Flores D’Arcais vuole votare Renzi alle primarie, per distruggere il PD,(?!) Di Pietro è in difficoltà, non per le 11 proprietà, (accertate da Marco Lillo dopo una contro inchiesta giornalistica che ha smentito i dati di Report, ) ma per aver affittato al partito quelle di Bustarsizio (un grave errore di stile).
Di Pietro aveva guadagnato 400 milioni di lit ai tempi della campagna del Mugello, per aver querelato accusatori diffamanti. Quindi aveva comprato quelle proprietà con soldi suoi e non con i rimborsi elettorali. La sua tesoriera, Silvana Mura potrebbe fornire anche lei qualche ulteriore spiegazione sui bilanci dell’IDV, giudicati poco trasparenti.
Ma, nella generale cognato-crazia imperante nella politica italiana, non poteva mancare anche suo cognato, parlamentare dell’IDV, Lucidoro (?), indagato dalla Procura di Bergamo.
Peccato quindi che Di Pietro abbia mostrato una non simpatica tendenza ad un sistema parento-politano nel candidare figli e parenti.
Sii è difeso: si tratta, secondo lui, di killeraggio politico, per colpire l’IDV, unico partito a dire pane al pane e vino al vino a tutti i politici e ad aver fatto opposizione al governo Monti in Parlamento, con proposte precise, raccogliendo firme per i referendum, sull’articolo 18 e sull’articolo 8, ottimi strumenti per una democrazia dal basso, diretta e partecipata.
Non vuole sciogliere l’IDV, ma nel simbolo toglierà il suo nome, che campeggiava in grandi lettere. Ad imitazione di quanto ha fatto Casini, contro i partiti troppo personalizzati?
Ora si alleerà con Grillo? L’IDV rischia di non aver il tasso di voti sufficiente per entrare in Parlamento, dopo l’azione politica volta a stroncarlo, quindi potrebbe andare “dove lo porta il cuore”. Ma la colpa è del PD. Mi sembra che dopo essere stato estromesso dalla foto di Vasto, tale decisione potrebbe esser frutto di una cogente necessità, visto lo sbarramento al 5%.Il sondaggio di stasera sulla Sette lo dava al 2,50%
Credo che questa alleanza con Grillo possa essere anche utile al nostro paese. se dai “vaffa” grilliani Di Pietro uscirà con una serie di proposte concrete, e soprattutto se definirà una linea chiara sulla questione dell’Euro e della Nuova Europa Federale, (oggi indispensabile per uscire dalla strada ferrata del pareggio di bilancio, dall’’austerity, invece puntando sulla crescita e sulla equità sociale. ***
Sarebbe dunque necessario che l’IDV potesse esprimere una riflessione sul Manifesto per la UEF di Cohn Bendit e di Guy, il premier liberale belga, che mi pare ottimo: Europe, débout! Dopo le elezioni Europee del 2014, auspichiamo tutti una inversione di rotta, politica, economica, fiscale e budgetaria, rispetto all’Europa attuale, confederazione di Stati nazionali, guidata dal PPE.
1) per uscire dal fiscal compact, una strada ferrata che ci inchioderà per 20 anni alle ristrettezze.
2) per azzerare i trattati di Maastricht e di Lisbona, con una nuova Assemblea Costituente, che faccia votare la nuova Costituzione Europea, un testo breve, di principi, sul quale tutti i cittadini e i governi nazionali dovranno esprimersi con un referendum . L’Europa a 27 non si farà mai, quindi intanto si veda chi ci sta e chi no.
Noi non vogliamo più un Europa che sia solo il mercato unico, quella che finora ha fatto tanto comodo alla Gran Bretagna, la quale non vuole nemmeno la Taxe Tobin, per proteggere gli interessi finanziari della City a Londra, il miglior paradiso fiscale per i capitalisti europei.
3) cambiare le regole della tassazione e far pagare il 23% del Pil direttamente al Tesoro Europeo, per costituire un solido bilancio federale di 1200 miliardi di euro, che consentirebbe la messa in comune dei debiti sovrani, e, con la banca Europea degli Investimenti, puntare sulla crescita, mettendo in atto un solido sportello sociale, che possa salvaguardare i diritti e la qualità della vita pratica, realizzata in Germania e in Francia, estendendola a tutti i cittadini europei.
Non bisogna aspettare la fine della crisi tra 5 anni, come dice la Merkel, fissata con il rigore e l’austerity, perché dopo le elezioni europee sarebbe possibile passare dall’ Europa degli Stati nazionali, di destra, e uscire dalle secche in cui ci hanno infilato, anche col governo Monti.
La Merkel ha detto che sono i debiti sovrani all’origine della crisi, e che quindi il rigore è l’unico modo serio che l’Europa ha per attirare capitali stranieri di investimento. ( Peccato che oggi a Città del Messico tutti i paesi presenti al G20 , a cominciare dalla Cina e dagli Usa si sono detti profondamente contrari all’austerità in Europa che rischia di avere pesanti conseguenze in tutto il mondo.
II° La Sicilia: una metafora dell’Italia?
