Visto che con l’elezione di Napolitano ha praticamente vinto Berlusconi, che, come lui, voleva un governo di larghe intese, dico che Grillo è politicamente un imbecille.
Glielo ha detto anche Stiglitz, ché la ricerca di una soluzione di reciproca convenienza è un obiettivo politico che si ha il dovere di perseguire, per fare gli interessi degli 8 milioni di cittadini che lo hanno votato.
. Se no invece di mandare delle macchinette, degli yes man a Montecitorio, era meglio mandarli a spasso.
Bersani ha fatto una serie di cretinate, tra cui quella di non aver trattato con Grillo l’elezione di Prodi, il cui nome era apparso nelle Quirinarie, ribadito tra l’altro anche da Casaleggio, e confermato da Lombardi .
Prodi non avrebbe mai fatto un governo di larghe intese, né con Berlusconi né con Monti.
Bersani non doveva fidarsi dell’unanimità, e doveva proteggersi dai parenti-serpenti, e da eventuali colpi di mano, chiedendo a Grillo una possibile cordata comune.E forse Prodi avrebbe potuto affidare il governo a Rodotà. Perché poi Grillo abbia detto che i penta stellati mai lo avrebbero votato è stato per un’eccessiva fiducia nel successo di Rodotà come Presidente della Repubblica.
Un errore di valutazione: mai scambiare i propri sogni per la realtà, visto che, essendo veramente di sinistra, mai avrebbe potuto essere votato dalla maggioranza del PD, strapieno di democristiani, Renzi compreso. E’ quindi ora perfettamente inutile e anche infantile gridare al “golpe”, o al “colpetto” di furberia. Grillo, con la sua tracotanza di comico onnisciente, è stato perfettamente corresponsabile: dell’elezione di Napolitano” non avendo preso la decisione giusta quando era tempo di prenderla.
Come sempre per lui è più facile sproloquiare che ragionare.
Credo che bisogna ripensare il PD, perché è un partito nato male, da un mischio-francisco.
La lettera di Rodotà a Repubblica, in risposta all’editoriale di Scalfari, favorevole al bis di Re Giorgio, spiega bene perché il PD non abbia votato il suo nome.
Per lui in rete erano apparse delle firme, ben prima che il M5S lo adottasse come candidato alla Presidenza della Repubblica. (Io stessa lo avevo votato per il movimento Soggetto politico nuovo).
Era troppo di sinistra per mezzo PD rimasto DC vecchia maniera: Infatti ecco la sua conclusione nell’articolo apparso oggi su Repubblica:
Per conto mio, rimango quello che sono stato, sono e cercherò di rimanere: un uomo della sinistra italiana, che ha sempre voluto lavorare per essa, convinto che la cultura politica della sinistra debba essere proiettata verso il futuro. E alla politica continuerò a guardare come allo strumento che deve tramutare le traversie in opportunità”.
Forse è lui che dovrebbe essere il capo della nuova formazione di sinistra, sollecitata da Vendola e da Barca. Significativo il fatto che lo abbia chiamato anche Romano Prodi per telefono. E’ l’unico che potrebbe battere l’insopportabile sindaco di Firenze, che vuole conquistare la leadersheep del partito, ora che Bersani è fuori.
***
Voglio vedere ora a chi Napolitano darà l’incarico, con quale scopo, e “ entro quali limiti” vorrà restare Presidente , a 88 anni. Comunque il suo ultimo regalo sarà un governo di larghe intese, e sarà aiutato da Monti, anti-prodiano doc, perché ne era stato profondamente criticato per la sua linea economica, di rigor mortis, e di non sviluppo.
La gente ha perso il lavoro, le imprese sono scomparse, la corruzione è lì, senza legge adeguata e l’evasione nei paradisi fiscali sempre più possibile. La nostra Irpef è aumentata e le bollette anche: la vita è sempre più difficile
Berlusconi sempre più improcessabile, e impossibile la legge sul conflitto di interessi. Se non ci sarà questa nuova formazione di sinistra, che porti a una redistribuzione della ricchezza, svanirà del tutto ogni speranza di cambiamento.
lunedì 22 aprile 2013
lunedì 15 aprile 2013
La nebbia all'irto Colle....
