lunedì 10 marzo 2014

Un Oscar per Matteo?

Ieri  Renzi ci ha dato una bella notizia: creerà l’authority contro la corruzione e la affiderà al giudice Cantone.
 Chi lo ha convinto a farlo? L’ex magistrato  Emiliano attuale sindaco di Bari, suo sostenitore e candidato alle elezioni europee?  Forse si.
Intanto nel codice penale Civati ha fatto introdurre il reato di auto riciclaggio. Perché la legge Severino sia completa  ora mancano solo  il falso in bilancio e riallungare  i tempi della prescrizione, rendendola impossibile dopo il primo grado di giudizio.
  Il sottosegretario Costa dovrà ingoiare qualche piccolo rospo, ma dopo tutti i regali fatti in passato al Cavaliere,  si deve meritare la sua poltrona…
 Bravo Matteo! Un punto al Signore! Piccoli boy scout crescono!....

b) Ma vuoi far vedere all’Europa come sei capace di fare i compiti a casa, senza che te lo dicano?
 Mercoldì    con  Padoan  dovrai presentare
 un pacchetto di riforme economiche : la diminuzione delle tasse  a chi guadagna fino a 1500 euro al mese.
Bene. Ma Angelino ha detto : “No derby per il cuneo fiscale fra lavoratori e imprese. Ottimo.
 Come fare allora  a trovare le altre risorse, perché i dieci miliardi previsti  non vengano divisi?
E’ molto semplice:  nella spending rewew bisogna ricuperare i 14 miliardi   messi in bilancio da Mauro per gli  F 35.   Pinotti,  nuovo ministro della difesa,  dovrà farsene carico: se no le pari opportunità  a che cosa servirebbero se le donne  facessero le stesse cose degli uomini?. Ora Pinotti non avrebbe altre scuse:
 c’è una novità importante, visto che  anche gli americani hanno detto che gli F 35 non sono così utili ed efficaci. Allora?

 c) Che cosa si può fare con 14 miliardi?
a) Metterne 4 per sanare il debito, (“per i nostri figli!”) . Così Oli Rehn la smette di fare il ragioniere e di chiedere un’altra manovra.
b)  Darne almeno 6 alle imprese per  fare investimenti e creare posti di lavoro: per la crescita.
c)  Te ne restano ancora 4 per la scuola, per  risanare l’edilizia degli edifici scolastici obsoleti, e rimettere in marcia l’economia con i poteri locali.

Matteo, così l’Oscar  te lo danno anche gli elettori del M5S : pentastellati d’Italia , unitevi!... Grillo!  Tu  torna a teatro, e “ facce ride”
Con Cantone all’authority, caro Matteo, potrai ricuperare, anche se non subito,  i 60 miliardi di euro che la Corte dei Conti ha contabilizzato per  la refurtiva dei corruttori e dei corrotti.  Anche noi li potremo mandare in galera, come ganno già fatto Francia e Germania,   per poterci  presentare nella nuova Europa  che uscirà dalle elezioni di maggio a testa alta.
 Dai, Matteo, le cose giuste tu le sai!   Lo vuoi prendere o no questo Oscar?


