domenica 23 febbraio 2014

Pim, pum pam (pesce fritto e baccalà!)

1)  Il nuovo governo Renzi ha molto soddisfatto Alfano e l’NCD: tutti i ministri sono rimasti a loro posto, anche lui agli interni, mentre Renzi non lo avrebbe voluto… Insomma, un mini rimpasto, con tutto il PD dentro?
Troppa propaganda per questo magro risultato!
2)  Alla Giustizia Renzi non ha ottenuto Gratteri, il procuratore calabrese, autore con l’altro magistrato Cantone di un rapporto per Letta,  per un’efficace lotta alla criminalità organizzata e per una riforma della giustizia, civile e penale. “ Un giustizialista che avrebbe irritato Alfano? Avrebbe potuto  collocare Mazzetta, la sindaca anti-ndrangheta  calabrese  come  sua sottosegretaria alla Giustizia, invece di nominarla Ministra agli Affari Regionali. Tutelato dal nonno Napolitano Renzi  a quel posto  ha messo Orlando, ex ministro dell’ambiente. Ha ceduto, si è fatto imbrigliare, anche perché orlando anni fa aveva fatto una proposta di riforma della giustizia antigiustizialista.
3)   Agli esteri Bonino è stata sostituita da una sconosciuta membro della segreteria Pd. Mogherini chi?
 Pare che abbia fatto politica fin da ragazza nei DS, e che sia competente in questioni europee: avrebbe potuto andare al posto di Moavero, un esperto super nel trattare per Letta tutte le questioni italiane a Bruxelles, ora scomparso dalla lista. Invece  la bella è stata messa al Ministero  degli Esteri, ma avrà tutta la diplomazia contro. Con tutte le iniziative messe in campo da Emma  non saranno certo contenti della sua sostituzione.  
Anche per i marò infatti Emma aveva smosso l’Unione Europea,  e solo il sentimento patriottardo aveva potuto definire Eroi due militari che avevano solo sbagliato, ma che non meritavano l’imputazione di terrorismo.
Ora  lei era fortemente impegnata nel dossier Ucraina, ma ha smesso appena saputo che non era più ministro.
 Emma. molto apprezzata a Bruxelles, cacciata via prima del semestre italiano di Presidenza, sarà un grosso deficit per il paese.
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 II°  Ci sono elementi positivi  nella squadra?

A ) La cacciata di Mauro dal ministero della Difesa  mi sembra senz’altro una buona cosa. Speriamo che la Pinotti, ex vicesegretario, sappia rinunciare all’acquisto degli F 35, (14 miliardi di euro), visto che ora anche gli americani hanno messo in dubbio la loro efficacia. Ma ha già detto che F 35 servono per esportare la democrazia e che  il suo primo problema sono i Marò.

