1) Il nuovo governo Renzi ha molto soddisfatto Alfano e l’NCD: tutti i ministri sono rimasti a loro posto, anche lui agli interni, mentre Renzi non lo avrebbe voluto… Insomma, un mini rimpasto, con tutto il PD dentro?
Troppa propaganda per questo magro risultato!
2) Alla Giustizia Renzi non ha ottenuto Gratteri, il procuratore calabrese, autore con l’altro magistrato Cantone di un rapporto per Letta, per un’efficace lotta alla criminalità organizzata e per una riforma della giustizia, civile e penale. “ Un giustizialista che avrebbe irritato Alfano? Avrebbe potuto collocare Mazzetta, la sindaca anti-ndrangheta calabrese come sua sottosegretaria alla Giustizia, invece di nominarla Ministra agli Affari Regionali. Tutelato dal nonno Napolitano Renzi a quel posto ha messo Orlando, ex ministro dell’ambiente. Ha ceduto, si è fatto imbrigliare, anche perché orlando anni fa aveva fatto una proposta di riforma della giustizia antigiustizialista.
3) Agli esteri Bonino è stata sostituita da una sconosciuta membro della segreteria Pd. Mogherini chi?
Pare che abbia fatto politica fin da ragazza nei DS, e che sia competente in questioni europee: avrebbe potuto andare al posto di Moavero, un esperto super nel trattare per Letta tutte le questioni italiane a Bruxelles, ora scomparso dalla lista. Invece la bella è stata messa al Ministero degli Esteri, ma avrà tutta la diplomazia contro. Con tutte le iniziative messe in campo da Emma non saranno certo contenti della sua sostituzione.
Anche per i marò infatti Emma aveva smosso l’Unione Europea, e solo il sentimento patriottardo aveva potuto definire Eroi due militari che avevano solo sbagliato, ma che non meritavano l’imputazione di terrorismo.
Ora lei era fortemente impegnata nel dossier Ucraina, ma ha smesso appena saputo che non era più ministro.
Emma. molto apprezzata a Bruxelles, cacciata via prima del semestre italiano di Presidenza, sarà un grosso deficit per il paese.
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II° Ci sono elementi positivi nella squadra?
A ) La cacciata di Mauro dal ministero della Difesa mi sembra senz’altro una buona cosa. Speriamo che la Pinotti, ex vicesegretario, sappia rinunciare all’acquisto degli F 35, (14 miliardi di euro), visto che ora anche gli americani hanno messo in dubbio la loro efficacia. Ma ha già detto che F 35 servono per esportare la democrazia e che il suo primo problema sono i Marò.
B) La scelta più sensata mi pare essere quella di Padoan all’economia, non solo perché conosciuto sul piano internazionale per le sue competenze, (Era stato nominato da Amato al Fondo monetario internazionale e poi all OCSE a Parigi ) ma anche per le sue recenti dichiarazioni contro l’austerity, a favore della crescita, mediante un’energica tassazione di rendite e di patrimoni, per essere in grado di detassare il cuneo fiscale sul lavoro. Una scelta dalla parte giusta in favore dell’occupazione. Per 3 anni ha lavorato come consulente per la Fondazione Italiani-Europei, di Massimo D’Alema.
Importante una sua dichiarazione quando è stato nominato Presidente dell’Istat al posto di Giovannini ( dove non andrà perché ora è stato nominato Ministro dell’Economia.)
” Il Prodotto Interno lordo non basta più come indicatore di riferimento: quello che conta è il benessere dei cittadini, un concetto molto più largo perché legato alla situazione sociale e istituzionale.” Un’idea espressa anche da Robert Kennedy, nella sua campagna elettorale, dopo l’assassinio del fratello J.F.K)
Padoan è quindi una forte candidatura politica, con forti competenze tecniche internazionali.
Ma mi chiedevo se lui abbia letto il libro di Stefano Livadiotti:” Ladri. Il partito degli evasori”, edito da Bompiani , di cui ho parlato nel mio ultimo blog.
Oggi il giornalista dell’Espresso, presente nel dibattito a Omnibus, ha sostenuto che è possibile conoscere i nomi dei 518 evasori, che hanno denunciato al fisco solo 20.000 euro l’anno, mentre il nuovo redditometro, messo in campo da Befera dell’Agenzia delle entrate, ha accertato il loro lussuoso tenore di vita ( con aerei privati, yacht, ville, studi costosi all’estero per i figli, ecc.).
Obbligandoli a pagare al fisco quanto essi debbono, Padoan potrebbe guadagnare all’erario molti miliardi di euro, grazie ai quali far fronte sia ai problemi del debito, sia alla necessaria detassazione dell’Irpef per i dipendenti fissi, e per gli autonomi privati che hanno pagato sempre onestamente le tasse.
Se Padoan facesse questo, lo faremmo santo subito, visto che non arriviamo alla fine del mese.
Più controversi appaiono il ministro per lo Sviluppo economico , Federica Guidi, a capo dei giovani imprenditori nel 2003, e accesa berlusconiana, proprietaria di molte industrie, che potrebbero determinare un conflitto di interessi col suo ruolo.