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar...
E’ vero: l’Italia è stata penalizzata , perché, rinunciando alla sovranità nazionale e al suo diritto di battere moneta, l’ha pagata con la non crescita, con la chiusura delle fabbriche, e la crescente disoccupazione, incapace totalmente di essere concorrenziale in Europa e nel mondo.
Con le regole dell’austerity imposte dall’Europa di destra “non si riesce nemmeno a sanare veramente il debito pubblico: è un trattamento di cura per i malati analogo a quella dei salassi sanguigni praticati nel medioevo”. – dice Stiglitz.
Mancano le risorse per gli investimenti nella crescita, nella scuola e nella ricerca, grazie ai quali si potrebbe accrescere il Pil e ridurre il debito.”
Ma non sarebbe nemmeno giusto uscire dalla moneta unica, perché comporterebbe un fortissimo tasso di inflazione, condannando i più deboli ad un ulteriore impoverimento.
Che cosa può fare l’Unione.Europea ?
1) Creare un’Unione bancaria con forte vigilanza da parte della BCE , per combattere la speculazione finanziaria delle lobbys, con la grande affluenza di derivati tossici, e consentire l’afflusso del credito a famiglie e a imprese.
2)Creare una vera Unione fiscale, fondata sulla progressività dei redditi da tassare, che non consenta più evasioni nei paradisi.(cfr. La Conferenza di Dublino del 12 aprile dedicata a questo tema)
Occorrono grandi risorse per finanziare una seria politica industriale sostenibile, soprattutto nei paesi del Sud Europa: una disoccupazione al 12% costituisce un vero fallimento del vecchio continente. Occorre quindi l’abolizione del segreto bancario, governare seriamente gli abusi del capitalismo, separando le banche ordinarie da quelle di investimento, ridurre le disuguaglianze sociali ,e combattere la corruzione.
***
Volevo quindi tornare sul mio progetto di recensire “La nostra Europa”, di Edgar Morin e di Mauro Cerruti ( ed. Cortina), due grandi “maitres à penser” in Francia, testo pregevole che fa un’approfondita analisi di tutto ciò che sarebbe necessario al momento attuale.
L’Europa Infatti non si è rigenerata in Unione Federale, rimanendo ferma agli Stati nazionali, che rischiano addirittura di degenerare in macro-regioni, più che mai incapaci di competere a livello globale, a fronte dei giganti del BRIC.
2) C’è bisogno di un New Deal europeo, come quello realizzato da Rooswelt nel 1933, per competere con le nuove potenze economiche, senza subire la loro pressione, su modelli di organizzazione del lavoro, estranei alla nostra storia e alla nostra civiltà. (pag. 64-65)
L’Europa deve quindi reinventare il suo proprio modello di sviluppo economico, civile e politico, impegnato sul welfare, per tutelare la dignità di ogni singolo individuo, migliorandone la qualità della vita, anche sul piano collettivo, quella che il Ministro Barca chiama “mobilitazione cognitiva”, non solo a livello nazionale, ma europeo.
3)
Si tratta quindi di costruire una nuovo patto sociale che assicuri
a) l’unificazione politica
b )il risanamento economico del debito, con un nuovo bilancio federale, ricostituito col 23% del Pil continentale.
c) una politica fiscale equa, basata sulla progressività, con interventi sui grandi patrimoni
d) una forte coesione sociale, lottando contro la disoccupazione, la povertà, il disagio abitativo, e la carenza di istruzione, formazione professionale.