B) La scelta più sensata mi pare essere quella di Padoan all’economia, non solo perché conosciuto sul piano internazionale per le sue competenze, (Era stato nominato da Amato al Fondo monetario internazionale e poi all OCSE a Parigi )  ma anche per le sue recenti dichiarazioni contro l’austerity, a favore della crescita, mediante un’energica tassazione di rendite e di patrimoni, per  essere in grado di detassare  il cuneo fiscale  sul lavoro.  Una scelta dalla parte giusta in favore dell’occupazione. Per 3 anni ha lavorato come consulente per la Fondazione Italiani-Europei, di Massimo D’Alema.
Importante una sua dichiarazione quando è stato nominato Presidente dell’Istat al posto di Giovannini ( dove non andrà perché ora è stato nominato Ministro  dell’Economia.)
” Il Prodotto Interno lordo non basta più come indicatore di riferimento: quello che conta è il benessere dei cittadini, un concetto molto più largo perché legato alla situazione sociale e istituzionale.” Un’idea espressa anche da  Robert Kennedy, nella sua campagna elettorale, dopo l’assassinio del fratello J.F.K)
  Padoan  è quindi una forte candidatura politica, con forti competenze tecniche internazionali.
Ma mi chiedevo se lui  abbia letto il libro di Stefano Livadiotti:” Ladri. Il partito degli evasori”,  edito da Bompiani , di cui ho parlato nel mio ultimo blog.
 Oggi il giornalista dell’Espresso, presente  nel dibattito a Omnibus, ha sostenuto che è possibile conoscere i nomi dei 518 evasori, che hanno denunciato al fisco solo 20.000 euro l’anno, mentre il nuovo redditometro, messo in campo da Befera dell’Agenzia delle entrate, ha  accertato il loro lussuoso tenore di vita ( con aerei privati, yacht, ville, studi costosi all’estero per i figli, ecc.).
 Obbligandoli a pagare al fisco quanto essi debbono, Padoan potrebbe guadagnare all’erario molti miliardi di euro, grazie ai quali far fronte sia  ai problemi del debito,  sia alla necessaria  detassazione dell’Irpef  per i dipendenti fissi,  e  per gli autonomi privati  che   hanno pagato  sempre onestamente  le tasse.
 Se Padoan facesse questo,  lo faremmo santo subito, visto che non arriviamo alla fine del mese.
Più controversi appaiono il ministro per lo Sviluppo economico , Federica Guidi, a capo dei giovani imprenditori nel 2003, e accesa berlusconiana, proprietaria di molte industrie, che potrebbero determinare un conflitto di interessi col suo ruolo.
 Anche il nome del Ministro del lavoro Poletti,  Presidente delle coop. ( Capitalismo rosso) appare discutibile, anche se ha giurato che la sua missione sarà creare posti di lavoro e non lasciare nessuno indietro. E’ una delle scommesse su cui punta Renzi per le prossime attività di governo. Ma anche con lui  c’è un problema di conflitto di interessi, perché le Coop sono imprese, e un ministro  in un ruolo chiave come il suo  non va bene.
Bray era un ottimo ministro della cultura, ma alla inaugurazione dei bronzi di Riace, magnificamente restaurati   e superbamente  esposti a Riace,  in Calabria abbiamo visto che oltre alla tutela del bene  lui aveva favorito  l’interesse economico del turismo in una zona poca conosciuta.
Franceschini  nominato alla Cultura e al turismo vuole fare la stessa cosa e partire dalle realizzazioni di Bray. Mi è molto piaciuta la sua visita al Museo Storico della Resistenza in Via Tasso: cultura è anche memoria  di dove veniamo. E’ li che sono stati torturati dal maresciallo Brandt mio padre e Leone Ginzburg.
 Bravo Franceschini, e auguri!



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 Se  Renzi ha dichiarato di voler durare fino al 2018 ( ma  neanche il nonno Napolitano  che lo tutela   ci metterebbe la mano su fuoco), credo che avrebbe immediatamente problemi con Alfano, visto che  Angelino ha più volte dichiarato di non voler fare la caccia agli evasori e di non volere la patrimoniale.
Invece se si spiccia a fare le riforme promesse ( la  legge elettorale innanzitutto, il Senato, il titolo V°, e quella sul lavoro ,  potremmo andare alle elezioni nel 2015, con un’Europa favorevole a farci sforare il limite del 3% deficit-pil.
 Ci libereremmo di  Angelino Joli, e Renzi concorrerebbe facendosi eleggere non  alle primarie del Pd, ma dai veri elettori.
 Interessante notare che  nel dibattito di Omnibus, condotto da Pancani,  anche Formigoni e   Lara Comi, si sono dichiarati favorevoli a punire gli evasori, che hanno violato la legge, e a ricuperare i soldi della loro refurtiva,per risolvere tanto i problemi drammatici del paese quanto quelli del debito, con il terribile fiscal compact.

