mercoledì 18 dicembre 2013

Programma renziano: Che cosa manca?

L’agenda che Renzi vuole  dettare al Governo non è chiara , o è fortemente omissiva.  La lacuna  maggiore risulta essere quella economico-fiscale e sociale

a)    (  equa ripartizione delle imposte, patrimoniale, Taxe Tobin, )

b)   Lavoro e pensioni

c)    Evasione, elusione fiscale e corruzione.



Il progetto di tagliare i costi della politica di cui si parla da anni

( via il finanziamento pubblico dei partiti, la riduzione del numero dei parlamentari e dei loro compensi  fornirebbero all’erario  alcune centinaia di milioni di euro.

Basteranno a coprire i 30 miliardi che fin dal 2014 dovremo tirar fuori per il fiscal compact per 20 anni, ogni anno? Certamente no!

1)   E molte critiche sono state formulate sulla legge per l’abolizione del finanziamento ai partiti, che Letta vorrebbe trasformare in decreto, e sottoporlo alle Camere entro  N atale,

2)     L’errore più grave mi sembra essere il tetto  massimo  che i cittadini dovranno rispettare per le loro donazioni private  300.000 euro !

Una  cifra  ragguardevole . Chi  potrà permettersi di pagarla, finanzierà il partito che si impegnerà a salvaguardare i suoi interessi ( e sarà un partito di destra), mentre i cittadini che daranno il 2 per mille  saranno i più deboli sul piano economico e li daranno ai partiti di centro-sinistra.

 La proposta di Letta appare come una piccola truffa a nostro svantaggio. Per funzionare con equità il tetto non avrebbe dovuto sorpassare i 10.000 euro

3)   Le altre riforme istituzionali per ridurre i costi della politica ( il numero dei parlamentari e i loro compensi) sul piano economico sono briciole a fronte degli impegni presi col Fiscal Compact come pure il cambiamento del Senato in Camera delle autonomie.

4)   Semmai quello che costa molto sono le strutture istituzionali (  Regioni, Provincie  e Comuni, con il loro esercito di funzionari e di impiegati,) ma poi  Quirinale, Palazzo Chigi, Consulta, Csm, Dirigenti  PA nominati, Consigli di Amministrazione, incarichi della Pubblica amministrazione a consulenti esterni, fondazioni Pubbliche e partecipate, auto  blu…. La UIL li ha quantificati a 23 miliardi di euro.  Ad ogni contribuente 757 euro l’anno.

Colpisce invece il silenzio assoluto di Renzi e dei renziani-renziane sulle misure fiscali necessarie.

a)                        La  patrimoniale

b)                        La Tobin tax per colpire le esportazioni di capitali all’estero,  nei paradisi fiscali  a colpi di click.  Non solo Antigua, ma anche la Svizzera e soprattutto Londra)

c)                         La diminuzione dell’Irpef sui redditi medio-bassi deli lavoratori e dei pensionati ( fino a 30.000 euro l’anno) che ora è al 23% ( servirebbe per stimolare consumi e domanda interna)

d)                       La diminuzione di Irap e Ires   sulle piccole e medi imprese,  se  assumeranno personale

e                         La diminuzione delle bollette di luce, gas, e acqua) per far rifiatare le imprese e le famiglie.

Filippo Taddei economista di 40 anni consulente di Renzi ha cominciato a dire qualcosa: “Ci stiamo lavorando”

Ma il silenzio più grave  nei discorsi programmatici di Renzi e quello  sulla grande evasione-elusione fiscale, quantificata a 130  miliardi  (ma altri dicono 180) .

 Finora Monti aveva prodotto dei blitz del GdF a Cortina, a San Remo , o nei piccoli esercizi commerciali sugli scontrini: briciole, naturalmente, che non erano  nemmeno piaciute.

Ma invece si tratta di confiscare beni mobili e immobili ai grossi evasori fiscali, ai corrotti e ai corruttori,  e soprattutto ai mafiosi, e ai colletti bianchi a loro vicini.

La Mafia è tornata a minacciare pesantemente: la crisi colpisce gravemente chi viveva bene col pizzo, con l’usura, e con le estorsioni. Recentemente alcuni PM di Palermo hanno fatto arrestare dei familiari di  Matteo Messina Denaro (sorella e nipote), con altre 30 persone, sulla base di pesanti intercettazioni. Il Boss  Matteo, super protetto da gente che ha sempre  tutelato  la sua trentennale latitanza, ha anche lui bisogno di soldi, ed era la famiglia a procurarglieli. Sono molto inferociti i mafiosi   anche per le misure di   sequestro di beni  che  sono aumentate con regolarità, anche se non nella misura  veramente necessaria.

                                               ***

Ma   hanno colpito le intercettazioni delle conversazioni fra Riina e un  mafioso detenuto pugliese contro il p.m  Di Matteo: le minacce stragiste sono diventate una possibilità: ( lo ha detto anche Alfano, ma a Cancellieri non risultano!...)   Avrebbero aspettato  il PM sulla strada per Milano dove si svolge il processo per la trattativa Stato-mafia, per fare esplodere il veicolo, in occasione della testimonianza del pentito Brusca, al quale il magistrato avrebbe potuto rivolgere altre incalzanti domande, sul ruolo di Mancino nella trattativa.

( Un problema che aveva suscitato la reazione del Capo dello Stato, che  aveva  denunciato alla Consulta il  fatto che la Procura di Palermo non  aveva  distrutto  immediatamente le intercettazioni della telefonata fra lui e  Mancino, ma aveva aspettato , come vuole la legge, che a deciderlo fosse il GUP, il giudice terzo.

 Di fronte alle minacce di Riina la proposta del Ministro  Alfano era stata  quindi di offrire un Tank blindatissimo,il Lince, con il quale Di Matteo avrebbe dovuto girare nelle vie di Palermo,  fino ad accompagnarlo a Milano,  rifiutato però  dall’interessato.

  Domanda mia: perché non è stata organizzata una video-conferenza per consentire al PM  di interrogare a Milano  il teste  in totale sicurezza?  Tanto Alfano che Cancellieri si sono persi in un bicchier d’acqua, forse per non irritare il Quirinale che sull’argomento è già stato ed è ancora molto sensibile.

Da un’intervista di Travaglio al PM Di  Matteo di oggi, 18 dicembre, si deduce che la minaccia mafiosa è da collegarsi  anche con una minaccia istituzionale, espressa da una lettera  a lui  diretta inviatagli  il 26 marzo 2013 da  un uomo d’onore trapanese ,( non,  meglio identificato,) che lo avvertiva della sua  prossima  eliminazione, “una  decisione chiesta dagli amici romani di Matteo” ( Messina Denaro,)  avallata anche in carcere da Totò Riina, tramite il figlio” Chi sono gli amici romani?

Forse una parola nuova potrà darla Vito Roberto Palazzolo, tesoriere di Riina,  estradato con molta fatica dalla Tailandia, e arrestato: dovrebbe sapere molte cose sulle stragi del ’93, sugli uomini delle Istituzioni in contatto con la Cosca. . Collaborerà?

Tutta la nostra stima e solidarietà al magistrato, che fa solo il suo dovere poiché, proseguendo l’azione di Ingroia,  vuole identificare  nel processo della trattativa Stato- mafia  chi ha manovrato gli imputati di strage, chi li ha diretti, ed ha concorso con loro  nei crimini contestati”

II°

Se non mi sbaglio Antonio Ingroia, Procuratore vice a Palermo, quando è passato alla fondazione del movimento  Rivoluzione Civile aveva proposto nel suo programma per le elezioni di febbraio un’azione sistematica di confisca dei beni mobili e immobili  di corrotti e corruttori,  di evasori ed elusori fiscali. e soprattutto dei  mafiosi, di area nera e grigia.

Non  a  caso ha perso le elezioni:  nessuno  aveva accettato questa alleanza, né  il PD,  e guarda caso nemmeno Grillo si era detto favorevole:  continuano a  insistere  sul finanziamento pubblico ai partiti, sulle riforme istituzionali e altre pinzillacchere, ma si guardano bene  dall’adottare l’azione incisiva  proposta da Ingroia  per risolvere la grave crisi economico-sociale, per far fronte ai problemi del debito pubblico, di recente accresciuto, oltre i 2000 miliardi di euro.

Grillo: così  fan proprio tutti?  Anche tu evadi i tuoi capitali, insieme a Casaleggio?  Renzi:  vuoi innovare o no?

Nel 2014   Beppe continuerà a blaterare, da tolemaico della lira, contro l’euro e contro l’Europa, trovandosi accanto a Salvini, della Lega… e ad altri euro-scettici sparsi per tutto il Continente…

Tutto,  fuorché le cose  finanziariamente  risolutive per risolvere la situazione economica,  sul piano sociale e  della legalità   quelle che, come dice M.Travaglio, sarebbero  la prova del Nove.

giovedì 12 dicembre 2013

Lettera a Renzi (dopo la vittoria alle primarie)

Sono stata contenta della grande partecipazione, secondo me dovuta al nobile gesto di Prodi, di andare a votare malgrado avesse detto che non lo avrebbe fatto. Un gran signore, che ha a cuore l’interesse del paese.

Che cosa non mi convince della tua candidatura’ l’ho già scritto sul blog (Mamma Li Renzi e e le Renziane)
Non mi convince il tuo blairismo, nemmeno tanto mascherato, quando inserisci fra le 7 candidate donne della tua segreteria il nome di Elena Boschi, avvocato civilista di 32 anni, che hai nominato nel CDA di Publiaqua in Toscana, e che da manager fa gli interessi della società privata che gestisce  i servizi idrici della Regione Toscana, con le bollette più care d’Italia   (250 euro l’anno a utente)). E’ un vero pericolo pubblico per noi cittadini, molto oberati da tutte le bollette, elettriche, acquatiche, e dei rifiuti.
 Mi pare invece più convincente e simpatica Alessia Rovani, responsabile dei problemi della giustizia. Speriamo  che ti aiuti e che vada bene.


b) Nella tua conferenza stampa hai detto che non vuoi cancellare la sinistra ma solo una classe dirigente di sinistra che in 20 anni non ha combinato nulla né per il PD né per il paese. Nessuna risposta concreta.  Senonché  constatiamo che alcuni della vecchia classe dirigente ti hanno appoggiato
( Veltroni, Fassino, Franceschini)   proprio perché non erano di sinistra.
Se non vuoi cancellare la sinistra, come ora affermi dopo le tue prime posizioni liberiste, ti conviene esaminare alcune delle posizioni di Cuperlo, che appaiono convincenti ed accettabili, rispondenti alle nostre domande. :
1)    La tassa sull’Imu dei proprietari di case di lusso va pagata, ( come del resto si fa in tutti i paesi d’Europa) Con quel denaro  il Governo potrebbe provvedere a risolvere altri problemi.( come indicizzare sull’inflazione accresciuta le pensioni di 2089 euro lorde)
2)    Bisogna tassare chi possiede e non chi produce e lavora: , per poter diminuire l’Irpef dai redditi medio-bassi, e quelli dei  pensionati ( 30.000 euro l’anno)

Quindi una bella patrimoniale sui redditi alti e sulle rendite sarebbe auspicabile, perché il problema degli esodati è lungi dall’essere stato risolto, ed è la peggiore conseguenza della contro-riforma  Fornero.
Tassare le pensioni d’oro appare il minimo dell’equità.