4)
Si tratta di garantire la transizione energetica per stabilizzare i fattori climatici, divenuti estremamente pericolosi e costosi negli ultimi anni
a) E’ cruciale incentivare la ricerca, volta a rendere economicamente convenienti tutte le energie rinnovabili (idraulica, eolica, fotovoltaica, solare, geo termica, differenziando quelle più adatte : al Nord quella legata alle maree, al Sud la costruzione di una rete di grandi centrali solari, sfruttando gli ampi spazi desertici in Africa settentrionale.
b) Importante incentivare gli spazi verdi, con la riforestazione generale dei parchi e dei giardini all’interno delle città
c) Sviluppare i trasporti pubblici urbani e i trasporti ferroviari regionali, volti a ridurre al massimo l’inquinamento, per salvare la qualità della vita dei cittadini pendolari, che attualmente soffrono delle carenze in materia.
d) Incentivare la riconversione economica di aziende destinate a chiudere, verso industrie ad alta tecnologia, innovative e creative.
e) favorire la rivitalizzazione delle campagne , con l’agricoltura biologica e gli allevamenti bio del bestiame
5) ***.
L’Europa ha bisogno di un pensiero politico nuovo, che non si limiti agli aspetti economico-quantitativi, ( volti all’accrescimento del P.I.L) , per affrontare con coraggio i problemi sociali e ambientali, orientandosi piuttosto al FIL (felicità interna lorda), al benessere collettivo, facendo nascere sindacati e partiti europei, per una mobilitazione cognitiva generale volta a questo scopo.
6)
Multiculturalità- Condizione per la nascita della Nazione Europa
Alle vecchie differenze multiculturali se ne sono aggiunte altre, dovute alle ’emigrazioni dalle antiche colonie.
Non si tratta di giustapporre le varie culture, ma occorre riconoscere nell’altro le somiglianze e le differenze rispetto a noi stessi, per meglio comprenderle e valorizzarle.
Se le ambizioni nazionalistiche sono state la tragedia europea nel XX° secolo, con conflitti identitari drammatici, oggi dobbiamo essere fieri di avere almeno 2 identità, Per formare dei veri cittadini europei dobbiamo europeizzare i media e i sistemi educativi.
7)
Politica Mediterranea: un nuovo piano Marshall
Tra la fine dell’Ottocento e il Novecento si sono sgretolati gli imperi, quello Ottomano, Austro-ungarico, Russo-sovietico, e quelli coloniali, inglese e francese)
Il Mediterraneo è oggi l’epicentro di una linea sismica, dove i conflitti religiosi di ieri sono diventati virulenti, profondamente aggravati dalla crisi economica : il conflitto israelo-palestinese, tuttora irrisolto, quello franco-algerino, che non è mai terminato davvero, la primavera araba, iniziata con l’abbattimento delle dittature in Tunisia, in Egitto, in Libia, senza aver ancora avviato la costruzione di vere democrazie. Verosimilmente il processo sarà molto lungo.
L’Europa, che in passato ha integrato la cultura Mediterranea, tende oggi a diventare una fortezza, l’Europa del Rifiuto, spaccata fra il sostegno all’avventura araba e la paura dell’emigrazione di massa da tutti i paesi nord-africani.
Le tentazioni coloniali si riaffacciano , continuando col sostegno anche militare alle vecchie attività estrattive, petroliere e minerarie, con Uranio e altro), come ha dimostrato la guerra in Mali, mentre sarebbe vitale non regredire di nuovo verso il passato, tentando altre vie. (cfr. mio articolo sul Colonialismo)
***
Dopo la 2° guerra mondiale l’Europa è sopravvissuta grazie al piano Marshall: ed è un esempio che oggi essa deve seguire per aiutare i paesi del Nord-Africa, specialmente quelli privi di petrolio, (Tunisia, Marocco, Egitto e Giordania) a ricostituirsi economicamente, fornendo loro tecnologie avanzate, sfruttando al meglio le loro ampie superfici desertiche , sviluppando l’energia solare, con gli specchi d’Archimede, e creando i condotti necessari per convogliare l’energia pulita in Europa: obiettivo, salvarli e salvare sé stessa.