Che Renzi legga Livadiotti, si dia una mossa, perché durare fino al 2018 senza  avere un mandato  dagli elettori è una grossa ingiustizia.  Si confronti finalmente col Caimano, visto che ci scommette la faccia.
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III°

Veniamo allora al duetto in streaming col Comico nazionale Grillo, uno che si definisce autoritario non democratico, trattando da traditori chi ha dissentito sul suo  modo di non dialogare con Renzi.
Ha recitato tutto il tempo il suo monologo delirante: “ Tutti a casa. Non abbiamo tempo di discutere.”

Proviamo a immaginare come avrebbe potuto metterlo in imbarazzo proponendogli i punti del programma sui quali hanno lavorato gli eletti del M5S in Parlamento:

1)  Rinuncerai all’acquisto degli 35?
2)   Ti batterai per una politica energetica con le rinnovabili, abbassando i  costi attuali  dell’energia sia per le imprese che per le famiglie?
3)  La smetterai di privatizzare l’acqua come hai fatto con la Boschi in Toscana, eletta nel CDA di Publiaqua, che ha fatto lievitare le bollette agli utenti, con prezzi che sono i più cari d’Italia, mentre ha vinto il referendum sull’acqua pubblica?
4) Farai un decreto legge per far pagare la Lobby delle sloat- machines,  favorite da Letta al governo?

5     la pianterai con l’alta velocità in Val di Susa, inutile pericolosa, e costosa impegnandoti a realizzare migliori   treni per i pendolari?

6) Restituirai alle PMI tutti i soldi che la PA deve loro, visto che recentemente un imprenditore si è suicidato per non poter pagare agli operai il salario?
 7)   La farai la legge sul conflitto di interessi?
8)  Per la nuova legge elettorale restituirai alle minoranze (4 milioni di elettori) il diritto di essere rappresentati in Parlamento? Il caimano pregiudicato italo-forzuto  si dice liberale, ma  le vuole espellere, mentre perfino Mussolini al potere con la sua legge elettorale del 1924  le fece entrare in aula.
9)  Quali saranno le tasse annuali degli  onorevoli e dei  senatori , che ricevono  entrate megagalattiche  mensili? Più del 18% di tasse all’anno,   scandalosamente  al minimo, quali sono quelle attuali? ( leggere Livadiotti  al riguardo)

Questo,  caro Grillo, avresti potuto chiedere a Renzi, facendogli balenare una possibile alleanza sui provvedimenti, punto per punto, anche senza votargli la fiducia.
Così avrebbe potuto forse  fare a meno di formare il governo con Alfano, e di rimetterlo agli Interni, dopo il  caso della Scialabieva, che  Renzi stesso aveva  definito vergognoso..
Siccome però sei solo un uomo di spettacolo e non un vero politico, hai preferito continuare a ripetere: “Tutti a casa”, fregandotene dei problemi quotidiani drammatici di chi ha votato il M5S, sperando di avere giustizia.
 Torna a far teatro, Beppe, e come dicevano i romani  agli attori in scena dell’avanspettacolo negli anni Quaranta  :
 “Ahò! E facce ride’!...

domenica 9 febbraio 2014

Enrico Letta: da allettare o no?

Dipende:
a)  si per la sua presenza  alle Putiniadi di Sochi, affianco all’assassino della giornalista Politkovskaja, mentre Obama, Merkel e Hollande non ci sono andati.
b) per aver accorpato il decreto Imu, urgente, a quello di BANKITALIA che non lo era, con un bel regalo di 7 miliardi alle banche,  un errore avallato da Laura Boldrini  con la “ghigliottina”, violando le norme costituzionali.
 Mi è molto dispiaciuto per Laura, persona perbene che ha fatto cose importanti quando era commissaria all’Onu, e che è rimasta  ora vittima degli  ignobili attacchi sessisti dalla rete grillina, senza però capire che, con un comportamento diverso nei confronti dei parlamentari di opposizione( non solo grillini, ma anche della sinistra Pd, e di Scelta civica ) avrebbe potuto convincere il governo  a non farlo.
 La giustificazione di Letta è stata che l’accorpamento era il solo modo rapido di reperire quei 2 miliardi  necessari a coprire il decreto Imu  e non farla  pagare  per il   2013.
 Davvero non c’era altro modo? Vediamo invece dove il governo avrebbe potuto trovarli,  guadagnando anche il  favore di molti, e  non solo dei grillini:

1) Prendiamo il caso degli F 35, che l’attuale ministro della Difesa, Mauro, ha voluto a tutti i costi comprare, per “impegni internazionali improrogabili”- ha detto- spendendo ben 14 miliardi di soldi pubblici. Questi  sono gli aerei che perfino gli americani oggi hanno giudicato inefficienti e forse anche pericolosi.
Si sarebbero potuti recuperare quindi quei soldi che ora risultano  ancora bloccati in bilancio.
In occasione di un eventuale rimpasto il ministro Mauro, che ha lasciato Scelta civica per fondare un altro partito, dovrebbe essere il primo a uscire dalla porta.

2)  Il Governo è stato finora fedele  alle regole della UE sul trattato di  Maastricht ( rapporto deficit-pil al 3%). Ma a Bruxelles  una dei commissari ha sottolineato  il tasso altissimo di corruzione in Italia (la metà dell’intera Unione),  60 miliardi di euro all’anno, e il Ministero dell’economia si guarda bene dal prendere provvedimenti finanziari utili, come la confisca dei beni  agli imputati di corruzione, che  quotidianamente affiorano,  un rimedio semplice ed efficace, suggerito nel programma elettorale di Rivoluzione civile, di Ingroia)

1) Un interessante libro di Livadiotti, giornalista dell’Espresso, ”Gli evasori e i partiti che li proteggono” (Bompiani), ha evidenziato un vero identikit del partito degli evasori, precisando  chi sono   tutti coloro che hanno rubato all’erario 180 miliardi di euro all’anno, a cominciare dai   518 soggetti che hanno aerei jet privati, e che denunciano al fisco meno di 20.000 euro lordi l’anno.  Ha scoperto tra l’altro  350.000 case fantasma,  non  denunciate  al catasto.
La lotta all’evasione condotta dal governo Letta è finora una farsa. I controlli veri sono appena 200.000,  a fronte di  5 milioni di  contribuenti sospetti, ( secondo i dati denunciati dalla Corte dei Conti.)  Befera, a capo dell’Agenzia delle Entrate,  si è vantato di aver rastrellato 12 miliardi di euro nel 2011., a fronte dei 180  esistenti.
Ma se fosse fatta una lotta seria contro gli evasori fiscali   il  PD perderebbe i loro voti, condannandosi a un suicidio politico. L’82% delle entrate fiscali vengono prelevate sui redditi dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e ai pensionati, ai quali si dice che è impossibile abbassare il prelievo, perché sono troppo numerosi.
Quindi i ladri di tasse sono gli autonomi , che,  secondo la Sogei, sono  al 56%. ( cioè commercianti, piccoli imprenditori, artigiani, e liberi professionisti)
Sono loro che forniscono 12 milioni di voti che nessun partito può permettersi di perdere.  Infatti anche Fassina, della  sinistra PD,  ha detto che la loro  è una evasione di sopravvivenza”.
 In Parlamento la lobby che difende chi  froda il fisco è trasversale:  più cresce il sommerso, più la forbice si allarga.
 L’utilizzo di contante che col governo Prodi era di 1000 euro ( decreto Visco-Bersani),  è rimasto sulla carta, perché col Governo Berlusconi - Tremonti  nel 2008, è stato ripristinato a 12.500  euro,  , diminuito a 5000  euro  con la crisi, nel 2010, e ancora a 2500 euro al 2011–.
 E’ stato ripristinato a 1000  euro da Monti al potere,  e Saccomanni avrebbe voluto mantenere quel tetto, ma un emendamento lo ha riportato a 3000  euro, e Alfano è stato d’accordo.
Ogni condono è un regalo ai ladri di tasse, e nel 2008 Berlusconi ha fatto franare l’imposta sul reddito al  2,97%. Gli autonomi ne hanno largamente beneficiato.
 Nel 2013  il nuovo redditometro proposto da Befera è stato osteggiato da Beppe Grillo, che ha proposto di dar fuoco a Equitalia. Gli autonomi  hanno votato Grillo nel febbraio 2013 perché lo percepiscono come il maggiore  oppositore dei poteri centrali dello Stato. (come dice Ilvo Diamanti)
Ma anche i parlamentari beneficiano largamente di un importante sconto fiscale, al 18%.
Quindi non faranno mai una guerra seria ai ladri di tasse, se no dovrebbero cominciare da sé stessi.
 ( Che dice Renzi in proposito?)