3)   Abbiamo 130 miliardi di evasione fiscale ( certificati  dall’Agenzia delle entrate) : con i soldi che ricupereremo da questo scandaloso furto all’erario saremo in grado di stimolare la  produzione e la crescita, facendo crescere la domanda interna di coloro che le tasse le hanno sempre pagate, e che torneranno  ai  loro consumi di una volta. (alimentazione, vestiario, viaggi, vacanze, cure termali.) .

4)   Investire nella scuola, nella  ricerca e nella formazione professionale potrebbe far diminuire la disoccupazione giovanile, con i contratti di apprendistato,  come pure sarebbero utili investimenti nella cultura e nel patrimonio artistico per stimolare il turismo.

5)   Le industrie hanno de localizzato e continuano a farlo, perché le banche non le finanziano: tassare fortemente le banche, dopo che hanno ricevuto  ingenti somme di denaro dalla BCE all’1% , guadagnando con rari prestiti a un tasso molto maggiore.  Bisogna agevolare fiscalmente le imprese per farle restare in Italia  e creare lavoro, togliendo  loro l’Irap  e l’Ires se assumono  personale.

6)   I tuoi collaboratori finanzieri dicono che i sindacati hanno tutelato chi aveva un contratto a tempo indeterminato e non i precari.
Allora anche Landini della Fiom  dice che bisogna trattare, creare un tavola per rinegoziare il tutto, per tutelare con la pensione e col reddito minimo i precari che perdono il lavoro,  e  gli autonomi  con partite IVA.
Bisogna prendere il denaro dalla cassa depositi e prestiti.

7)   L’Europa e l’Euro:

 Nel 1914 in vista delle elezioni del maggio bisogna cambiare le cose in modo radicale, cominciando a diminuire dal 3% al 2, 5%,  il rapporto deficit-pil decretato a Maastricht,  e rinegoziando tutti i trattati compreso il fiscal compact, inserito precipitosamente in Costituzione.
Cuperlo e la sinistra vogliono un’Europa politica e sociale, non  del rigore e dell’austerità. Dovremo farlo capire alla Grossa Coalizione tedesca.   L’Europa   della moneta, nata male perché la BCE non può stamparla, e che è   sopravalutata rispetto al dollaro,  a vantaggio dell’industria tedesca,  facendo  aumentare a valanga le masse degli euro-scettici   anche  i nostri imprenditori  e fra gli artigiani.
 Tu Renzi  che d’Europa capisci poco dovresti  leggere, insieme alla responsabile del settore nella tua segreteria,  il libro di Cohn Bendit ,che vuole un’Europa federale, cominciando con un’Unione bancaria e la sorveglianza della BCE su tutte le banche europee, responsabili della crisi, un’Unione fiscale, con regole valide in tutti i paesi dell’Unione, un Ministero del Tesoro che regoli un bilancio unico, al 23% del Pil,  del continente, in grado di far fronte ai problemi di deficit dei paesi del Sud Europa.Occorre solidarietà, come negli Stati Uniti.
  E’ necessario un piano economico-sociale per combattere la disoccupazione giovanile, il perno di tutta la crisi. Bisogna sostenere  Letta e il Governo fino al semestre di Presidenza italiana nella seconda metà del 2014, quando potremo ricominciare ad esigere il cambiamento, insieme ad altri paesi del Sud-Europa.
Con un impegno chiaro e sottoscritto con Alfano, visto che Forza Italia è all’opposizione.
8)   
Ùna legge elettorale da fare a tambur  battente, prima delle motivazioni della sentenza della Consulta:che sostenga il bipolarismo maggioritario
A)  Che sia quella dei sindaci, col doppio turno, e con premio di maggioranza ridotto
B)   Con la possibilità delle preferenze per scegliere il candidato migliore.

9)   Riforme costituzionali possibili:  trasformare .il Senato in Camera delle autonomie, con una sola Camera per legiferare.
10)                     Ridurre il numero di parlamentari della metà, come pure i loro compensi.


11)  Riprendere la linea dell’Ulivo di Prodi: andare alle elezioni politiche nella primavera del 2015, con le primarie di coalizione, un anno dopo le elezioni europee, dopo aver rimesso le cose a posto sul continente.  Bisogna battere energicamente gli euro-scettici, in continuo aumento in tutta la U.E, e trasformare l’Europa di una moneta sballata in un’Europa della crescita , dell’occupazione e dell’equità sociale.
13)
Bisogna ridurre le spese militari  che sono davvero eccessive, con gli F 35 ed altro, perché con le ultime manifestazioni dei Forconi, si è visto che molti poliziotti con il loro modesto stipendio rischiano la vita e la salute , non ce la fanno ad arrivare a fine mese, e solidarizzano con la protesta. .Dobbiamo assicurare loro condizioni migliori se vogliamo che continuino ad operare in difesa dei cittadini e delle istituzioni.


Conclusione:
Siamo in una situazione che somiglia sempre di più a quella della crisi negli anni Trenta, che fece cadere Weimar: le manifestazioni sono infiltrate dalla destra ( Forza Nuova è li, come Alba Dorada in Grecia, Le Pen in Francia, e altrove… Potrebbero  conquistare voti per il Parlamento)
 Tra i  Forconi si è visto che la fiducia nell’ottenere risposte da questo Parlamento è veramente a livello zero: anche per chi ha votato per Grillo
 E non danno fiducia a Letta.

Caro Renzi sei un eroe della comunicazione
                        
                            Vincere, vincere, vincere…
                          E vinceremo in cielo in terra e in mar….

Eccoti segretario del PD,   Una poltrona usata come sul trampolino per palazzo Chigi?
.
Mi chiedo  ( e  francamente non lo so)  se sarai altrettanto lucido, efficiente e paziente per dare tempo al tempo, se continuerai a occuparti di Firenze e del bacino dell’Arno, ( il che mi pare onestamente difficile date le nuove incombenze) ,  e soprattutto se   sarai capace di  cominciare a  far funzionare  veramente  la sinistra, comunicando le cose giuste e dando quelle risposte che finora non è stata capace di dare.
Il Governo deve essere sollecitato al massimo, perché la stabilità cessi di essere un alibi
.Oggi Letta ha ottenuto la fiducia, e   ha dichiarato di non voler restare a palazzo Chigi a tutti i costi.    Bisognerà che faccia le cose sopraelencate, altrimenti è meglio farlo andare a casa.
Tu sei rimasto l’ultima zattera di salvataggio, l’ultima speranza.  Non so se a ragione o a torto:  Speriamo che tu sappia rinunciare ai  i tuoi interessi per fare quelli   del paese. Non abbiamo capito se vuoi andare subito alle elezioni, seguendo i desideri di Grillo e di Berlusconi, o se saprai aspettare per fare le cose giuste in Italia e soprattutto  con l’Europa.
Fai scendere dai tacchi leopardati a 10 cms Elena Boschi, e falla mettere nelle scarpe e nei panni dei cittadini massacrati da tasse, bollette, e pinzillacchere.

mercoledì 4 dicembre 2013

A proposito di JFK. Lettera aperta a Furio Colombo

Caro Colombo, ho letto con molto interesse  il  libro pubblicato dall’Espresso nel 50° anniversario della  scomparsa di Kennedy.
 Un eccellente antologia di articoli, preceduta dalla tua commossa introduzione.  Eri un sodale, a Boston, e ti eri dato da fare per far convergere su di lui i voti della comunità italiana che  lì risiedeva.
 In quel periodo ero all’Università di  Berkeley, grazie a una borsa Fulbright, ottenuta grazie al suggerimento di Franco Venturi,
per poter continuare i miei studi di storia e di letteratura russa nel dipartimento diretto  di Slavic Studies diretto da Grossman.

Concordo con te  su un punto importante: il radicale cambiamento generazionale che aveva accompagnato la sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti, e l’ altissima adesione  al mito della Nuova Frontiera che il Presidente aveva indicato nel suo discorso della Convention democratica a Los Angeles il 15 luglio del 1960.
Tu indichi una data precisa nel divorzio che successivamente si era manifestato rispetto alle strategie del Presidente: l’infausta guerra del Vietnam, iniziata nel 1963, poco prima del suo assassinio.
In realtà Kennedy non aveva mai accondisceso all’invio di  truppe  combattenti americane, come gli chiedevano i  membri della staff governativa ( Mc Namara, ministro della Difesa,  il gen. Taylor, e Bundy, consigliere per la Sicurezza) : si era limitato solo a inviare 16.000 consiglieri militari, e un mese prima di morire ne aveva già richiamati 1000.  Pare che lui e il fratello Bob  fossero già stati in Vietnam da ragazzi, nel 1951 , e fossero rimasti impressionati dai postumi della sconfitta coloniale  subita dalla Francia in quel paese. Lo scrisse Bob Kennedy nelle sue memorie.
Ma una volta scomparso Kennedy ,  il suo successore Lyndon Johnson  si era invece affrettato , dopo la sua elezione nel 1964, a inviare 500. 000 militari   e la guerra cominciò provocando l’allontanamento spirituale di migliaia di suoi sostenitori,  e la morte  di migliaia di  americani.
Come dice il suo biografo Clark, se JFK fosse vissuto la storia sarebbe andata molto diversamente. Non ci sarebbe stata la guerra.

 Io credo però che il vero divorzio da Kennedy  sia  iniziato molto prima, già nell’aprile del 1961, dopo la fatale spedizione voluta dalla Cia alla Baia dei Porci per riconquistare Cuba. Soprattutto fra i giovani europei  che si aspettavano molto dalla sua elezione per un vero cambiamento, anche perché Fidel  Castro,  con  la sua rivoluzione a Cuba   contro il  fascista Fulgenzio Battista, era già un mito da noi.

Gli Stati Uniti nel 1959   erano stati  favorevoli alla rivoluzione  e al primo governo democratico di Fidel, ma quando successivamente aveva proceduto a nazionalizzare le immense piantagioni di canna da zucchero, i bordelli di lusso e gli hotel americani come l’Avana Hilton, non furono più d’accordo: i loro interessi economici erano stati lesi.

 Quindi Eisenhower aveva lasciato in eredità all’amministrazione Kennedy un memorandum, il cui slogan era “Non possiamo vivere con Castro”.
Elaborato in collaborazione con la CIA, diretta da Allen Dulles, esso forniva informazioni non veritiere sul paese, ed erano stati organizzati soprattutto in Guatemala 7 campi di addestramento dei profughi cubani, soprattutto rappresentati dai seguaci di Fulgenzio Battista, che avevano tutelato gli interessi coloniali degli Stati Uniti.
 E lo storico Schlesinger, illustre collaboratore di Kennedy, aveva redatto per il Presidente un panphlet  anti castrista, in cui si sposavano le posizioni estreme e ottuse della destra repubblicana, a sostegno degli interessi economico-coloniali Usa. Cuba a sue passi dagli States era troppo comoda.

Ora fra i fuorusciti cubani c’erano anche esponenti della borghesia democratica, guidata  da Manuel Ray , un ingegnere  che era stato ministro dei  lavori pubblici  nel primo governo di Castro, ma che non aveva condiviso la politica di riforme sociali a favore dei contadini poveri cubani, né le nazionalizzazione delle proprietà americane,  come pure  il  successivo orientamento  del governo in senso marxista e filo-sovietico.