Anche i paesi ricchi di petrolio come l’Arabia Saudita, gli Emirati e il Quatar stanno investendo nel settore, in previsione di una diminuzione produttiva dei loro pozzi)
8)
Oggi il problema maggiore che l’Europa deve affrontare è quello di riformare il pensiero e le proprie strutture educative.
Occorre superare l’eccesso di specializzazione, che ha portato ad una totale frammentazione del campo visivo, impedendo di cogliere la complessità del reale, la multidimensionalità dei problemi , disgiungendo conoscenze che invece dovrebbero essere tra loro connesse.
Oggi si tratta quindi di affrontare e risolvere un immenso problema: cultura e sistema educativo saranno all’altezza di svolgere il loro compito, per rendere l’Europa politicamente unita e veramente attiva nel mondo?
Conclusione:
Raccomando vivamente la lettura di questo libro, la Nostra Europa, a Grillo e al suo guru Casaleggio, che in materia di euro e di Europa appaiono abbastanza primitivi.
Ne discutano in Rete segnalando il libro. Tutti i loro militanti dovrebbero a mio avviso acculturarsi per crescere sul piano politico.
Per i Pentastellati appare necessario, come dice Stiglitz, affrontare un periodo di compromesso politico, collaborando con il PD, non solo per l’elezione del Presidente della Repubblica, che difenda i principi della Costituzione, ma anche per la linea del cambiamento, se lo vogliono davvero.(contro la corruzione, per la redistribuzione fiscale, anche attraverso una più giusta modulazione dell’ Imu, la diminuzione delle disuguaglianze, la distribuzione del reddito minimo di cittadinanza, e la fine dell’austerity.
Chiedo agli eletti del M5S : siete sicuri di voler rinunciare alla possibile legge sulla ineleggibilità del Cavaliere, e a quella generale sui conflitti di interessi, che non riguardano solo lui?
A meno che non finiate, con la vostra intransigenza, con l’essere responsabili della im-processabilità di Berlusconi, alla vigilia delle sentenze che lo riguardano, visto che è tornato a candidarsi oggi alla Presidenza del Consiglio.
I sondaggi gli sono molto favorevoli, e, se veri, gli assicurerebbero certamente i nuovi legittimi impedimenti, fino alla prescrizione.
“Se Prodi fosse eletto Presidente della Repubblica- ha detto a Bari, - dovremmo tutti andare all’estero”. (Gli chiediamo:” E’ una minaccia o una promessa?)
A questo proposito la sua battuta mi ricorda un aneddoto citato da Sthendal in “Roma, Napoli, Firenze”,: lo scrittore amava molto Milano perché c’era la Scala, fonte per lui di inenarrabili gioie. Ma un giorno era rima sto di stucco quando aveva inteso un milanese molto ricco, e filo austriacante , dire che prima dell’arrivo di Napoleone in Italia le Alpi si ergevano come un muro e proteggevano Milano e la Lombardia dal freddo del Nord,. Ma il vantaggio era finito quando Napoleone aveva scavato il tunnel del Sempione. Da allora un freddo pazzesco.
Bonaparte maledett!...”
Alcuni mesi fa il cavaliere , aveva detto che volevano mandarlo a casa, ma che lui, avendone una trentina, non avrebbe saputo quale scegliere. E io, a occhio e croce, gli avevo consigliato di scegliere quella di Antigua, un vero paradiso caraibico, in tutti i sensi, anche fiscale… Meglio della Tunisia.
Se Grillo volesse accompagnarlo con uno dei suoi “vaffa”, non avrebbe che votare per Romano Prodi come Presidente della Repubblica.
(A meno che Casaleggio non gli imponga la Bonino, (il male minore, secondo Berlusconi), che con i suoi slalom destrorsi risulta a lui più auspicabile. Si è inventato perfino un hacker per annullare la votazione precedente, in cui Rodotà risultava primo. )
Questa democrazia diretta cela molti misteri…
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar...