Anche il nome del Ministro del lavoro Poletti, Presidente delle coop. ( Capitalismo rosso) appare discutibile, anche se ha giurato che la sua missione sarà creare posti di lavoro e non lasciare nessuno indietro. E’ una delle scommesse su cui punta Renzi per le prossime attività di governo. Ma anche con lui c’è un problema di conflitto di interessi, perché le Coop sono imprese, e un ministro in un ruolo chiave come il suo non va bene.
Bray era un ottimo ministro della cultura, ma alla inaugurazione dei bronzi di Riace, magnificamente restaurati e superbamente esposti a Riace, in Calabria abbiamo visto che oltre alla tutela del bene lui aveva favorito l’interesse economico del turismo in una zona poca conosciuta.
Franceschini nominato alla Cultura e al turismo vuole fare la stessa cosa e partire dalle realizzazioni di Bray. Mi è molto piaciuta la sua visita al Museo Storico della Resistenza in Via Tasso: cultura è anche memoria di dove veniamo. E’ li che sono stati torturati dal maresciallo Brandt mio padre e Leone Ginzburg.
Bravo Franceschini, e auguri!
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Se Renzi ha dichiarato di voler durare fino al 2018 ( ma neanche il nonno Napolitano che lo tutela ci metterebbe la mano su fuoco), credo che avrebbe immediatamente problemi con Alfano, visto che Angelino ha più volte dichiarato di non voler fare la caccia agli evasori e di non volere la patrimoniale.
Invece se si spiccia a fare le riforme promesse ( la legge elettorale innanzitutto, il Senato, il titolo V°, e quella sul lavoro , potremmo andare alle elezioni nel 2015, con un’Europa favorevole a farci sforare il limite del 3% deficit-pil.
Ci libereremmo di Angelino Joli, e Renzi concorrerebbe facendosi eleggere non alle primarie del Pd, ma dai veri elettori.
Interessante notare che nel dibattito di Omnibus, condotto da Pancani, anche Formigoni e Lara Comi, si sono dichiarati favorevoli a punire gli evasori, che hanno violato la legge, e a ricuperare i soldi della loro refurtiva,per risolvere tanto i problemi drammatici del paese quanto quelli del debito, con il terribile fiscal compact.
Che Renzi legga Livadiotti, si dia una mossa, perché durare fino al 2018 senza avere un mandato dagli elettori è una grossa ingiustizia. Si confronti finalmente col Caimano, visto che ci scommette la faccia.
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III°
Veniamo allora al duetto in streaming col Comico nazionale Grillo, uno che si definisce autoritario non democratico, trattando da traditori chi ha dissentito sul suo modo di non dialogare con Renzi.
Ha recitato tutto il tempo il suo monologo delirante: “ Tutti a casa. Non abbiamo tempo di discutere.”
Proviamo a immaginare come avrebbe potuto metterlo in imbarazzo proponendogli i punti del programma sui quali hanno lavorato gli eletti del M5S in Parlamento:
1) Rinuncerai all’acquisto degli 35?
2) Ti batterai per una politica energetica con le rinnovabili, abbassando i costi attuali dell’energia sia per le imprese che per le famiglie?
3) La smetterai di privatizzare l’acqua come hai fatto con la Boschi in Toscana, eletta nel CDA di Publiaqua, che ha fatto lievitare le bollette agli utenti, con prezzi che sono i più cari d’Italia, mentre ha vinto il referendum sull’acqua pubblica?
4) Farai un decreto legge per far pagare la Lobby delle sloat- machines, favorite da Letta al governo?
5 la pianterai con l’alta velocità in Val di Susa, inutile pericolosa, e costosa impegnandoti a realizzare migliori treni per i pendolari?
6) Restituirai alle PMI tutti i soldi che la PA deve loro, visto che recentemente un imprenditore si è suicidato per non poter pagare agli operai il salario?
7) La farai la legge sul conflitto di interessi?
8) Per la nuova legge elettorale restituirai alle minoranze (4 milioni di elettori) il diritto di essere rappresentati in Parlamento? Il caimano pregiudicato italo-forzuto si dice liberale, ma le vuole espellere, mentre perfino Mussolini al potere con la sua legge elettorale del 1924 le fece entrare in aula.
9) Quali saranno le tasse annuali degli onorevoli e dei senatori , che ricevono entrate megagalattiche mensili? Più del 18% di tasse all’anno, scandalosamente al minimo, quali sono quelle attuali? ( leggere Livadiotti al riguardo)
Questo, caro Grillo, avresti potuto chiedere a Renzi, facendogli balenare una possibile alleanza sui provvedimenti, punto per punto, anche senza votargli la fiducia.
Così avrebbe potuto forse fare a meno di formare il governo con Alfano, e di rimetterlo agli Interni, dopo il caso della Scialabieva, che Renzi stesso aveva definito vergognoso..
Siccome però sei solo un uomo di spettacolo e non un vero politico, hai preferito continuare a ripetere: “Tutti a casa”, fregandotene dei problemi quotidiani drammatici di chi ha votato il M5S, sperando di avere giustizia.
Torna a far teatro, Beppe, e come dicevano i romani agli attori in scena dell’avanspettacolo negli anni Quaranta :
“Ahò! E facce ride’!...
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