Negli Stati Uniti si era quindi sviluppato un profondo orientamento anti-castrista, anche perché la Cia affermava che con una spedizione militare nel Nord dell’isola, gli oppositori di Castro si sarebbero ribellati al regime, e che quindi la vittoria sarebbe stata facile.
Kennedy  aveva però  negato al Pentagono l’invio massiccio  di forze dell’aviazione, dell’esercito e della marina, limitando  lo sbarco solo a una piccola parte delle truppe: per non compromettere gli Stati Uniti nel caso di un fallimento dell’operazione, sperando  che questo sarebbe bastato a  far scoppiare una rivolta nel paese.

In realtà la Cia di Allen Dulles non aveva affatto informato del progetto di blitz militare  i fuorusciti democratici e  Josè  Cardona che li guidava, e quindi loro , messi addirittura in isolamento, non avevano potuto coadiuvare   sul piano clandestino il successo dello sbarco.
Quindi i 350  ribelli seguaci di Battista erano stati facilmente annientati dalle forze delle milizie e dell’esercito cubano, equipaggiato con efficaci  armi automatiche  fornite dai russi.
 ***
Il problema doveva tornare a presentarsi l’anno successivo,  nell’ottobre  del 1962, quando le navi sovietiche si stavano dirigendo verso il porto dell’Avana con un carico di missili a medio-gittata, in grado di portare testate atomiche. Kennedy, sbagliando,  pensava avessero solo una capacità difensiva. ma aveva imposto il blocco navale del porto, un’azione unilaterale americana, decisa senza l’Onu.  C’era infatti  la destra repubblicana,  guidata da Barry Goldwater  favorevole alle tesi dei militari oltranzisti come il gen, Walter, che esigevano una risposta immediata ed efficace  per cogliere  di sorpresa i russi.
 Kennedy e suo fratello Bob volevano invece condurre l’azione sul piano diplomatico, costringendo i russi a dire la verità all’Assemblea generale dell’Onu, escludendo però categoricamente  l’uso della forza,  che avrebbe potuto  generare un conflitto atomico. Era andato a New York con un discorso calmo, legalistico, ma con un preciso ultimatum sia a Mosca che all’Avana . Le navi americane dovevano controllare il contenuto trasportato da quelle sovietiche, e poiché gli aerei  americani avevano fotografato le rampe  sulle quali erano stati sistemati i missili  russi sul territorio cubano, esse dovevano essere smantellate e i missili tornare nell’Urss.

                                              ***
2) Ecco ora il racconto di quella giornata il 22 ottobre 1962,    nel capitolo del mio libro “ Memorie di un’eretica”,  vissuta da studentessa sul campus universitario  di Berkeley.

Nuvole nere si addensavano   all'orizzonte internazionale.
Una sera sentii  uno strano concerto nell'aria: le campane della chiesa del campus suonavano un carillon,  sull' aria della Marsigliese(?!.)
Era strano. Scesi in strada, e vidi  una folla di studenti  dirigersi al centro del campus, tutti ad ascoltare il discorso  alla nazione di Kennedy. Era il 22 ottobre 1962.
In quei tempi Fidel  era  già  un mito, per tutta la sinistra, e non solo italiana. La  cacciata di Fulgenzio    Batista da Cuba,  grazie alla guerriglia, iniziata sulla Sierra Nevada nel sud dell’isola, gli aveva assicurato   la simpatia di Hemingway, antico combattente anti-fascista, e della  sinistra europea. Tutto aveva contribuito a renderlo leggendario.
 All'inizio gli americani lo vedevano con molto  favore. Poi,  quelli che avevano investito nel paese, si erano accorti che i loro interessi erano gravemente  minacciati:  tutto era stato  rapidamente nazionalizzato (le case da gioco,  i bordelli di lusso,  le piantagioni di canna da zucchero, i grandi alberghi . L’Havana Hilton si chiamava ora l’’Havana libre”) 
Peccato: Cuba era una bella colonia americana, e molto comoda, a un passo dagli States!... Gli esuli andavano quindi organizzando la loro opposizione da Miami, in Florida, aiutati dai ricchi investitori americani.
Fidel,  per proteggere le sue nazionalizzazioni,  si era   avvicinato all'Urss. Era quindi  disfunzionale  per la sicurezza degli Stati Uniti: cominciava ad essere  veramente pericoloso.
La sera, all'International House di Berkeley  venne organizzato un dibattito, a cui parteciparono americani e stranieri. Toni gravi e discorsi preoccupati.
Io ripensavo alla Marsigliese. Era Fidel che sbarcava a Miami o erano gli americani che erano  già andati  a Cuba, fin dall’anno prima? 
 Non erano forse  stati proprio i marines,  les enfants de la patrie, con il  loro  sbarco alla Baia dei Porci,  nell’aprile del 1961?  Era stato un tentativo di riconquistare l’isola, sul piano militare, ma era fallito. Ora  invece il problema erano i missili sovietici  a media gittata, chiesti da Fidel all’Urss, puntati  contro la base americana di  Guantanamo. Mai come allora  il paese era stato in pericolo.
Certo era un rischio calcolato sul filo del rasoio.  Un baratto: il ritiro dei missili contro Cuba Libre.  Questa doveva essere la spiegazione ufficiale, più tardi,  per giustificare quella mossa da poker  (che tra l’altro sarebbe costata proprio a Krustciov  la perdita del potere, due anni dopo): infatti  intanto si rischiava una possibile  guerra atomica, e la piccola Cuba sarebbe scomparsa nel nulla con conseguenze imprevedibili per il pianeta.
Il mio pensiero andava a Fidel.
Chiesi la parola, e,  con la voce rotta dall’emozione, dissi tutto quello che l'America aveva rappresentato per l'Europa e per noi italiani  nella lotta contro il nazi-fascismo. Raccontai la mia emozione il giorno della liberazione di Roma, il 4 giugno 1944,  quando il soldato negro, issato su una jeep,  aveva gridato:'Viva l'Italia”, in  Via Sabotino, in festa.  E poi quanto fossero  vitali per  il mio avvenire  le borse che il senatore Fullbright   per il viaggio e  l'Università per il soggiorno  mi avevano  generosamente offerto,  per poter  continuare a studiare. Ma un attacco a Cuba,  un piccolo paese che aveva lottato contro il fascismo, come noi italiani, un attacco dall'America,"the so called Country of freedom", no, non era accettabile.  Era David contro  Golia.
In tutta coscienza  avrei rinunciato ai miei vantaggi, e sarei partita di nuovo, sia pure con la morte nel cuore. -
Non so se fosse stata la Marsigliese a incoraggiarmi a questo discorso tribunizio . Fatto sta che il successo fu travolgente. Gli applausi piovvero frenetici, e non solo dagli studenti stranieri. Dovevo scoprire, quella sera, che Berkeley era un campus "rosso" (!)  L'American Left era tutta li,  al dibattito. Fragole e sangue. Cosi si sarebbe intitolato un celebre film sul primo movimento di contestazione studentesca, che sarebbe scoppiato l'anno seguente  proprio  a Berkeley, in anteprima assoluta mondiale.
Qualcuno venne a congratularsi. Così conobbi Norman, uno studente di diritto ebreo, di origine polacca. Intanto una cinepresa filmava il dibattito. Credevo fossero gli studenti, ma mi sbagliavo.
 Nel frattempo tutta l'isola  di Cuba si era mobilitata.
 I fratelli Kennedy avevano bloccsto il porto dell’Avana, per impedire alle navi russe di apportare i loro missili.
Ora però  dovevano lottare contro i loro esagitati militari,  impazienti di attaccare, e conducevano  il loro negoziato con molta pazienza, alle Nazioni Unite, mettendo in serio imbarazzo  il Ministro degli esteri  Gromyko. Bisognava indurre i russi a ritirare i missili,  e a distruggere le rampe su cui alcuni erano già stati installati.  Per fortuna  Krustciov, molto responsabilmente aveva subito  accettato la proposta americana. Avrebbero fatto come lui voleva. La risposta di Kennedy fu molto positiva: Krustciov aveva reagito come un uomo di stato. Gli aveva offerto   una buona proposta in cambio:  Cuba libre. Il compromesso riuscì.
Brindammo tutti  insieme, la sera dopo: Viva  Kennedy  e  Viva Fidel!....
                         
                                                 ***
La mia gioia doveva essere  di breve durata. Nella cassetta della posta trovai una lettera. Era una convocazione dell'F.B.I. nel loro ufficio, a S.Francisco.  Che diavolo  potevano volere da me?
Non sapevo che in quel tempo era diretta dal terribile  Edgar Hoover, che aveva indagato perfino sul Presidente Franklin D. Rooswelt. Un controllore coi fiocchi. E  inoltre  in quel momento c’era un’ondata di anti-castrismo molto violenta, in tutti gli Stati Uniti. Il mio intervento aveva suscitato sospetti.
Ne parlai con Norman. Era di  famiglia israelita, emigrata in America dall'Europa centrale. Aveva  appena fatto il servizio militare e studiava legge. Si mise a ridere.
- Si, facevano sempre  cosi, anche nell'esercito. Controlli di routine. Dovevano essere stati loro a filmare il dibattito.
- Il suo consiglio?
- Mettere un vestito elegante, andare a San Francisco, recitare la parte di ragazza un po' svampita,  e soprattutto dire tutta la verità,  niente altro che la verità. -
- Come nei processi dei films ? Ma non avevo la Bibbia su cui giurare!...
                                    
                                              ***
Il tipo che mi doveva interrogare non mi aspettava cosi' presto. Quella notte doveva essere stata una hard day-night. Aveva la barba lunga, le gambe sul tavolo, leggeva le notizie su un giornale locale. La stanza era tutta in una nuvola di  fumo.
Quando entrai,  accompagnata da una segretaria,  si ricompose, imbarazzato. Per darsi un contegno mi offrì una sigaretta, che rifiutai con un sorriso.
- Grazie. Non fumo.-
Mi guardò  incuriosito. Forse le spie le immaginava diverse.
- Can i help-you? - dissi gentilmente, non senza ironia. (Per l'orso ci voleva un po di miele.)
Sul mio conto c'era già un bel dossier di informazioni.  Le riepilogò. Sapeva tutto:
-  che ero stata tra i firmatari di un documento anti- sovietico nel '56.
-  Che il mio nome figurava nelle liste universitarie "Rinasciàta" (Rinascita). Di sinistra.
-  Che ero stata  nell’ Urss, con una borsa ufficiale del Ministero degli Esteri italiano.
-  Che avevo fatto  anche discorsi alla radio, a Kiev,  e che una mia intervista era apparsa su un giornale  della città.
- Bene...Nient'altro?
- No...Confermavo?
- Confermavo, certo! Tutto pubblico, alla luce del sole. E allora?
Venne al dunque.
- Ero ancora  iscritta al partito Comunista?
-  No, me ne ero andata nell'ottobre del ’56,  dopo l’intervento sovietico in Ungheria.
Poi la domanda  chiave:
- Do you believe in private property?
Trattenni a fatica la voglia di scoppiare a ridere. La domanda era surreale. (E ora come faccio senza la Bibbia, su cui giurare?)
Il mio amore per il cinema mi venne per fortuna  in soccorso. Avevo appena visto un fantastico film con Montgomery Clift, che raccontava come il governo americano  all’epoca di Rooswelt, avesse confiscato negli anni  Trenta  le terre del Tennessee River per la costruzione di una diga,  indispensabile a dare energia elettrica alla regione e creare lavoro.
 Si vedeva l'immenso  dolore dei piccoli proprietari che non volevano partire, attaccati alla terra. Glielo raccontai, forzando i toni melodrammatici...
- E allora, come facevo io a credere nella proprietà privata, se,  anche negli Stati Uniti  c'erano stati casi  del genere,  quando era in gioco l'interesse della comunità?  E poi, le tasse?  Era quello il modo con il quale rispettavano la proprietà privata?-
 Capii di aver  toccato un punto cruciale. Quello era proprio un argomento dolente. Per tutti. Il pover uomo era strabiliato.
- Ma insomma, - mi fece esasperato, - Do you believe that  every thing must be nationalised?
E io, rassicurante:
-Nooo!...Non tutto. For  instance, i miei orecchini, no.
Scoppiò in una bella risata,  rasserenato. Ci salutammo cordialmente, ma gli dissi:
- Avevo una borsa dell'Università di California, una tesi da scrivere, e non avevo tempo da perdere.  Se proprio aveva bisogno di altre precisazioni poteva venire lui  a Berkeley.  Gli avrei offerto un eccellente cup of   italian coffee. 
Altrimenti, mi sarei rivolta (sia pure con poche e forse infondate  speranze)  al Consolato d'Italia a San Francisco, per molestie. Lo dissi ridendo.  Ma lui capì  a volo. E grane con i diplomatici non ne voleva.
Quindi mi lasciarono in pace.”                               