Via dall’euro o via dall’austerity?
Queste sono le due alternative che il Premio Nobel per l’economia , Stiglitz pone come cruciali, di fronte ad un crisi economica peggiore di quella del ’29.( nell’intervista di Federico Rampini sulla Repubblica del 13 aprile)E’ vero: l’Italia è stata penalizzata , perché, rinunciando alla sovranità nazionale e al suo diritto di battere moneta, l’ha pagata con la non crescita, con la chiusura delle fabbriche, e la crescente disoccupazione, incapace totalmente di essere concorrenziale in Europa e nel mondo.
Con le regole dell’austerity imposte dall’Europa di destra “non si riesce nemmeno a sanare veramente il debito pubblico: è un trattamento di cura per i malati analogo a quella dei salassi sanguigni praticati nel medioevo”. – dice Stiglitz.
Mancano le risorse per gli investimenti nella crescita, nella scuola e nella ricerca, grazie ai quali si potrebbe accrescere il Pil e ridurre il debito.”
Ma non sarebbe nemmeno giusto uscire dalla moneta unica, perché comporterebbe un fortissimo tasso di inflazione, condannando i più deboli ad un ulteriore impoverimento.
Che cosa può fare l’Unione.Europea ?
1) Creare un’Unione bancaria con forte vigilanza da parte della BCE , per combattere la speculazione finanziaria delle lobbys, con la grande affluenza di derivati tossici, e consentire l’afflusso del credito a famiglie e a imprese.
2)Creare una vera Unione fiscale, fondata sulla progressività dei redditi da tassare, che non consenta più evasioni nei paradisi.(cfr. La Conferenza di Dublino del 12 aprile dedicata a questo tema)
Occorrono grandi risorse per finanziare una seria politica industriale sostenibile, soprattutto nei paesi del Sud Europa: una disoccupazione al 12% costituisce un vero fallimento del vecchio continente. Occorre quindi l’abolizione del segreto bancario, governare seriamente gli abusi del capitalismo, separando le banche ordinarie da quelle di investimento, ridurre le disuguaglianze sociali ,e combattere la corruzione.
***
Volevo quindi tornare sul mio progetto di recensire “La nostra Europa”, di Edgar Morin e di Mauro Cerruti ( ed. Cortina), due grandi “maitres à penser” in Francia, testo pregevole che fa un’approfondita analisi di tutto ciò che sarebbe necessario al momento attuale.
L’Europa Infatti non si è rigenerata in Unione Federale, rimanendo ferma agli Stati nazionali, che rischiano addirittura di degenerare in macro-regioni, più che mai incapaci di competere a livello globale, a fronte dei giganti del BRIC.
2) C’è bisogno di un New Deal europeo, come quello realizzato da Rooswelt nel 1933, per competere con le nuove potenze economiche, senza subire la loro pressione, su modelli di organizzazione del lavoro, estranei alla nostra storia e alla nostra civiltà. (pag. 64-65)
L’Europa deve quindi reinventare il suo proprio modello di sviluppo economico, civile e politico, impegnato sul welfare, per tutelare la dignità di ogni singolo individuo, migliorandone la qualità della vita, anche sul piano collettivo, quella che il Ministro Barca chiama “mobilitazione cognitiva”, non solo a livello nazionale, ma europeo.
3)
Si tratta quindi di costruire una nuovo patto sociale che assicuri
a) l’unificazione politica
b )il risanamento economico del debito, con un nuovo bilancio federale, ricostituito col 23% del Pil continentale.
c) una politica fiscale equa, basata sulla progressività, con interventi sui grandi patrimoni
d) una forte coesione sociale, lottando contro la disoccupazione, la povertà, il disagio abitativo, e la carenza di istruzione, formazione professionale.