            
 II°
Ora Letta ha dichiarato che comincerà a fare le cose serie.
Forse dovrebbe cominciare a liberarsi di certi ministri ( Mauro,  per gli F 35, Saccomanni, che non ha preso i denari ai corrotti e ai corruttori, e non è riuscito a riprendersi la liquidità e i beni immobili confiscati alle mafie, che non sono entrati in erario. Anche Cancellieri alla Giustizia non è percepita come la persona giusta al posto giusto, non solo per l’affare Ligresti ma anche per la legge svuota carceri,  che ha fatto uscire  mafiosi e stupratori, senza fare invece  la necessaria   differenza fra imputati e condannati,  soprattutto   lasciando in carcere i drogati, invece di mandarli in sanatorio a curarsi, e i  clandestini stranieri. .

Conclusione

  Quindi 
a)   Letta dovrebbe far pulizia nel Governo, e, invece di applaudire alla legge elettorale Renzi- Berlusconi,  dovrebbe accorgersi che è perfino peggiore di quella di Mussolini del ’24, che almeno consentiva alle opposizioni di entrare in Parlamento. ( Se venne ucciso Matteotti è stato per impedirgli di parlare in aula) . Una democrazia ha bisogno di opposizione strutturata, non espulsa.

b) Elezioni europee a maggio.

Ci sono prima del semestre di Presidenza italiana  e Letta, se volesse  cominciare a far sentire efficacemente  la voce contro l’austerity merkeliana ,  potrebbe farlo con molto più successo se  votasse per la lista   Tsypras, candidato ad essere  Presidente eletto della UE a suffragio universale
  E’ venuto in Italia per ringraziare del sostegno Barbara Spinelli, Flores D’Arcais,  Camilleri, Gallino, Viale, e al  teatro Valle hanno appoggiato la sua  lista  anche Ferrero, Mussi, Rodotà  e Casarini.
Ora andrà in Francia  per far la stessa cosa con Jean Luc Melenchon , della sinistra radicale, contro Hollande, divenuto ormai merkeliano, mentre aveva promesso   di fare un triangolo Mediterraneo dell’Europa del Sud.  E’ tornato all’asse Parigi- Berlino

Al teatro  Valle   Tsypras ha proposto una legge bomba, una riduzione del debito del 60%, per consentire un New Deal europeo per lo sviluppo, il lavoro  e per l’ occupazione, una Costituzione Europea,   fallita al trattato di Lisbona, per colpa della Francia, un’altra Europa, insomma,  contro quella attuale dei liberisti del Nord, che hanno fatto solo la moneta unica,  impoverendoci,  e contro  la sua totale distruzione proposta dagli euro-scettici  di destra e dai grillini.