                                                     ***

Sul piano mondiale    la Presidenza di Kennedy aveva avuto  una conseguenza importantissima, una vera svolta  nelle relazioni internazionali rispetto al periodo della guerra fredda: un trattato con l’Urss per lo stop agli esperimenti nucleari in terra e in acqua, con ispezioni reciproche e controllo degli armamenti,
 Sul piano interno aveva gettato le basi  del progetto per i diritti civili, che sarebbe stato realizzato dal Lyndon Johnson   dopo la sua scomparsa.
Ma  quali furono le conseguenze del suo assassinio nei vari paesi?

1)  Cuba:  grazie al compromesso la rivoluzione  era sopravvissuta.
 Ma l’alleanza con i  sovietici non era stata affatto positiva: il paese passò da una forma di colonialismo ad un’altra  perché:
I sovietici imposero  la coltivazione della canna da zucchero, che compravano a prezzi stracciati, impedendo la coltivazione di altri prodotti agricoli che avrebbero consentito a Cuba una maggiore autonomia sul piano alimentare, molto importante a causa dell’embargo commerciale americano.
Inoltre imposero al governo l’acquisto a carissimo prezzo  dei loro trattori, costruiti per terre di pianura, inadatti al terreno collinoso dell’isola. ( Ma per fortuna una cooperativa emiliana, Giovannoni e Giovannardi propose  trattori  più efficaci al governo, alla barba dell’embargo americano)
Cominciò anche un sistema di sorveglianza poliziesca dei dissidenti, che determinò la  loro fuga dal paese : nessuna libertà di associazione e di stampa, e tanto meno il diritto di sciopero.
Senza contare il sistema sovietico nella distribuzione commerciale, che per la popolazione comportava lunghe code e carenza di prodotti.



2) Italia

Gli stessi ricchissimi petrolieri texani, di estrema destra, appartenenti alle Sette Sorelle, che avevano organizzato l’attentato all’aereo di Mattei, colpevole  di aver contrastato i loro interessi nei paesi fornitori di petrolio nel terzo mondo, quando era a capo dell’Eni, decisero di far fuori Kennedy. Stevenson lo aveva scongiurato di non andare a Dallas, dove c’era contro di lui un fiume di odio.  Volevano punirlo perché era  stato  per stipulare un accordo  con Mattei,  per  sabotare i loro interessi, proprio alla vigilia dell’attentato sull’aereo?   Punirlo per la politica da lui sostenuta in favore dei paesi poveri del Terzo mondo?
Il governo di centro-sinistra , voluto da Fanfani si appoggiava sulla figura dell’imprenditore energetico Mattei,  come lo zoccolo duro per intraprendere un radicale percorso riformatore.
Dopo la sua scomparsa i governi di centro sinistra, capeggiati da Aldo Moro, (1963-68)   dovettero annacquare i loro progetti, essendo venuta a mancare la figura principale.
 Quindi  il 2 dicembre  ’69 cominciò la strategia della tensione, con il massacro di Piazza Fontana a Milano, che doveva sfociare nel ’72 nel governo di destra presieduto da Leone, con Andreotti al Ministero della difesa.

3) Paesi dell’America Latina:
In Bolivia nel ’67 venne ucciso Che Guevara: aveva capito che Cuba, senza il sostegno di altri latino-americani non avrebbe mai potuto farcela sul piano economico.
Nel 1973, in Cile  l’esperimento del governo social-comunista di Salvatore Allende, che avrebbe potuto costituire un esempio anche per l’Italia, fu sgominato dal golpe di centro-destra di Augusto Pinochet: la dc cilena era passata ai fascisti. Allende venne ucciso.
Si è poi scoperto che Andreotti e Strauss, ministri della difesa italiano e tedesco avevano finanziato lo sciopero dei trasportatori in Cile, all’origine del golpe.
 A nulla valse poi  il progetto berlingueriano del Compromesso storico, disegnato insieme ad Aldo Moro, per impedire che i democristiani si alleassero con i fascisti in Italia.
 Moro venne rapito e ucciso nel marzo 1978 , perché Nixon e il suo segretario di Stato Kissinger non avevano proprio capito l’abile disegno di Moro: le convergenze parallele, nel momento in cui l’Urss, era tornata su posizione staliniste. Moro venne rapito e poi ucciso per questa ragione.
 Tra le BR c’erano infiltrati dei servizi segreti, come Moretti.
4) Anche per l’Urss, la scomparsa di Kennedy fu  nefasta perché segnò la solitudine di Krustciov, che nell’ottobre  1964 doveva essere deposto,   dopo aver fatto rientrare dai gulag molti zeks, prigionieri .
 La linea di denuncia dei crimini di Stalin da lui perseguita nel 1956 col XX° Congresso e continuata anche  col XXI°, non poteva affermarsi in un paese nel quale la società civile si era troppo compromessa  attraverso un robusto  sistema di delazioni politiche, e di appropriazione di appartamenti, posti di lavoro ecc.  con la politica repressiva di Stalin e di Beria.
 Nei processi i delatori,  smascherati dalle vittime  tornate dai gulags,  erano presi da crisi cardiache,  e gli stalinisti ancora presenti nel partito finirono per rivoltarsi . Il loro leader era  il prudente Breznjev.
Quando io giunsi a Mosca nel gennaio 1965   con un incarico ufficiale di lettrice d’italiano all’Università, mi raccontarono subito una barzelletta.
“ Perché era caduto Krustciov? -
-Beh, A causa delle tre K. Krisis agricola, Kuba, e Kuskina Mat” cioè  madre Mignotta, (o figli di puttana) , che Nikita Serghievitc scagliava in pieno Soviet Supremo contro gli stalinisti.
Il gioco di azzardo dei missili spediti a Cuba aveva effettivamente  messo il mondo  sull’orlo di un conflitto nucleare. E  molti comunisti  sovietici  avevano disapprovato, e incoraggiato quindi  la vittoria di Leonid Breznjev.
 Secondo un’altra barzelletta  poi  un giornalista di Radio Erevan, che intervistando un funzionario del PCUS  gli chiedeva:
- Ditemi,  compagno, - come vivremo ora?
 E quello rispondeva: Po Brezniemu . Alla maniera di Breznjev… .
( facendo un  gioco di parole con Po- Prezniemu, come prima).
            Quindi: Come Brima!...
 E un tremendo periodo di ritorno al passato  sarebbe  durato  15 anni, fino alla  perestroika di Gorbaciov, e fino alla caduta del muro di Berlino

martedì 19 novembre 2013

Mamma li Renzi e le Renziane!....

L’ho già scritto e lo ripeto: per Renzi non voterò mai !

Se vincerà come segretario del partito, come sembra dai sondaggi, sarà soprattutto con i voti della destra. Ciarla a vanvera, come ha fatto da Fazio, con battute che non mi fanno ridere, come quelle di Berlusconi, e piace molto perché potrebbe essere quasi  suo cugino…

Non ha detto che cosa vuole fare con gli esodati, con le imprese  che chiudono, con i cassiintegrati ormai senza soldi, con le case social-popolari , e soprattutto che vuole fare con le regole europee dell’austerity, a partire da Mastricht, col deficit-pil al 3%), e l’anno prossimo col fiscal compact, che ci renderà  ancora più poveri. Confonde il Consiglio Europeo, degli Stati nazionali con quello d’Europa, che è a Strasburgo per i diritti umani.

Vuole continuare a fare il sindaco di Firenze, se vince. Ma francamente dovrebbe pensare a mettere in sicurezza la città, perché il bacino dell’Arno, a 40 anni di distanza dalla terribile inondazione, ha bisogno di lavori urgenti, che costeranno 500 milioni… E fare il segretario di un partito su tutto il territorio nazionale  richiede tempo ed energie. Invece va avanti a forza di battute e con pochissime idee…Un leaderismo leggero e disinvolto tutto giocato sul rapporto con l’elettore- massa.

                                ***

Una sua potentissima ruota di scorta è una bella fiorentina di 32 anni,con scarpe leopardate a tacco 10… Si chiama Boschi.

E’ un avvocato civilista, molto abile come manager, di cui Matteo è molto soddisfatto perché con alcuni consigli gli ha fatto risparmiare molti soldi. Ma per noi cittadini invece ha fatto solo guai:  ci ha fatto spendere molto di più. Infatti, nominata da Renzi nel Consiglio di amministrazione di Publiacqua, la grande azienda che gestisce servizi idrici in Toscana, la quale fatturando 2 euro e mezzo al metro cubo,   e circa 250 euro l’anno a famiglia utente, offre il prezzo più alto a livello nazionale,  e ha fatto lievitare le nostre bollette acquatiche, suscitando molte proteste, compresa la mia,.

Ha ora collaborato con le autorità dell’Energia nel definire questioni complesse come le tariffe idriche a livello nazionale.  Se ne frega del fatto che col referendum abbiamo votato per l’acqua pubblica bene comune. Anche Renzi ha dichiarato che solo i privati fanno Le spese per i restauri degli acquedotti. Quindi  ce le fanno pagare tutti a noi. Questi Renziani,  se  dovessero vincere, saranno per tutti una vera sciagura!..

Io  suggerirei all’avv. Boschi  di scendere dai suoi vertiginosi tacchi per non prendere una storta, cercando di mettersi nei panni e nelle scarpe della gente, già spaventosamente oberata tanto dalle fatture energetiche quanto ora da quelle idriche!...( senza contare l’inflazione sul carrello della spesa e le tasse sempre molto alte, anche per redditi medio-bassi.,

                                               ****

Invece c’è una buona notizia: bisogna ricominciare a comprare  “L’ Unità”, la quale, col nuovo direttore,  Matteo Fago, che ha 30 anni, ( quindi da non rottamare!) ,  ha delle chances di ridiventare un giornale di sinistra, che non racconterà  balle e battute, ma le storie vere  di operai e di contadini senza lavoro. Si chiama anche lui Matteo, e mi è molto simpatico perché ha già dichiarato:”  Io per Renzi non voterò mai!” . Bravo: un abbraccio entusiasta a distanza,e mi sembra importante che il giornale fondato da Gramsci  nel 1924  possa tornare  a contare e ad avere un peso  nel PD, per i progetti innovativi.

