiutata, perché mancherebbero i tempi per una seria discussione parlamentare, su cambiamenti importanti della Costituzione, tra cui il Senato Federale, la diminuzione del numero dei parlamentari ecc.
Come ho già sostenuto in altri articoli, (“Torni a casa, Mr.Prodi”) ,  ritengo che la sua sarebbe una candidatura valida soprattutto sul piano internazionale, dopo Monti, troppo  favorevole al  PPE.
Prodi  che ha voluto l’Ulivo,  sarebbe quindi molto importante  soprattutto  su quello della nostra politica interna, per calmare le fibrillazioni,  per accordare i disaccordi.
 Lavoro, giustizia fiscale e sociale, ricupero della evasione, legge contro la corruzione,  difesa della legalità, con totale autonomia della magistratura, e della libertà di stampa, senza bavagli sulle intercettazioni.
E per contribuire al risanamento del debito  bisogna adottare i costi standard per la sanità al Sud.
Ora le decisioni sul come  eleggere Prodi dipendono dal  rissoso e dimidiato PD , mentre sul semi- presidenzialismo  alla francese l’incerto PDL  potrebbe voler  cambiare ancora una volta   idea.  Alfano non sa ancora se Berlusconi ci sarà e se ci saranno le primarie. Ma nel caso affermativo, Prodi sarebbe veramente indispensabile per vincere.
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4)       La Rete e la E-Democracy.

a) La Rete  è’ un eccellente modo per dire la nostra: “ciò che non siamo e ciò che non vogliamo”.
E’ sul Web che Beppe Grillo con i suoi blog ha eletto il terreno permanente per le sue esternazioni, quelle positive, ( niente rimborsi elettorali, azione soprattutto a livello territoriale, in difesa degli interessi dei cittadini.) e quelle nettamente infelici (sulla mafia, sull’euro ecc.)
 Se è stato  utile  per il Movimento indicare i temi positivi per il confronto amministrativo, ora aspettiamo di vedere come sarà capace di governare Parma il vincitore delle ultime elezioni locali, il simpatico Pizzarotti, che concede ampie  interviste alle TV, malgrado i veti del capo.
Da “Piazza Pulita” sulla Sette, diretta da Formigli, è emersa però una scarsa tenuta democratica nel Movimento a 5 stelle, che nato in opposizione alla non-politica dei partiti, sembra avere ora  un grave problema di democrazia interna.  Aspettiamo, da parte del Beppe e di Casaleggio, le risposte al grillino dissidente Favia, consigliere comunale a Ferrara, molto critico sui metodi fin qui adottati, volti a frenare al massimo il dibattito critico, dopo l’espulsione di Tavolazzi.  Se ne sono accorti  tempo fa anche altri grillini, che sono usciti dal movimento. I 5 stellati sarebbero tornati al centralismo falsamente  democratico del vecchio PCI?
Comunque sul piano nazionale, il minaccioso “ Ci vediamo in Parlamento” non si è giovato, finora,  di indicazioni programmatiche, e con i vaffa non si governa.  Quindi? Insulto duro, insulto continuo?

b) Come accordare i disaccordi.

Se il PD vuole  calmare Grillo potrebbe cominciare a mettere in agenda quella legge popolare per la quale raccolse 350.000 firme, per un Parlamento pulito, senza inquisiti o condannati.  Così forse potrebbe smetterla con gli insulti.
Se Di Pietro vuole riprendere  le relazioni col PD, visto che  Vendola si è messo dalla sua parte, chieda scusa per quel cleep inopportuno sui morti viventi. E Bersani  non parlerà più di fascisti del web, ma dei veri problemi dell’Italia e dell’Europa.  Aspettiamo i 15 punti programmatici.
 Per le elezioni del 2014 si tratterebbe di tornare al Libro Bianco di Jacques Delors per lo sviluppo sostenibile,  che dopo 20 anni è tornato di pressante attualità.

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Leggere, scrivere, riflettere, pensare : una forma di assicurazione nella vita per preservare la propria diversità e la libertà di non conformarsi, schierandosi a priori.
Chi legge e scrive si assicura un modo diverso di esistere: un libro è un amico permanente, con cui dialogare in qualsiasi momento, per battere la solitudine e le difficoltà.
Pensando alla Grecia di oggi e ai suoi cittadini, massacrati dalle leggi a loro imposte dalla  euro-crazia finanziaria,che non vuole nemmeno concedere più tempo per effettuare le riforme,  mi sono rimessa a leggere i loro grandi storici del passato:   Erodoto, Tucidide, e soprattutto i grandi filosofi pre-socratici:  Talete,Eraclito, e soprattutto Democrito, quello che Platone non ha mai nemmeno nominato nelle sue opere, per meglio dileggiarne il pensiero. Invece è stato considerato super attuale da un grande scienziato francese, Jacques Monod, premio Nobel per la biologia, che a lui ha fatto riferimento nel suo libro “Le hazard et la nécessité”, ( Parigi, Seuil, 1970).
 “Tutto ciò che esiste nell’Universo- diceva Democrito- è frutto del Caso e della Necessità”. Un libro, quello di Monod,  non  certo favorevole alla teoria del “Disegno Intelligente”, rimessa in voga  nei pensatoi vaticani  e negli Stati Uniti di Bush,  per contrastare  le tesi dell’evoluzionismo  darwinistico.
“Non mettiamo limiti alla Provvidenza,- disse il Caso- pensiamo noi.