 Che farà Letta?  Mi sembra che se vuole realizzare l’invito di Napolitano al Parlamento di Strasburgo  e  dire NO all’austerity,  dovrebbe allearsi  con Tsipras, tanto più che Renzi, oltre a fare una legge elettorale pessima d’accordo con Berlusconi, d’Europa non capisce niente, essendosi già  recato a Berlino a giurare fedeltà alla Merkel: più realista del Re,  anzi della Regina,   un cretino perfetto,  con calzoncini alla zuava, purtroppo segretario  del PD.

martedì 4 febbraio 2014

Ricordo di Leone Ginsburg

 - La guerra continua! - aveva detto  Badoglio alla radio. Tutti erano rimasti di sasso !

- Ma come? Che sta dicendo?  -

L'armistizio era  già nell'aria. Ma l'Otto settembre  il maresciallo aveva proclamato la marcia reale all'indietro!...Dai giardinetti di Piazza del Fante, su per via Monte Zebio, un gran correre di  gente:  i tedeschi erano appena  entrati  a Roma con i carri armati. Badoglio e  il re erano  scappati  al Sud.  Roma era stata proclamata "città aperta".

Fine dei bombardamenti americani, su richiesta del Vaticano. Fine, ahimé, dei nostri giochi in cantina. Fine del sogno  per il paese. Roma, nuovo lagher, città aperta alla persecuzione e alla tortura.

Nel caos dilagante gli antifascisti mandati al confino, ora in libertà, avevano cominciato già ad affluire  nella capitale, e dopo un primo smarrimento, si andavano via via riorganizzando.

Il 4 novembre era S.Carlo, il tuo onomastico.

Lucia  ti aveva festeggiato gastronomicamente, nella migliore tradizione: con la più bella tovaglia, le porcellane  Ginori, l'argenteria, doni di nozze:  un pranzo buonissimo, con il mitico pan di Spagna glassato al naspro.

C'era un ospite d'onore: Leone Ginzburg, reduce da Pizzoli, dove i fascisti lo avevano relegato. Commosso e ammirato, complimentava Lucia:"Che bello!"

Anche tu, babbo, eri felice: finalmente "Giustizia e libertà", li, a tavola con noi!...

La sera seguente, nella  stessa stanza, intorno allo stesso tavolo, cominciavano ad affluire i cospiratori.

Ero dietro la porta, e morivo dalla voglia di entrare, ascoltare e  capire quello che stava succedendo. Sapevo che erano cose importanti. Non avevo mai visto tanta gente a casa .

Si trattava di  una riunione redazionale de"l'Italia libera", come seppi molto più tardi: gli uomini del Partito d'Azione erano al lavoro e disegnavano le strategie della lotta clandestina,  preparando il Congresso a Firenze.

Ricordo Manlio Rossidoria, Mario Vinciguerra, che era venuto con uno splendido regalo per Sergio: un mirabile incrociatore di carta.

Leone  era venuto ad abitare da noi.  Mi aveva chiesto se ero d'accordo ad ospitarlo nella mia stanzetta.

-          Era difficile trovare casa in quei tempi  -  mi avevate  laconicamente spiegato.

 La moglie Natalia, era ancora a Pizzoli,  in Abbruzzo, con i suoi tre bambini.

Al loro arrivo Leone sarebbe tornato a casa .

Non vedevo l'ora di conoscerli quei bambini. Adoravo Leone, con i suoi grandi occhi  di velluto, dietro i grossi  occhiali  cerchiati di tartaruga. Era mite e gentile.

-          Somigliano ai carbonari ,- avevo detto a Lucia, al termine della prima misteriosa riunione.

Alla scuola Pistelli, in terza elementare, studiavo le avventure di Silvio Pellico e di Maroncelli. "Le mie prigioni”. Si trattava  del seguito?

Il racconto  storico della mia  maestra, Irma Nicoletti, anche lei silenziosamente antifascista, era cassandrico.

- Ma esisteva ancora lo Spielberg? -  chiedevo a  Lucia

Ma no !.. - rispondeva, rassicurante.