 Dice Fago: “Renzi ha un peso leaderistico, con scarse idee, ed apre alla destra, ammiccandole, e dicendo che il PD non è un partito di sinistra,  ma che vuole rinnovare l’Italia. Arraffa voti dove può. E’ molto pericoloso per la sopravvivenza del partito, pieno di cattolici, liberi di esprimersi, a patto di non censurare i laici, con i loro progetti  che esprimono un pensiero diverso, per legiferare da adulti  negli interessi di tutti.

Continuino pure a credere nella creazione dell’uomo e dell’Universo, ma sull’Unità  è necessario   parlare di Darwin e di Einstein. Quanto poi a Papa Francesco, che non è contrario ai gay, rimane però contro le donne che abortiscono, chiamandole assassine : perché allora per evitare questi delitti non promuove la  contraccezione?”- si chiede Matteo. Bravo!!

                                    ***

Conclusione:

 Io  nelle primarie del 2007 ho fatto la coda e ho votato per il PD di  Prodi e per il suo progetto politico, l’Ulivo, da lui elaborato fin dal 1995,  pagando 1 euro, insieme a tanta altra gente .Eravamo 3 milioni.

 Il progetto mi conveniva perché presupponeva non la rimozione delle radici culturali,  dei  2 partiti, democristiani e Pds , ma la loro rielaborazione creativa. ( Per esempio sui temi dei diritti e delle questioni eticamente sensibili si era elaborato un documento molto importante che fissava una sintesi delle posizioni opposte.)

L’Ulivo si nutriva di un rapporto vitale con la società e con la cultura, in vista di un rinnovamento riformatore del Paese, puntando su imprenditori e lavoratori.  E il progetto   includeva la sinistra. Purtroppo c’era Mastella : quello è stato l’errore.

Dopo quello che è accaduto alle elezioni del Presidente della Repubblica,  ora Prodi non voterà alle primarie per il segretario del partito.  E fa benissimo.

Se Renzi vince  come segretario  del PD, siccome è privo di un suo autonomo profilo politico e culturale,   alle elezioni  voterò per Ferrero: almeno lui nel ’92 ha saggiamente votato contro le regole di  Maastricht,  che ora ci stanno ammazzando.

 Prodi dice che Letta dovrebbe cominciare a litigare su questo punto, data la crisi economica, visto che la Merkel farà la grossa coalizione  con la SPD.

E se non vogliamo che a furia di rigore l’Europa scivoli a destra con gente come  Marine Le Pen ,  altre forze di estrema destra,  e Grillo, bisognerà muoversi, come propone Barbara Spinelli, perché sia l’Europa a cambiare.

Che la Germania si ricordi  quanto è stata aiutata grazie al Piano Marshall dall’America e da tutti gli Stati Europei, malgrado con la guerra li avesse distrutti. Se è diventata di nuovo una grande potenza lo deve alla nostra generosità - scrive Spinelli.

 Martin Schulz presidente del Parlamento Europeo, membro della SPD è d’accordo. Il PD deve ora  unirsi al Partito Socialista europeo per ottenere una svolta.

 Occorre solidarietà da parte della Germania,  e costruire l’Europa Federale, con un’unione bancaria, un Presidente eletto a suffragio universale, e un Ministero del Tesoro con un bilancio solido, e un Ministero del lavoro per dare ai giovani una speranza di futuro, grazie alla Banca Europea degli investimenti.

lunedì 4 novembre 2013

Cantami o Diva…..

Del  forzuto Silvio l’ira funesta
Che infiniti addusse lutti e suicidi,
molti anzitempo danni procurò
all’Italia!...  Corruccio nero,
coi suoi che lo tradirono, con Letta junior,
e soprattutto con Zeus-Napolitano.
Quindi  da Arcore scendeva giù,
a Grazioli Palace,  e  a fosca notte
esausto e senza sonno  chiedea a tutti  consiglio…
Dopo aver saccheggiato
I beni nostri, si sono strafogati
22 senatori  Proci, e  chiederanno a Grasso:
Voto palese ingiusto e  va annullato.
Il capo è troppo amato. Non decada!
Se no, sarà il governo a decadere…
La leonessa Marina, d’umiltà vestuta,
né in politica né al governo andar volea,
a miracol mostrare….
Minerva nata dal cervello di Giove,
Ama   papà e lo difende,
ma guai non vuole, e sta bene lì,
dove sta… anche se trionferà
la paterna  incandidabilità.

                                ***

Mi sono rimessa a leggere i classici, l’Iliade e l’Odissea, dismesse all’età di 13 anni, e francamente mi rallegrano più che i talk shaw televisivi, uno peggio dell’altro,  a gara di inconcludenza.

Ho riscoperto una vecchia antologia con scritti di Diogene, il Cinico, che amava i cani, senza  conoscere  Dudù.

 Figlio di un ricco banchiere e che aveva falsificato la moneta, Diogene era approdato in esilio ad Atene, e  andava a scuola di  filosofia dal maestro Socrate.

Aveva deciso, ( come poi fece S.Francesco,)  di spogliarsi di tutti i suoi beni, conservando solo il bastone, il mantello e la lanterna…

Al potentissimo militarista conquistatore Alessandro il Grande  che gli chiedeva perché lo avesse fatto, rispondeva: “La più grande ricchezza dell’uomo è la saggezza,  non onori, potenza, e denaro.

(Proprio quello che agli italiani  manca!... Erranti incerti  fra il Cav. Grillo l’antieuropeo, e Renzi  lo charmeur…)

                          ***
Quello che mi affligge di più del teatrino politico che la televisione ci propina ogni sera,  è la figura imperante di Matteo  che ciancia a vanvera come Berlusca, e come lui è magnifico comunicatore di balle, o del nulla…3 giorni di kermesse alla Leopolda non ci hanno fatto capire che cosa vuol fare Renzi per risollevare le nostre sorti. Le dégré zero de la pensée!...

E’ il solo che ci possa far vincere, - pensano i piddini….Infatti somiglia talmente a Berlusconi che in Sicilia, terra di Gattopardi, (per questo vero laboratorio d’Italia) molti ex membri del PDL hanno chiesto le tessere del PD, per eleggerlo segretario: perché tutto possa continuare tale e quale, bisogna che tutto cambi- (- diceva  Tancredi) … Luigi Berlinguer non vuole stoppare la distribuzione moltiplicata delle tessere del PD, come propone Cuperlo, ma vuole punire i casi  più vistosi. Cominciamo dalla Sicilia? Ma ce ne sono mo0lti altri.

                     ***
Per fortuna gli italiani scendono in piazza a urlare:

Non si tocca l’art. 138 della Costituzione:  la Carta è un programma di azione politica, innanzitutto per creare lavoro, che è sparito. Ma invece in Parlamento  hanno già  votato per manipolarlo.

Vogliono che il governo costruisca case popolari, e non la Tav in Val di Susa, costosa, inutile e pericolosa. ( Angelino Joli ha detto che è meglio la Tav)

Vogliono finanziare una Siderurgia non inquinante, con un forno elettrico, e con la Crex, a minimo impatto ambientale. Ci vogliono 200 milioni: il governatore della Toscana Rossi è d’accordo. E forse anche Vendola, malgrado sia ora indagato.

( manifestano a Piombino, a Taranto, dovunque.  Che la siderurgia  dia lavoro e non distrugga la salute di abitanti e lavoratori ( a questo  proposito da Matteo futuro leader  nemmeno una parola!)

Vogliono tagli alle spese militari, agli F 35, e con quei soldi mettere in sicurezza scuole vetuste, (e sono molte), che   cadono uccidendo gli studenti…E poi  creare asili nido e  scuole  materne

Piove sempre più spesso a catinelle, ed è emergenza: fiumi e torrenti esondano, colline che crollano, e gente che muore.

 La manutenzione idrogeologica del territorio darebbe lavoro, e preverrebbe i disastri, costerebbe meno che agire a danni fatti.

(Che ha detto Matteo alla Leopolda? Manco una parola!)

Eppure è il bacino dell’Arno oggi in discussione, giacché domani, 4 novembre, è l’anniversario della terribile catastrofe a Firenze del 1966. Ci vogliono 500 milioni di euro per mettere la città in sicurezza.

Impressionante il processo di de-industrializzazione ( ultimi esempi la Telecom e l’Alitalia. La siderurgia farà la stessa fine, visto che i tedeschi non aspettano altro per comprarla a prezzi stracciati?   Che ha detto Matteo? Niente.

Silenzio suo  assoluto anche  sul gran tema dell’evasione fiscale, quella in Svizzera!)

Conclusione:

Italiani! Andate in piazza e ditegliene quattro a tutti, ma tenete le mani in tasca!... No violenza a cose e a persone, se no finite nelle carceri affollate,  e starete male perché nessuna Ministra Umanitaria farà una telefonata per proteggervi e garantirvi gli arresti domiciliari, se non siete anoressici.

Fitto,  il lealista,  ha detto che sulla legge di stabilità Berlusca darà battaglia e tutta Forza Italia sarà con lui: hanno scoperto che la Tasi sarà più cara dell’Imu  e che l’Iva è aumentata.

Se poi il cav. dovesse decadere e Grasso non accogliesse la loro proposta  di annullare il voto palese, loro al governo non ci stanno più. La legge di stabilità sulla quale sono stati d’accordo fino a ieri è una scusa: il vero problema e l’ira del Forzuto Silvio…

Perché dobbiamo fingere di voler bene a gente che guarda solo all’ombelico proprio? Governo, fai in fretta la nuova legge elettorale, e se non si trova l’accordo, torniamo al mattarellum

sabato 26 ottobre 2013

Un libro per Papa Francesco

Lucrezio: Come stanno le cose


Rileggendo oggi  il grande poeta latino ( che non mi hanno fatto leggere né a scuola né all’Università, malgrado 12 anni di studio della lingua,) debbo ringraziare Pier Giorgio Odifreddi “ matematico impertinente”, non solo per la sua bella traduzione in prosa, nelle pagine dispari del suo libro, “Come stanno le cose” (Rizzoli 2013),  ma anche per averci segnalato in quelle pari, come, nel corso di 2000 anni  dalla pubblicazione del poema

“ De Rerum natura”, i grandi scienziati  europei di epoca moderna  abbiano confermato nelle loro ricerche le verità scientifiche genialmente  intuite e anticipate dal testo letterario più interessante dell’epoca classica.

Lucrezio era morto a 26 anni. Considerava Epicuro il suo geniale maestro, ma si ricollegava anche  a tutti i filosofi pre-socratici, sia per criticarne le tesi che per accettarle.

Per noi è interessante scoprire nel libro di Odifreddi le connessioni ideali e fattuali del De Rerum natura con l’intera cultura umanistica moderna  (letteraria, filosofica, artistica) e soprattutto con la cultura scientifica (fisica, chimica, biologica e cognitiva)

Ci troviamo di fronte, caro papa Francesco, a una grandiosa visione del mondo, molto lontana da quella espressa nel LIBRO, la Bibbia che ha dominato  la cultura europea, dal Medio evo all’età del Rinascimento, fino a quando  il poema di Lucrezio è stato scoperto da un umanista,  Poggio Bracciolini , nella biblioteca di un monastero tedesco.(1417)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

Ci troviamo di fronte a un grande Vangelo del pensiero razionale,da leggere con piacere e con curiosità, per sapere “Come stanno le cose”.

