lunedì 20 gennaio 2014

Poesia, verità, filosofia

Che cosa colpisce di più nella storia poetica di Maurizio Lancellotti?
 Inizia molto presto a scrivere versi, sui banchi di scuola, come  si può desumere dalla sua prima raccolta “ Poesia nel cassetto (1983-2004). Era l’epoca in cui gli studenti lottavano per affiggere sui muri della scuola i manifesti col ritratto di Chè Guevara….
 In una delle sue prime  poesie M .L. accenna alla differenza fra il trobar clus  e il trobar leu,  fra la ricerca della notorietà  e quella del vero, alla quale accenna Dante Alighieri nel XXVI° canto del Purgatorio,  parlando  di Guittone d’Arezzo.
Lancellotti . ha già riflettuto sul tema poesia e non poesia.
In un’altra rievoca la sua gioia di bambino di fronte al blu del mare, registrando però “l’esperienza: amara sottrazione di ciò che siamo da ciò che volevamo”.
 “ Si può essere così soli, a vent’anni?- si chiede in un’altra lirica- “ Dove portano i treni? Lontano dalle cose e dalle persone/  verso la nostra solitudine.”
Registra la scomparsa dei sogni: “
Fra le strade  di ogni giorno/
 fra  i muri già vecchi/
 sogni di libertà/ d’amore si lacerano”

Nella raccolta “ Foglie ( 2005) –

Una poesia  è dedicata all’amico  Paolo ( Muscetta)
“che sorride di un sorriso lento, cauto ma aperto,
 / a volte indisponente.
 Il suo capo al mercato non vale 10 lire,
 ma in  ufficio è un pezzo da 3000 euro.
Paolo irride alle magnifiche sorti e progressive
Ma lo fa con occhio di scienziato”
...
E’ un amico che sa d’antico
 Che ha sofferto come me ciò che non si deve”

Nel 2006 si manifesta impellente l’esigenza di verità che un  poeta scopre , nella nostra epoca, in una dimensione molto drammatica, la sola possibile . “ Risorse umane”

                          Risorsa umana

Ricercata, intervistata, recruitata,
comprata, pagata,ammortizzata,
introdotta, formata, formattata,
allineata, valutata, degradata,
….
 usata , abusata,riutilizzata,
rilasciata, espulsa, mobbizzata.
Opzionata, parcheggiata,prestata,
spremuta, strizzata, calpestata
promossa,esaltata,fagocitata

…schiacciata dal rigido mercato
Ieri venduta ed oggi affittata
….
Senza più famiglia
Senza memoria di esser stata
Un uomo, una donna, un tempo

Maurizio, un poeta
“ che non rinuncia
del tutto alla sua prima natura,:
metà uomo
e metà risorsa”
Nella raccolta “Post solstitium” (2007-2008)  sugli intellettuali di oggi Maurizio esprime  qualche dubbio:
“Del copia e incolla, gran depravato
Non sei mai stanco del tuo artigianato
Per te basta che finisca in ARE
Poco importa se copiare o c reare”


In “ Ellittiche (2009)  si chiede se è il corpo a nutrirsi di sentimenti o sono i sentimenti a divorarlo ?
Quando il mio ventre ebbe assimilato
La mia vorace mestizia”
Il corpo assimila la propria condizione di afflizione dell’anima, che, essendo vorace, lo divora.

Infine nel poema   Lazzarus”   del 2013  c’è una riflessione su Vita, Morte e Resurrezione2.
 “Lazzarus vive un tempo dilatato e comprende
Che dal momento in cui è sospeso fra terra e cielo,
la sua vita è giunta a un bivio.
Ma se morire sarebbe solo morire,
Vivere sarebbe morire e  vivere….

Siamo noi i soccorritori, i testimoni,
quelli che piangono,
 e ricordano la seconda e non ultima vita di Lazzaro

Credo di condividere quanto afferma l’editore di Lancellotti,  Mattia Leombruno, presidente della Fondazione Mario Luzi”, il poeta nel nome del quale  Maurizio. ha costruito  la sua autobiografia  in versi.:

“L’opera di Lancellotti è un memoriale di un’intera esistenza, rappresentazione e testimonianza dell’esserci, una perfetta coincidenza evolutiva… che parla attraverso la dettatura di una genetica del mondo”

Mario Luzi  non ebbe il pur meritatissimo Nobel, ma i  suoi  versi sono presenti nella memoria di ciascuno di noi.
 E’ possibile essere poeti senza essere in qualche modo filosofi?.
Lancellotti rivendica il diritto-dovere di essere l’uno e l’altro, nel nome di Leopardi,Montale e  Luzi.
 “All’apparir del ver”

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