Il PD ha perso 250.000 voti e non c’è niente di cui essere soddisfatti. L’Udc sarà pronta di nuovo a fornire uomini di Miccichè a Crocetta perché possa andare avanti, col suo governo, visto che in parlamento regionale è in minoranza. E’ l’ennesima operazione trasformistica, tipicamente siciliana, che ora vorrebbero estendere su tutto il territorio nazionale: la linea della palma cresce!...Casini è felice di questa prospettiva.
Grillo non mi è affatto simpatico, per i suoi numerosi dérapages, e soprattutto non mi piace per quello che ha detto in passato sull’euro e l’Europa ( auspicando ora un eventuale referendum, per il ritorno alla liretta ).
Ma chi vota M5S è esasperato dalle malefatte del PD, che ormai ‘è una nuova DC, e nemmeno riveduta e corretta. L’alleanza con Casini è il sintomo più rilevante di ritorno al vecchio compromesso storico. Giustamente Vendola ha detto a Bersani che dovrà scegliere tra lui e Casini: sono assolutamente incompatibili rispetto all’agenda Monti..
Io avevo reagito personalmente contro il PD nel 2009, al meeting di Ostia, quando avevo votato a favore del M5S, a causa della delusione provata per le malefatte della giunta comunale di centro-sinistra, a Manziana.
(Le regole del piano urbanistico territoriale per i terreni agricoli edificabili adottate dalla giunta di destra, erano le stesse mantenute dall’assessore PD, mentre il vice-sindaco, esponente dell’UDC, rallentava su tutte le promesse fatte dal sindaco di garanzia a Legambiente, in materia di energia rinnovabile, e di raccolta differenziata dei rifiuti.
Aspetto quindi chiarimenti sul progetto di politica nazionale di Grillo, perche se gli eletti del M5S hanno le idee chiare sul governo del territorio, quello che vogliono fare di concreto per L’Italia sul piano nazionale, (a parte cacciare i politici attuali) è ancora avvolto dalle nebbie. Come ci vuole andare Grillo in Parlamento, con quale progetto? Noi cittadini dovremmo esserne a conoscenza,-mi pare.
Se la smettesse di urlare e cominciasse a parlare normalmente, indicando le sue priorità, sull’Europa innanzitutto e sull’Italia, dopo averne dibattuto sulla rete, sarebbe un utile punto a capo per tutti.
Aiuterebbe anche i suoi militanti, trattandoli da adulti, smettendola di fare il padre padrone, col divieto di andare a parlare in televisione, usando per di più argomenti volgari e “macisti”. Grillo, prendi l’arte e mettila da parte.
In Sicilia gli eletti potrebbero proporre a Crocetta una serie di punti chiave, il primo: come creare lavoro con le ferrovie regionali, visto che i siciliani non possono andare in treno da Palermo a Siracusa. (un argomento giusto, urlato da Grillo sull’Etna, dopo la sua nuotata nello stretto...)
2) Indicare le vie per evitare il default, visto il buco nel bilancio lasciato da Lombardo. Come procedere ad esempio con la tassazione sui grandi patrimoni, e come continuare a sequestrare beni e proprietà mafiose, per creare lavoro onesto.Cosa pensa di Libera Terra?
3) Come curare i siciliani malati, potenziando le strutture pubbliche o continuare a pagare, a prezzi megagalattici, quelle private?
4) In materia di energia come evitare che i finanziamenti europei per le pale eoliche o per l’energia solare , finiscano in mano alla mafia, (sulle coppole fotovoltaiche, come dice Crozza), senza tradursi per i cittadini in alleggerimenti delle bollette.
Santoro farebbe bene a smettere di filmare i suoi monologhi, insopportabilmente lunghi, senza contraddittorio, strutturalmente anti democratici.
Servizio Pubblico non ci renderebbe alcun servizio, se dovesse continuare così.
II° ) Vorremmo anche sapere se l’IDV farà un congresso, a breve termine, e se prevarrà la linea di De Magistris, con la lista civica arancione, alleandosi a Vendola, per le primarie del PD, o se prevarrà quella del capo fondatore Di Pietro, alleato ai grillini. In base alle dichiarazioni di Di Pietro prima del terremoto-Report, sappiamo che voleva allearsi con tutta la sinistra radicale, con Ferrero e con la Fiom di Landini, e anche stringersi a Vendola, nelle primarie di coalizione, perché è l’unico candidato di centro-sinistra nettamente critico dell’agenda Monti. Per ora Di Pietro è sulla difensiva, ma siccome è un combattente, sicuramente riprenderà la linea dell’attacco
Conclusione: Grillo e i suoi eletti dovranno far vedere al sindaco di Firenze che qualcosa di economia capiscono anche loro, e non solo evitando di spendere milioni di euro per i manifesti della campagna elettorale, o per il suo costoso camper.
E i rappresentanti di S.E.L e di IDV, esclusi dal Parlamento siciliano per non aver raggiunto il tasso di voti necessario, potrebbero cominciare a dar loro una mano. Il lavoro prima di tutto. Siamo per una linea della Palma finalmente diversa da quella seguita dal ’45 a oggi.
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