Perché il Cavaliere di ventura e di avventure è un uomo triste e oggi, dicono, anche  depresso? Perché parla televisivamente facile: per piacere alle casalinghe racconta barzellette che non fanno più ridere, e crede che nella vita il suo AVERE (30 case, 6 televisioni, 3 giornali. 2 case editrici) sia più importante dell’ESSERE (leggere, riflettere, pensare).
 Ha letto poco,” per mancanza di tempo”.  “Meglio le feste,-ha detto- per rilassarsi un po”.
Non si rassegna alla vecchiaia, ai capelli che cadono, alla ineluttabile calvizie.
Esige adorazione unanime ed applausi, costringendoci a diventare misantropi, perché si è posto  come unico modello antropologico valido per il paese:  fare soldi e acquisire potere per le leggi di auto-tutela ad personam, sproloquiando  contro i magistrati e ignorando la crisi incombente :  è’ così che  ci ha portati al disastro, economico, sociale, e morale. Ecco perché non vogliamo più essere governati da lui.
Interrogato a Roma dalla Procura di Palermo sul denaro dato a Dell’Utri,(40 milioni di euro),  ha detto che non si trattava di un estorsione, ma di un aiuto ad un vero amico.
A proposito del mafioso Mangano, da lui collocato  ad Arcore,  a  protezione degli averi e della famiglia, ha detto che si trattava di un gentiluomo, sempre molto gentile, a cui aveva affidato anche i suoi  figli. (Dell’Utri lo aveva addirittura definito un eroe, perché al processo non aveva parlato male né di lui né del Cavaliere!)
Ma la  coalizione politica che lo ha sostenuto per anni si è rotta: la Lega non vuole più allearsi con lui alle prossime elezioni, e tantomeno  Fini.  I sondaggi non lo danno vincente. Per questo esita a confermare la sua candidatura.                                                                                        
                        

4) Chiesa e Stato.

Numerosissimi i cittadini presenti alle esequie di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano per 22 anni. Hanno sfilato per ore e continuano a farlo, portando ceri. Gente sensibile.
 Il Cardinale  del dialogo avrebbe voluto riportare la Chiesa al Concilio Vaticano Secondo, totalmente accantonato invece  dall’attuale Pontefice. Ed era vicino a molte istanze promosse dall’Europa laica.  (Perfino sui diritti socio-giuridici degli omosessuali, ecc.)  Ma all’ultimo conclave è stato sconfitto da Joseph Ratzinger.

 Sua Santità ai  suoi funerali non è andato : ha preferito  inviare una lettera, diplo-affettuosa, visto che con la linea progressista e tollerante del dialogo non aveva nulla a che vedere.

Non era stato lui  infatti a beatificare il vescovo Cirillo di Alessandria,  che nel 415 d.C. era stato il mandante del barbaro assassinio di  Ipazia, matematica, astronoma, filosofa, sostenitrice della teoria eliocentrica,  col percorso ellittico della terra intorno al sole, contro le teorie Tolomaiche?
  Dopo che  il Cristianesimo era divenuto, con l’Imperatore Teodosio,  religione di stato in tutto l’Impero, Cirillo cominciò col perseguitare gli ebrei, e poi anche i pagani neo-platonici del Museo, dove operava Ipazia. E fu la fine della comunità di libero pensiero esistente ad Alessandria.
(cfr.il  mio articolo: “La scienza occultata”, a proposito del bellissimo film “Agorà, vincitore a Cannes,  che ha rievocato la sanguinosa vicenda)
Senza dimenticare poi, in tempi recenti,   la beatificazione  del padre Escrivà di Santander, fondatore dell’Opus Dei,  sostenitore di Franco in Spagna e di Pinochet, massacratore del popolo cileno.
“Non è vero che la Chiesa sia rimasta indietro di 200 anni, - ha detto l’ex capo della CEI Ruini, polemizzando con le parole severe dell’ ultima intervista di   Martini, inserita nel suo testamento spirituale.
A questa Chiesa  tradizionalista,  di ferro, come al tempo delle Crociate, non poteva mancare il sostegno di Giuliano Ferrara, ateo devoto, che ha conservato nel suo DNA i geni del nonno Di Francesco, avvocato  iper-conservatore, cattolico all’antica, contro il quale si erano invece  ribellate sua madre Marcella, e le sue due simpaticissime sorelle. Non pare che  Giuliano, liberale a giorni alterni, abbia ereditato nulla del nonno paterno, Mario Ferrara, coraggioso  avvocato, sempre pronto a difendere  gli antifascisti nei  processi del Tribunale speciale.

 Conclusione:

Il Vaticano non intende rinunciare a nessuno dei suoi privilegi: non vuole pagare l’Imu, non vuole che si faccia luce sugli illeciti finanziari dello IOR a Strasburgo, al Consiglio d’Europa, dopo aver cacciato il Presidente Gotti Tedeschi che voleva trasparenza, insiste nei suoi interventi su leggi ingiuste, come quella  sul testamento biologico o sulla  maternità assistita.
Il Ministro della Sanità, Balduzzi,  da cattolico,  intende rifiutare  la  severa sentenza  della Corte Costituzionale europea contro  l’Italia: con quella legge  ha violato i diritti umani delle mamme che  vogliono  scegliere solo embrioni sani per le loro gravidanze. Infatti  finora  quelle ricche sono andate all’estero, per poter scegliere,  quelle povere  sono costrette a subire la legge in Italia..
 Auspichiamo  pertanto una radicale messa in discussione del Concordato, nell’edizione di  Bettino Craxi nel 1984,  che ha accordato alla Chiesa l’8 per mille,  perché, in tempo di crisi, questo condominio Stato-Chiesa, unico in Europa, sta diventando veramente troppo pesante, sia  sul piano economico  che su quello politico-legislativo.Visto che il governo Monti non lo fa, almeno noi cittadini ricordiamoci  di Cavour:
                                                      Libera Chiesa in libero Stato.

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