Lucrezio ci parla degli atomi, delle molecole, dei geni, del fatto che la struttura del  mondo fisico la si può capire  senza bisogno di invocare sovrastrutture metafisiche o superstizioni religiose.

Lucrezio si chiede come è nato il mondo e come finirà, che cos’è l’animo o l’anima , e come funzionano la mente, il cervello e il sistema nervoso, come nasciamo e come finiremo noi.

 Questi sono gli aspetti del suo pensiero che mi hanno più interessato, in modo particolare il concetto di Infinito,  non solo dell’Universo  ma anche il numero infinito dei mondi e delle galassie.



Il nostro amato Primo Levi nel suo libro  “La ricerca delle radici. Antologia personale” diceva:

“Lucrezio non si legge volentieri al liceo, perché da un lato è troppo difficile dall’altro è stato giudicato pericoloso: perché aveva troppa fiducia nei propri sensi, si ribellava contro la superstizione, e spiegava l’universo come gli atomisti moderni. Non è un’opera letteraria come le altre: è in versi, ma parla di argomenti prosaici, dal micro al macro scientifico, passando per l’intermediazione umana”

                                             ***

2) Ero sempre stata un’appassionata lettrice dei filosofi pre-socratici, da quando era apparso in Francia il libro di F. Monod, premio Nobel per la fisica, ” Il caso e la necessità”, che aveva riabilitato il materialismo di Democrito, e la nozione di Caso, rispetto al materialismo dialettico di Marx e Engels.

 Li avevo letti in una bella antologia pubblicati da Gallimard nella Pleiade,

nella quale erano presenti tanto i filosofi ionici (Anassimandro, Eraclito, Parmenide,)  quanto i fisici  eleatici  successivi  (Empdedocle, Anassagora, Democrito di Abdera,)   Purtroppo manca Epicuro,  più tardivo, il maestro di Lucrezio. Tuttavia sono le loro visioni cosmologiche ad essere confluite nel “De Rerum natura”-

La congiura del  silenzio su Lucrezio era cominciata già fra gli scrittori romani: Virgilio non lo cita mai per le sue scabrose posizioni filosofiche.

Ovidio invece aveva detto  nei suoi “ Amori” che “ i versi di Lucrezio sono destinati a perire solo il giorno della fine del mondo”. E Cicerone , che lo aveva pubblicato postumo, ne parla esaltando lo splendido ingegno e anche la sua vivace dottrina.

Gli scrittori cristiani, a lui ostili, tramandarono la notizia che era pazzo e morto suicida per aver ingerito un filtro d’amore, che era in realtà un veleno.



Il I°  libro inizia con uno splendido Inno a Venere (Vrs 1-49).



“O Divina Venere, alma mater del genere umano,

tu sei la natura che dà piacere agli uomini e agli Dei,

Tu sei colei che, sotto i cieli dei pianeti e delle stelle,

pervadi i mari solcati dai naviganti e le terre ricolme di frutti.

Tu sei l’origine delle specie che vedono la luce del sole.

Sei tu a governare la  Natura  delle cose…

 E’ per questo che ti voglio al mio fianco, mentre mi accingo a scrivere.

Tu sola, come Dea  dell’Amore, puoi  vincere   Marte, Dio della guerra”.



Nel V° libro diceva:”

“Arrivano la primavera e la sua Dea Venere. Avanza Zefiro, il messaggero alato. Sulle sue orme Flora, la madre dei fiori, colma la via e sparge di fronte a loro colori e profumi”



Nel 1482  Sandro Botticelli,  influenzato da questi versi, dipingeva “la Primavera e la Nascita di Venere, i quadri più belli  e  più famosi del Rinascimento.

Molto importante è poi l’elogio ad Epicuro ( I° libro, vs.62-79)

Ci fu un tempo in cui, per nostra vergogna la vita umana giaceva atterrata e soffriva atterrita, oppressa dal peso della religione. E venne un uomo chiamato Epicuro, un greco che per primo osò guardare in faccia la religione, con i suoi occhi mortali, ed ergersi contro di essa. Con la sua vittoria egli ha sottomesso la religione e ci ha elevati al rango del cielo”

Basta ricordare l’orrendo sacrificio di Ifigenia,  immolata dal padre Agamennone

affinchè la flotta potesse salpare per Troia:  la religione all’origine di questo spaventoso delitto.



                                        

“ Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”

( Così aveva detto Empedocle di Agrigento, uno dei massimi pensatori nati in Sicilia.)

“Tutti siamo presi dalla paura vedendo  fenomeni inspiegabili, in tutto  ciò che accade in cielo e in terra  Subito intenderemo ciò che avviene, senza scomodare gli Dei.”

Ogni cosa cresce gradualmente, generata da semi specifici, e si sviluppa in modo regolare e riconoscibile. E’ insensato credere che esistono cose senza semi e parole senza lettere?

E’ la materia che è eterna, fatta di atomi indistruttibili, che si legano fra loro finché non interviene una forza esterna che  disgrega i legami che li uniscono.

Nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, le gocce di pioggia cadono sulla terra e svaniscono, ma poi si trasformano in messi,  in foglie sugli alberi e poi  in frutti, di cui  si nutrono gli animali e gli uomini.

Tutto confermato,- ricorda Odifreddi_- dal chimico Antoine De Lavoisier nel 1789:

 In una reazione la somma  dei prodotti reagenti è uguale alla somma dei prodotti della reazione”                                                 

Il vuoto e la materia: I° libro

(vs. 329-397)

Nella natura non c’è solo la materia ma anche il vuoto: se non ci fosse il vuoto le cose non potrebbero muoversi perché i corpi oppongono resistenza”

Le gocce di umidità che cadono sui sassi alla lunga li perforano2

Charles Lyell nei “Principi di geologia”  (1830) diceva  :

“Piccoli cambiamenti possono provocare in tempi lunghi grandi cambiamenti”

Galilei nel “ De motu” ( 1589-92) diceva la stessa cosa, discutendo col suo amico Buonamici che citava Lucrezio.

Il peso e il vuoto ( I° libro) (Vs.329-397)

Se due cose hanno lo stesso volume ma pesano diversamente è perché una contiene più vuoto, che non pesa, e l’altra più materia che pesa”

.418-448)  Tutta la natura consiste nei due aspetti:la materia di cui sono costituiti i corpi e lo spazio vuoto in cui essi sono contenuti e si muovono



Fu Evangelista Torricelli (1644) che fece una verifica sperimentale di questi versi col famoso barometro, come scrisse in una lettera a Ricci.

“Fu opinione degli epicurei che il vacuo si potesse dare, come si legge presso Lucrezio”

Gli atomi e le loro proprietà  I° , Vs,483-502

I corpi possono essere semplici , dunque materiali, e privi di vuoto, oppure composti (contengono del vuoto circondato da materia. Non ci sono né il pieno assoluto né il vuoto assoluto: quindi ci sono atomi capaci di aggregarsi per delimitare il vuoto.

 Gli atomi sono immortali per permettere il farsi e il disfarsi delle cose , per aggregare cose dure  ( pietre e ferro)  e disgregare cose molli ( aria, acqua terra e fuoco), semplicemente mescolandosi al vuoto.  Dall’aggregazione , ( la nascita delle cose)  si può arrivare alla disgregazione ( la loro  morte)

Due sono gli esperimenti scientifici che hanno confermato questi versi:

Newton (1704) nell’Ottica si pose il problema di valutare la quantità di vuoto in un corpo pieno

Rutheford (1911) accertò in un esperimento che un atomo ha  un nucleo massiccio, intorno al quale girano minuscoli elettroni a grande distanza da esso.

  Scoprì così il modello planetario dell’atomo, confermando dopo 2000 anno l’intuizione di Lucrezio sulla struttura atomica della materia.



Gli elementi primordiali  I° vs .635- 704

Lucrezio critica severamente i pre-socratici, prima di tutto  Eraclito che aveva indicato nel fuoco l’elemento primordiale

“ Un fuoco più o meno intenso resta fuoco, e non può diventare nessuna delle cose che vediamo sulla terra. Alcuni atomi producono fuoco, ma non sono di per sé fuochi.

 Ma sbaglia anche Anassimandro quando pensa che tutto sia aria, e Talete, quando pensa che tutto si acqua. Invece (I° vs.734-7819 Empdedocle di Agrigento li ha quadruplicati ( aria acqua, terra e fuoco). Ma se essi sono antagonisti si distruggono a vicenda e non possono essere considerati primordiali, all’origine di tutti gli altri. Qualcosa deve rimanere immutato perché le cose non tornino nel nulla.

 Ci sono invece elementi immutabili che si aggregano e che si disgregano formando sempre nuovi corpi. Corpi celesti ( sole, luna stelle pianeti) e corpi terrestri ( mare, fiumi laghi, alberi esseri terrestri)

 L’alfabeto della natura  I° libro vs. 817-829

Nelle frasi vediamo parole formate da lettere, che però significano cose diverse e risuonano in modo diverso. Lo stesso accade agli atomi, molto più numerosi delle lettere, quando si combinano a formare le cose più varie Ciò che conta sono le interazioni fra gli atomi, con piccole variazioni ( legno-fuoco) come le lettere con le parole ( ligneo- igneo)

A questi versi di Lucrezio accenna William Bragg ( Premio Nobel per la fisica) 1915, nel libro “ Sulla natura delle cose” ( Dopo averlo letto  Primo Levi decise di studiare chimica)



Odifreddi osserva che oggi ci sono molti alfabeti naturali, a seconda dei settori scientifici.

Per la fisica : quark e leptoni, elettroni e neutrini,  che si combinano in parole chiamate ATOMI

 Per la chimica:  molecole e macromolecole che si combinano in acidi nucleici, nei lipidi (grassi), in  polisaccaridi e proteine.

Per la biologia invece  abbiamo basi azotate, che si combinano in codoni, in capitoli (geni) che codificano il programma dell’organismo a cui appartiene la cellula.



L’infinito  I° libro (vs. 951-1007)

Lo spazio è infinito e l’Universo anche: illimitato. Non importa dove si si ponga: siamo sempre circondati da uno spazio infinito, in tutte le direzioni.

 Gli atomi si muovono senza tregua perché non c’è nessun fondo su cui possono cadere.

Si  muovono in tutte le direzioni incessantemente, richiamati dall’infinità dello spazio

Newton nei suoi Principia   (1692)  commenta: Lucrezio pensa che tutti i mondi si attraggono vicendevolmente e l’attrazione verso mondi che stanno da una parte impedisce loro di precipitare verso mondi che stanno  dall’altra

Ernest Mach  nella “Meccanica nel suo sviluppo (1883) disse.

“ L’inerzia di un corpo è determinata dalle masse dell’intero  universo “

Einstein adottò questo principio di Mach a fondamento della teoria generale della Relatività. (1913 )

Materia e vuoto sono infiniti ( I° libro, vs.1008-1051)

Gli atomi   non decidono da soli  se e come aggregarsi, né sono liberi di scegliere come muoversi, sperimentando ogni tipo di unione e di moto.