Leone, per ringraziarmi  della  stanza, mi aveva regalato un libro di Walt Disney, "Topolino.". Lo avevo divorato, assolutamente incantata, anche se già abituata ad altri racconti, ben diversi. "La leggenda aurea degli Dei e degli Eroi.", nella collezione Utet, narrata da Mary Tibaldi Chiesa.

Come resistere in tempi difficili alla bellezza del mito di Venere, nata  dalla spuma del mare? Pensavo a Maiori, luogo  di felicità . E con un pezzo di tenda leggera simulavo la sua danza  sulle  onde !...

                                                                     ***

- Che faccia strana -  commentavano le mie amiche del cortile quando uscivate insieme, tu e Leone.

Ed io, fierissima, (e tragicamente ignara  della inopportunità delle  mie parole ):

-  E un ebreo russo, e conosce sette lingue! Mentre tu sai solo il  dialetto romano.

- Non lo sai che gli ebrei hanno ammazzato Gesù ? E poi puzzano d'oca!...

Io e quelle del cortile. Un microcosmo, un campione statistico  della Roma papalina e fascista  di quegli anni.  Noi, i diversi.

La sera del sabato  Mimì e la famiglia andavano all'Opera. Mi descrivevano i costumi dell'Aida, con tutti i dettagli !...E il magnifico lampadario, ora tutto impagliato, per via dei bombardamenti.

-          Si, ci andrai anche tu, a guerra finita!...Promesso - diceva Lucia.

E zio Amedeo, venuto a stare con noi, perché sulla strada per Avellino aveva trovato la ferrovia interrotta, ci intratteneva la sera, cantando con voce tenorile :

"E lucean le stelle ! Cavaradossi  era già in linea con  la contemporaneità.

Una  sera  Lucia trovo'   un   biglietto  delle mie compagne di giochi sotto la porta :

 -  Se domani non ci regali Gigliola, (la mia  bambola bionda, scura di pelle, con occhi celesti), ti denunciamo:  non si possono tenere in casa gli ebrei russi. -

Il 22 novembre, sebbene avvertiti da un poliziotto antifascista, tu e Leone Ginzburg, (che nel frattempo aveva cambiato precipitosamente domicilio,) foste arrestati, con tutta la staff, nella tipografia dell'Italia libera .

- Che volevate fare, il Giornale d' Italia? - aveva detto ironicamente il Commissario Rotundano, sfogliando le quattro paginette del foglio clandestino,  mentre interrogava i congiurati.

 - Ho paura di aver paura  -  ti aveva detto Leone. E tu lo avevi accompagnato, con la morte nel cuore, sicuro che fosse   una colossale imprudenza. Ma non avevi voluto lasciarlo solo. Molti anni dopo commentavi, ancora profondamente amareggiato per la sua morte in carcere,

-  Romanticismo risorgimentale.. - Un comunista non lo avrebbe mai fatto. 

Conclusione


ll Mondo in prigione aveva un ritmo sfrenato, spesso anche allegro, -  diceva  Carlo...Ma non era sempre cosi. Per Leone l'interrogatorio fu durissimo.

Il 5 febbraio non resse alle botte: il  suo cuore saltò per sempre...

Un russo, ebreo, militante del movimento "Giustizia e libertà" fin dalla prima ora. Intollerabile!..  I suoi occhiali di tartaruga, ancora insanguinati,  li restituirono alla sua zia di Torino, Segré.

Natalia, sua moglie era  appena tornata dal   confino e abitava in via XXI aprile.  Riscaldando le lenzuola gelide del nostro lettino, con l'aiuto della famosa stufa elettrica, tu, mamma,  piangevi, affranta.

Topolino di Walt Disney era sul comodino, accanto a me. Il suo regalo. Ogni sera lo leggevo e rileggevo, prima di addormentarmi. Quella sera non fu possibile: ero commossa....e non vedevo più.