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  II° Grande bellezza, grande bruttezza, grande tristezza
Questa è una lettera per Paolo Sorrentino.
Ho visto il  suo film  su Canale 5 di Mediaset,  scanalando sulla  Tre, con  Ballarò, per soffocare gli sbadigli. Anche li  si parlava anche di Roma, a proposito della lite Marino- Renzi,  una città che ha un conto in rosso di  più 1 miliardo di euro!  (dovuto non solo ad Alemanno,  ma anche all’incuria finanziaria di Veltroni , che organizzava festival del cinema, ma che lasciava le strade piene di buche, non si curava delle periferie,  e dei problemi dei loro abitanti, che  si sentivano  totalmente abbandonati.
Più che rovine, macerie.
Non solo, ma  a Roma  tutti sanno che  non si respira per le polvere sottili, dovute al gran traffico, dove i mezzi pubblici non circolano con la frequenza dovuta, a causa del numero delle macchine private in giro ( niente car sharing, ma  una  sola persona  per  macchina)
Negli ospedali si aspetta per ore e ore su una barella, al pronto soccorso. Se vai a Piazza Navona in cerca di bellezza,  le chiese e le fontane non si vedono: la piazza è sommersa dalle  bancarelle. Un modo di arrangiarsi per sbarcare il lunario.
 Caro  Paolo Sorrentino,  scusami se non mi unisco al coro patriottico di soddisfazione per il premio Oscar al  tuo film.  Mi è parso una palla incomprensibile,  di una noia mortale, dove la contemplazione  della  grande bellezza si concentra su  una passeggiata  all’alba lungo il Tevere del personaggio interpretato da Servillo.  con la sua  maschera tragica,  una  faccia piena di rughe e  lo sguardo perduto.
Il suo monologo  sconvolge, perché lo fa  dopo aver partecipato  alla  festa.  Li abbiamo incontrati, gli altri, mentre sgambettavano al party, (un ballo  collettivo folle, più lungo di quello del Gattopardo di Visconti),   e da lì cominciava  già il nostro irrefrenabile sbadiglio…
Quando i fantocci  hanno finito  di ballare, e si ritrovano nelle loro case di lusso, non sanno di che cosa parlare e, pur stando in compagnia, sono  in uno stato di  totale disperazione solitaria . Non riescono ad essere persone,  non sanno parlare  di problemi comuni,  né di amore:  senza   appartenenza comunitaria.
 Hai commentato il premio Oscar che gli americani ti hanno dato (in un momento di follia, di cui a volte sono capaci), dicendo onestamente: “ Sono contento perché questo premio non era affatto scontato!”.
 Eri consapevole del fatto che il tuo era un  film anomalo, troppo lungo, con molte monache,  e senza  alcuna storia.
  Era in gara anche un film danese, pare molto bello!... Lo avevi visto, e magari pensavi di non meritarlo il premio?
Quando andrò a Copenaghen a trovare mia figlia le chiederò di andare a vederlo insieme: i cineasti danesi sanno raccontare le loro storie, (come hanno fatto nel bellissimo film “Italian for beginners”)  dove  i personaggi, pur vivendo in un paese più giusto, più civile,  meglio organizzato del nostro,  (vanno in bicicletta, non in macchina), studiano  l’italiano perché  hanno angosciose  tristezze familiari:  vite ordinate, le loro,  ma non particolarmente allegre,  e sognano la propria personale felicità   preparandosi , studiando la nostra lingua, al   prossimo viaggio in Italia, durante le vacanze!... Una grande occasione!...
 Caro Sorrentino, la prossima volta che fai un film ( pare che tu lo stia già  scrivendo, e  comincerai  a girarlo in primavera) ,  cerca di raccontarla  una storia,  di come vive oggi  la gente a Roma, dei problemi reali al quotidiano.  Anche la bravissima Sabrina Ferilli, indimenticabile interprete del film di Virzì, “Tutta la vita davanti”, potrà  meglio   esprimere una verità:  quanto sia difficile l’amore oggi per una donna ,  spesso senza lavoro, senza asili nido,  senza denaro in periodo di crisi. Quanto sia difficile sopportare   la rabbia e la  frustrazione dei maschi, che sono soliti  sfogarsi, magari con la violenza, fino a un   possibile   femminicidio. (sempre più facile prendersela con le donne!) 
E il personaggio più lucido del tuo film, più capace di autoanalisi , interpretato  da Servillo, potrebbe tornare ad esprimere tutte le frustrazioni che  vivono  anche gli uomini oggi nella città, dove, per andare a lavorare si impiegano almeno 2 ore, tutte in macchina, da soli, e altre due  per tornare. Magari per  dire, a fine giornata, di averlo perduto, il lavoro.

 Conclusione:  Il tuo film non mi  è piaciuto. 
 Soffre di un eccesso di retorica, un eccesso di  estetismo, di compiacimento nelle inquadrature, che pur essendo di  grande bellezza formale,  restano  insufficienti a scatenare emozioni.
 Risorse umane?  Solo fantocci, su un fondo di macerie, per  raccontare  solo la loro disperazione.
Va in giro,  e ascolta quello che ti dice la gente. Vedrai che il prossimo film sarà  più interessante.

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