4)
Si tratta di garantire la transizione energetica per stabilizzare i fattori climatici, divenuti estremamente pericolosi e costosi negli ultimi anni
a) E’ cruciale incentivare la ricerca, volta a rendere economicamente convenienti tutte le energie rinnovabili (idraulica, eolica, fotovoltaica, solare, geo termica, differenziando quelle più adatte : al Nord quella legata alle maree, al Sud la costruzione di una rete di grandi centrali solari, sfruttando gli ampi spazi desertici in Africa settentrionale.
b) Importante incentivare gli spazi verdi, con la riforestazione generale dei parchi e dei giardini all’interno delle città
c) Sviluppare i trasporti pubblici urbani e i trasporti ferroviari regionali, volti a ridurre al massimo l’inquinamento, per salvare la qualità della vita dei cittadini pendolari, che attualmente soffrono delle carenze in materia.
d) Incentivare la riconversione economica di aziende destinate a chiudere, verso industrie ad alta tecnologia, innovative e creative.
e) favorire la rivitalizzazione delle campagne , con l’agricoltura biologica e gli allevamenti bio del bestiame
5) ***.
L’Europa ha bisogno di un pensiero politico nuovo, che non si limiti agli aspetti economico-quantitativi, ( volti all’accrescimento del P.I.L) , per affrontare con coraggio i problemi sociali e ambientali, orientandosi piuttosto al FIL (felicità interna lorda), al benessere collettivo, facendo nascere sindacati e partiti europei, per una mobilitazione cognitiva generale volta a questo scopo.
6)
Multiculturalità- Condizione per la nascita della Nazione Europa
Alle vecchie differenze multiculturali se ne sono aggiunte altre, dovute alle ’emigrazioni dalle antiche colonie.
Non si tratta di giustapporre le varie culture, ma occorre riconoscere nell’altro le somiglianze e le differenze rispetto a noi stessi, per meglio comprenderle e valorizzarle.
Se le ambizioni nazionalistiche sono state la tragedia europea nel XX° secolo, con conflitti identitari drammatici, oggi dobbiamo essere fieri di avere almeno 2 identità, Per formare dei veri cittadini europei dobbiamo europeizzare i media e i sistemi educativi.
7)
Politica Mediterranea: un nuovo piano Marshall
Tra la fine dell’Ottocento e il Novecento si sono sgretolati gli imperi, quello Ottomano, Austro-ungarico, Russo-sovietico, e quelli coloniali, inglese e francese)
Il Mediterraneo è oggi l’epicentro di una linea sismica, dove i conflitti religiosi di ieri sono diventati virulenti, profondamente aggravati dalla crisi economica : il conflitto israelo-palestinese, tuttora irrisolto, quello franco-algerino, che non è mai terminato davvero, la primavera araba, iniziata con l’abbattimento delle dittature in Tunisia, in Egitto, in Libia, senza aver ancora avviato la costruzione di vere democrazie. Verosimilmente il processo sarà molto lungo.
L’Europa, che in passato ha integrato la cultura Mediterranea, tende oggi a diventare una fortezza, l’Europa del Rifiuto, spaccata fra il sostegno all’avventura araba e la paura dell’emigrazione di massa da tutti i paesi nord-africani.
Le tentazioni coloniali si riaffacciano , continuando col sostegno anche militare alle vecchie attività estrattive, petroliere e minerarie, con Uranio e altro), come ha dimostrato la guerra in Mali, mentre sarebbe vitale non regredire di nuovo verso il passato, tentando altre vie. (cfr. mio articolo sul Colonialismo)
***
Dopo la 2° guerra mondiale l’Europa è sopravvissuta grazie al piano Marshall: ed è un esempio che oggi essa deve seguire per aiutare i paesi del Nord-Africa, specialmente quelli privi di petrolio, (Tunisia, Marocco, Egitto e Giordania) a ricostituirsi economicamente, fornendo loro tecnologie avanzate, sfruttando al meglio le loro ampie superfici desertiche , sviluppando l’energia solare, con gli specchi d’Archimede, e creando i condotti necessari per convogliare l’energia pulita in Europa: obiettivo, salvarli e salvare sé stessa.