 L’infinito fornisce continuamente materia per ripristinare ciò che viene perduto. Le cose si dissolvono se non viene fornito loro un continuo ricambio  Gli urti fra gli atomi sono infiniti, ma per mantenere le cose ci sarebbe bisogno di una quantità infinita di materia.

L’Universo infinito non ha centro

Einstein estese nel 1917 l’idea di Lucrezio al principio cosmologico

“L’universo appare in ciascun istante allo stesso modo da qualunque parte  e in qualunque direzione lo si osservi. In qualunque istante: vuol dire che l’Universo non è statico ma in espansione.

Una sfera col centro dovunque e la superficie in nessun luogo”  lo  disse  Mauritz Escher nel “Limite del terzo Cerchio”, ( 1959 )

Gli infiniti Mondi  Libro II° Fisica e chimica, ( vs. 1048-1089)

L’Universo è  infinito e in tutte le direzioni.

Anche altrove devono esistere aggregati  di atomi simili alla terra, che l’atmosfera racchiude nel suo avido abbraccio

 Quando ci sono infinita materia, infinito spazio, e infinito tempo a  disposizione e niente che si  opponga,  è obbligatorio che prima o poi  ci siano cose inanimate ed esseri animati.

 Dunque  devono esistere altre terre e altre specie di esseri: vegetali animali, umani.  Non sono unici il cielo, la terra, il sole la luna.  Al contrario ci devono essere infiniti mondi , ciascuno con le proprie estensioni spaziali, le proprie durate temporali, e le proprie specie di esseri. E ciascuno di questi mondi è stato creato nella stessa maniera casuale in cui è stato creato il nostro.”



Un  Universo  senza Dei  (vs. 1090-1104)

La natura non è sottomessa a padroni superbi. Fa tutto da sé e senza interventi divini.



Questi versi di Lucrezio sono i più visionari:  adottano  il concetto democriteo di CASO nella formazione della materia, e annunciano l’esistenza di altri  pianeti, al di fuori del sistema solare, di altre galassie al di fuori della Via lattea.

Nel 1584 Giordano Bruno, ispirandosi a Lucrezio,  scrisse l’Infinito Universo e mondi , e nel 1600 venne condannato al rogo dal Tribunale dell’Inquisizione,  guidato dal Gesuita Card. Bellarmino.

 Nel 1890 Henry Poincaré doveva confermarli nel  suo” Teorema di Ricorrenza”

Nel 1898  Ludwig Boltzmann doveva confermarli nel suo “Teorema ergodico”

Nel 1922 Edwin Hubble scopre la prima galassia all’infuori della Via Lattea

Nel 1988 Bruce Campbell e Gordon Walker trovano un pianeta al di fuori del sistema solare, attorno alla stella doppia GAMMA CEPAI

Oggi sappiamo- dice Odifreddi- che nell’Universo esistono  100 miliardi  di galassie,  ciascuna contenente 100 miliardi di stelle,

E conosciamo già  un migliaio di pianeti,  e il numero aumenterà.





Libro II°. Fisica e chimica Il pulviscolo atmosferico. Vs.112-141

Osserviamo quando un raggio di sole irrompe in una stanza buia. Nel fascio di luce vedrai danzare molti corpuscoli  radunandosi e disperdendosi di continuo. Lì vedrai un moto casuale di particelle che vanno da tutte le parti, ora qua ora là,  e questo moto visibile deve essere prodotto dagli atomi invisibili.

   Maxvell, uno dei maggiori fisici mai esistiti

nel 1865 aveva scritto  “Una teoria dinamica nel campo elettromagnetico” E nel 1871 “ Una storia della teoria cinetica di gas.” Nel 1866 In una lettera a Hugh Munzer  aveva scritto :

“Il moto delle particelle che volano in tutte le direzioni e causano, attraverso gli urti il moto dei corpi più grandi, deve essere collegato alle teorie di Democrito e di Lucrezio

Gli atomi di Lucrezio si muovono nella stessa direzione all’insù o all’ingiù e con la stessa accelerazione (vs. 238-239), eccetto quando deviano per cui entrano in collisione (vs.217-224).

 Le sue parole sono una buona illustrazione delle teorie moderne”.

Odifreddi sottolinea che oltre alla descrizione poetica della danza  del pulviscolo atmosferico, Lucrezio dà una descrizione scientifica.

Si tratta cioè “ di un moto casuale visibile, prodotto dagli urti casuali di atomi invisibili”

Robert Brown, botanico, nel 1827 aveva fatto un “Breve resoconto di osservazioni al microscopio fatte sulle particelle contenute nel polline delle piante.“ Un incessante movimento delle particelle in sospensione in acqua ferma”

Einstein nel 1905 in uno studio “ Sul movimento delle particelle sospese in liquido, riprendeva l’idea di Lucrezio:

“Il moto visibile delle parti macroscopiche è causato dal moto invisibile delle molecole del fluido che le urtano.  Lo spostamento di una particella è proporzionale non alla durata del movimento ma alla sua radice quadrata”.

Il Ciclo della vita  ( II°, vs  1105-1143)

 Dall’inizio del nostro mondo  molti atomi si sono aggiunti quaggiù a quelli primordiali, scagliati dall’immenso Universo. Dovunque le cose si rigenerano con quelle appropriate: l’acqua con l’acqua, la terra con la terra, l’aria con l’aria, il fuoco col fuoco”

Odifreddi vede in questi versi un meccanismo di fecondazione e di rigenerazione dei pianeti mediante un costante apporto di materiale cosmico.

Newton, nel 1687  nella I° ediz. Dei PRINCIPIA, discute a lungo il ruolo delle comete e dichiara ( III° 41, 2):

Io sospetto che sia soprattutto da esse che deriva ciò che è richiesto per sostenere la vita di tutte le cose.

Nel luglio del 1994 la Cometa Shoemaker Levys entrando in collisione con Giove,  ha mostrato la concretezza dell’ipotesi.

Nel 1974 Fred Hoyle  è partito dalla scoperta di materiale organico nella polvere cosmica  e sui meteoriti per ipotizzare che la vita sulla terra possa essere arrivata  da altre zone dello spazio, con condizioni più favorevoli alla sua nascita.

Libro II°.  La psiche.   II° elogio di Epicuro. (vs. 1-30)

O mortale Epicuro, che nelle fitte tenebre hai potuto accendere un lume e chiarire quali siano i beni della vita. Nella tua Lettera  sulla  Felicità a Menaceo tu dici:

 “ La morte non è nulla per noi, perché fin quando ci siamo noi non c’è la morte. E quando c’è la morte non ci siamo più noi”

Federico il Grande di Prussia, amico di Voltaire e di Bach,  diceva:

 “ Quando sono afflitto leggo il III° libro di Lucrezio: lo consiglio come lenimento per le malattie dell’animo” Un consiglio da re- dice Odifreddi

Libro III° La psiche

 Animo e anima ( vs. 94-135)

L’animus, chiamato pensiero o mente, ha un suo organo preposto nel corpo.

 L’anima è percezione o vita, e pure essa è incarnata in un organo. Può rimanere vitale sin quando si esala l’ultimo respiro.. Allora l’anima abbandona il corpo.

 A essere coinvolti nel mantenimento della vita sono soprattutto gli atomi legati al calore e all’energia

 (vs. 136-176)  Quindi animo e anima sono di natura corporea. Sono due aspetti di un’unica natura  chiamata Psyche, che capeggia e domina l’intero corpo. La mente è localizzata nel cervello, mentre la percezione è distribuita in tutto il corpo attraverso il sistema nervoso. Reagisce ai comandi della mente , ma agisce anche indipendentemente da essa.

 L’animo e l’anima sono collegati fra loro. La materia può influenzare la materia.

Anima, mente, corpo ( III° libro, La psiche,  vs 323-369)

Abbiamo una mente incarnata che preserva e dirige il corpo. Le radici della mente e del corpo sono comuni, e tanto aggrovigliate fra loro da non poter essere dipanate”

 I sensi si attivano solo attraverso un’azione congiunta degli organi e della percezione. Non è possibile sentire solo col corpo o solo con la mente: ci vogliono entrambi.

Odifreddi ricorda che l’espressione “mente incarnata” prefigura filosoficamente le scienze cognitive:

Maurice Merleau Ponty nel 1945 scrisse “Fenomenologia della percezione”

F. Varela, Erwin Thompson e Eleanor  Rochnel   nel 1992  scrissero“La mente  incarnata”.

 La loro idea è che spirito, anima, coscienza sono radicati nel corpo.

 La conseguenza è anti-metafisica e anti-religiosa, cioè che senza corpo non esiste nessun’anima, e che questa si dissolve quando quello si decompone.



III* l. La psiche Vs. 370-416

Gli atomi che costituiscono la psiche non solo sono molto più piccoli di quelli del corpo, ma anche molto meno numerosi e più sparsi.

Odifreddi quantifica:

a) il sistema nervoso è costituito da 100 miliardi di neuroni (cellule particolari)  nel corpo umano ci sono 100 000 miliardi di cellule (un rapporto da 1 a mille)

Lucrezio presuppone dunque  un controllo centralizzato.

 III° libro  vs.445-486

I dolori  e le malattie del corpo intaccano la mente e ne possono determinare la morte.

Sono gli effetti mentali determinati da cause fisiche

L’epilessia. Crisi epilettiche   Vs.487- 522

“Uno con un grave delirio cade a terra, come colpito da un fulmine. Poi l’attacco di placa.

Se già una malattia come l’epilessia può sconvolgere l’animo e l’anima, come si può immaginare che l’uno e l’altra sopravvivano fuori dal corpo, esposte ai venti e alle tempeste?

 Lucrezio - dice Odifreddi – equipara l’anima al sistema nervoso. E le malattie neurologiche come l’epilessia confermano l’impossibilità di separare lo spirito dal corpo.





Il sistema mente- corpo  -  vs. 548-579

Corpo e mente godono insieme dell’energia vitale. Animo e anima si mescolano insieme al cervello e al sistema nervoso. Dopo la morte animo e anima si dissolvono

Le progressive perdite di percezione, attenzione, memoria e capacità intellettuale, e le malattie degenerative della vecchiaia come la demenza senile e l’Alzheimer, costituiscono altrettante fasi dell’inesorabile decadimento del cervello e del sistema nervoso, che fa parte dell’invecchiamento del corpo.

Kant nel 1781 nell’Introduzione alla  “Critica della ragion pura” afferma: “Senza i sensi non si hanno sensazioni corporee e senza cervello non si hanno percezioni mentali

La psiche nasce, cresce e muore insieme al corpo  Vs 1024-1052

Il problema non è come vivere il breve tempo che ci è concesso, ma come temere l’eterno tempo che seguirà, né vivendo si incontra alcun nuovo piacere

Odifreddi ricorda che Montaigne aveva fatto incidere questi 4 versi di Lucrezio sul soffitto a cassettoni della sua biblioteca  al III° piano del suo

Castello in Dordogna.



 Conclusione:



 Caro Papa Francesco, non  posso  esaminare tutto il libro di Odifreddi perché su Internet la gente non ha tempo di leggere.

  Concluderò solo dicendo che nel 1900,  in occasione del trentesimo anniversario della breccia di Porta Pia, la giunta laica e massonica in Campidoglio fece erigere in Piazza Campo de Fiori un monumento a Giordano Bruno, realizzato dallo scultore e maestro del Grande Oriente Ferrari.  Un anno dopo aver stipulato il trattato e il Concordato con lo Stato Italiano fascista, nel 1930 il Papa Pio XI° diede la sua risposta al monumento:  fece canonizzare  il  Gesuita Cardinale Bellarmino, a capo del tribunale dell’Inquisizione,  che a causa del rifiuto di Bruno di ritrattare le sue teorie dei Mondi e dell’Universo infiniti, aveva  deciso, dopo innumerevoli interrogatori e torture, cominciate nel 1597,  di mandarlo sul rogo. (febbraio 1600)

Dal momento che la ricerca scientifica  e astrofisica del Novecento  hanno confermato la validità delle tesi Lucreziane, riprese da Giordano Bruno,  non credi che sia giunto il momento di riabilitarlo per avere avuto il coraggio delle sue idee? E’ arrivato forse anche il momento di   SCANONIZZARE  il Gesuita  Bellarmino che ne aveva decretato la morte “senza versare sangue”. Dopo tutto  era una figura di gesuita ben diverso dal cardinal Martini e da te,  contrario  a  quelle virtù di rispetto e tolleranza umana che tu auspichi per la gente della tua Chiesa. Come fa quindi a stare sugli altari?   Bruno ha agito da martire  secondo la sua coscienza, (scienza congiunta!). Sotto il suo monumento ci vorrebbe una bella corona di fiori, da parte di Papa Francesco, come quella che hai gettato in mare a Lampedusa. Sono sicura che anche Scalfari sarebbe contento di questa tua eventuale decisione, e così pure i numerosi atei che esistono in Italia, molto  attenti a tutte le innovazioni del tuo pontificato. Nella mia lettera a te indirizzata, in cui riconoscevo e apprezzavo le tue qualità di persona, ribadivo però le differenze esistenti fra noi,  una per me importante fra tutte.  Non credevo all’anima e alla sua immortalità, e sostenevo che  la resurrezione dei corpi non  sarebbe per noi possibile. I  versi di Lucrezio sulla mente incarnata, sul cervello e sul sistema nervoso che  si deteriorano  con le malattie e  l’invecchiamento  del corpo, fino a sparire con la  morte, e le opinioni scientifiche che li  hanno avvalorati, mi hanno confermata nelle mie idee.   Le persone scomparse potranno durare  solo se saranno ricordate per  quanto hanno fatto di positivo o di negativo nella loro vita, secondo coscienza. Ti raccomando di leggere il libro di Odifreddi e il poema di Lucrezio: che ci ha insegnato a capire “Come stanno le cose”

lunedì 14 ottobre 2013

Domande indiscrete - I suicidi e la legge sull’eutanasia

Ecco una bella domanda che Eugenio Scalfari dovrebbe fare a Papa Francesco, nel loro prossimo incontro.

La prima domanda: fino a quando la Chiesa vorrà imporre allo Stato Italiano la sua visione etico-religiosa,  entrando a gambe tese nella vita dei cittadini, come ha fatto tante volte per il divorzio, per l’aborto, e come continua ancora a fare con la maternità assistita, con le regole per il fin di vita, e l’accanimento terapeutico nelle malattie terminali, con le staminali ecc.?
Abbiamo assistito in questi ultimi anni ai suicidi  traumatici di  due grandi cineasti, Monicelli e Lizzani, che si sono buttati dal balcone della loro casa, perché, come era loro diritto, avevano deciso di staccare la chiave: la loro  non era più una vita.
Abbiamo visto che Lucio Magri per poter ottenere un aiuto a farlo, è dovuto andare in Svizzera, dove c’è una legge per l’eutanasia.
In Italia 67.000 cittadini hanno firmato una legge popolare che giace da anni alla Camera, e Laura Boldrini non la mette in agenda di discussione.
Né Rai 3 né la Sette hanno  poi finora programmato uno dei films migliori di Lizzani,  quello  che raccontava  il dramma  di corte in casa Mussolini col processo e la condanna a morte di Galeazzo Ciano, marito di sua figlia Edda, poiché era stato uno dei ribelli nella riunione del 25 luglio ’43 al Gran Consiglio,  dove era stata  decretata la fine del suo governo.
Quando insegnavo storia contemporanea all’Università di Aix en Provence lo avevo fatto proiettare in una sala speciale per gli studenti, che ebbero modo di apprezzare  il racconto   cinematografico  eccellente   di uno dei momenti più drammatici  vissuti  nel nostro paese. Mi chiedo quanto tempo dovremo ancora aspettare per rivederlo?

La seconda domanda indiscreta  riguarda Beppe Grillo, che dopo aver sbeffeggiato le “Lacrime napulitane” per la richiesta  di Re Giorgio alle  Camere  di discutere al più presto due leggi  di indulto e amnistia, al fine di  svuotare le carceri, non si è accorto che i suoi  deputati penta stellati, lungi di fregarsene dei problemi degli italiani, avevano già presentato un progetto di legge, volto a rendere più civile la vita dei detenuti. Non solo  avevano proposto di ristrutturare alcune prigioni in degrado, ma anche di depenalizzare l’uso delle droghe, abolendo la legge Fini-Giovannardi ( che permetterebbe la messa in libertà di 20.000 prigionieri), di abolire l’uso della custodia cautelare dei detenuti in attesa di giudizio,  ma anche e soprattutto  di abolire il reato di clandestinità,   previsto dalla legge Bossi Fini.
Lo ha detto la deputata del M5S Giulia Sarti alla giornalista del Fatto quotidiano Paola Zanca. (10 ottobre 2013)
Mi è parsa quindi  ottima l’iniziativa dei senatori e dei deputati  di portare il testo del loro progetto al Quirinale, visto che Re Giorgio li aveva insultati come menefreghisti.  E’ stato consegnato a Marra, segretario e portavoce del Quirinale.
L’ 11 ottobre tutti i giornali  hanno messo in rilievo che Grillo, accodandosi alle posizioni della Lega sulla legge Bossi-Fini,  ha bistrattato  suoi senatori, Maurizio Buccarella, e Andrea Cioffi , autori dell’emendamento.
Il primo è un  avvocato di Lecce,  di 49 anni, nel M5S dal 2007, che ha difeso alcuni immigrati in provenienza  dalla Turchia e dall’Afganistan, ed è convinto che  la norma sulla  clandestinità   sia  inutile e dannosa.
Quindi ambedue  avevano  proposto la modifica alla Bossi Fini  e votato insieme a Sel ,  al PD  e Scelta Civica, un emendamento  per abrogare il reato di clandestinità.
Grillo sul blog li ha scomunicati ,  dicendo che questo non era affatto nel suo programma ( Avrebbero preso 0 voti se lo avessero inserito)…
“Il più incavolato dei due   era Casaleggio:” Non ci possiamo permettere di perdere i voti dei delusi del Centro destra, in questo momento delicato della loro crisi”.
O si fa come dicono loro oppure se ne vanno.
 E’ una minaccia o una promessa? Nessuno si metterà a piangere… meglio che vadano a farsi una bella nuotata: come dice la canzone:”Tutti al mare!.... ecc.
Per fortuna i senatori si sono appellati alla base in rete, e hanno detto no al diktat dei due Capi.
Dobbiamo  però ricordare che  l’articolo  67  della Costituzione dice che i parlamentari  rappresentano la Nazione ed esercitano la  loro  funzione senza  vincolo di mandato” , e quindi non possono dipendere  né dalla rete né da un comico, sempre più matto, e dal suo guru.
Pertanto se vogliono pensare con la propria testa  possono farlo, e possono anche dire a Grillo di mettere nel programma l’abolizione del reato di clandestinità, visto che già  era presente nel progetto dei penta stellati sullo svuotamento delle carceri.
In ogni caso sembra opportuno cancellare del tutto la legge Bossi-Fini come indegna di un paese civile (le firme le sta raccogliendo Repubblica) per sostituirla con una altra sull’emigrazione, più consona alla nuova situazione,  rispetto al 2009, quando fu promulgata, visto che i nuovi afflussi sono di natura politica ( una fuga dalle dittature e dalle guerre, oltreché di natura economica).E secondo l’art.10 della Costituzione, “lo straniero privo di diritti alla libertà  nel  suo  paese  ha  diritto d’asilo sul territorio della Repubblica.”
Un’altra legge da cancellare e sostituire con un’altra è quella Fini-Giovannardi sulle droghe: i tossico-dipendenti dovrebbero andare in comunità di recupero e non in galera, a occupare posti e rendere impossibile la vita nelle carceri.
Ma anche  la legge per la detenzione di chi è in attesa di giudizio sarebbe da rivedere: i dati sono impressionanti. I detenuti i in attesa in carcere sono 12.333, su una popolazione totale di 64.758. L’eccedenza è dunque di  17.543.
Ed  è maggiore, soprattutto al Sud, in Campania e in Sicilia. Il procuratore anti mafia  di Reggio  Calabria, Gratteri , intervistato sul Fatto, ha messo in evidenza che ci sono carceri come quelle di Pianosa e dell’Asinara , destinate ai detenuti puniti con il 41 bis, che sono state chiuse. Vanno riaperte. Ci sono carceri  di nuova costruzione, vuote per assenza di personale giudiziario, come quello di Cagliari, e di Nuoro.
 Se poi  i processi fossero informatizzati, si potrebbero trovare molte risorse per pagare il personale  per gli istituti penitenziari.. Ci sono centinaia di computer inutilizzati: invece di mettere le ordinanze su cartaceo, e mandare in giro gli agenti di polizia giudiziaria,  si potrebbero mettere i dati  su cd, ( date di udienza, sentenze ecc.)  e farle leggere ai detenuti, senza sprecare denaro per canta, cartucce e toner.
Non si dovrebbe uscire dal carcere perché si sta stretti, ma solo se si è scontata la pena, e si è iniziato un percorso di recupero . Con l’indulto mastelliano del 2006 sono usciti 20.000 detenuti, e poi le carceri si sono di nuovo riempite.
In galera  ci sono per ora solo poveri cristi: i corrotti, i corruttori ,gli evasori sono tutti a spasso e 70 di loro perfino in Parlamento, indagati e rifugiati li , per evitare di andare ijn prigione.
Pertanto- come dice Epifani-  l’amnistia e l’indulto sono  gli ultimi gradi , rispetto a un corretto percorso legislativo di eliminazione di leggi scorrette,  ( Bossi-Fini, Fini Giovannardi, e la Cirielli,) volto a diminuire l’affollamento delle carceri, per fare spazio e farci andare chi non c’è mai andato.

La terza domanda riguarda l’Imu che dovrebbero pagare gli istituti chiesastici  volti a realizzare profitti di natura commerciale: c’è una legge che il governo Monti ha promulgato nel 2012, ma guarda caso si è dimenticato di annettere i  regolamenti   attuativi…
E’  la CEI e il cardinale Bagnasco che dovrebbero finalmente decidere di farlo: a quando una bella letterina di sollecito da parte di  Papa Francesco,  che vuole una Chiesa povera, preoccupato della condizione degli italiani in tempi di crisi?

La quarta domanda è per i cosiddetti saggi nominati dalla Presidenza della Repubblica: Perché manomettere l’articolo 138 della Costituzione, quando per diminuire il numero dei deputati ed evitare il bicameralismo perfetto tra Camera e Senato, e fare di quest’ultimo una camera delle autonomie, basterebbe un percorso legislativo ordinario?