Anche i paesi ricchi di petrolio come l’Arabia Saudita, gli Emirati e il Quatar stanno investendo nel settore, in previsione di una diminuzione produttiva dei loro pozzi)
8)
Oggi il problema maggiore che l’Europa deve affrontare è quello di riformare il pensiero e le proprie strutture educative.
Occorre superare l’eccesso di specializzazione, che ha portato ad una totale frammentazione del campo visivo, impedendo di cogliere la complessità del reale, la multidimensionalità dei problemi , disgiungendo conoscenze che invece dovrebbero essere tra loro connesse.
Oggi si tratta quindi di affrontare e risolvere un immenso problema: cultura e sistema educativo saranno all’altezza di svolgere il loro compito, per rendere l’Europa politicamente unita e veramente attiva nel mondo?
Conclusione:
Raccomando vivamente la lettura di questo libro, la Nostra Europa, a Grillo e al suo guru Casaleggio, che in materia di euro e di Europa appaiono abbastanza primitivi.
Ne discutano in Rete segnalando il libro. Tutti i loro militanti dovrebbero a mio avviso acculturarsi per crescere sul piano politico.
Per i Pentastellati appare necessario, come dice Stiglitz, affrontare un periodo di compromesso politico, collaborando con il PD, non solo per l’elezione del Presidente della Repubblica, che difenda i principi della Costituzione, ma anche per la linea del cambiamento, se lo vogliono davvero.(contro la corruzione, per la redistribuzione fiscale, anche attraverso una più giusta modulazione dell’ Imu, la diminuzione delle disuguaglianze, la distribuzione del reddito minimo di cittadinanza, e la fine dell’austerity.
Chiedo agli eletti del M5S : siete sicuri di voler rinunciare alla possibile legge sulla ineleggibilità del Cavaliere, e a quella generale sui conflitti di interessi, che non riguardano solo lui?
A meno che non finiate, con la vostra intransigenza, con l’essere responsabili della im-processabilità di Berlusconi, alla vigilia delle sentenze che lo riguardano, visto che è tornato a candidarsi oggi alla Presidenza del Consiglio.
I sondaggi gli sono molto favorevoli, e, se veri, gli assicurerebbero certamente i nuovi legittimi impedimenti, fino alla prescrizione.
“Se Prodi fosse eletto Presidente della Repubblica- ha detto a Bari, - dovremmo tutti andare all’estero”. (Gli chiediamo:” E’ una minaccia o una promessa?)
A questo proposito la sua battuta mi ricorda un aneddoto citato da Sthendal in “Roma, Napoli, Firenze”,: lo scrittore amava molto Milano perché c’era la Scala, fonte per lui di inenarrabili gioie. Ma un giorno era rima sto di stucco quando aveva inteso un milanese molto ricco, e filo austriacante , dire che prima dell’arrivo di Napoleone in Italia le Alpi si ergevano come un muro e proteggevano Milano e la Lombardia dal freddo del Nord,. Ma il vantaggio era finito quando Napoleone aveva scavato il tunnel del Sempione. Da allora un freddo pazzesco.
Bonaparte maledett!...”
Alcuni mesi fa il cavaliere , aveva detto che volevano mandarlo a casa, ma che lui, avendone una trentina, non avrebbe saputo quale scegliere. E io, a occhio e croce, gli avevo consigliato di scegliere quella di Antigua, un vero paradiso caraibico, in tutti i sensi, anche fiscale… Meglio della Tunisia.
Se Grillo volesse accompagnarlo con uno dei suoi “vaffa”, non avrebbe che votare per Romano Prodi come Presidente della Repubblica.
(A meno che Casaleggio non gli imponga la Bonino, (il male minore, secondo Berlusconi), che con i suoi slalom destrorsi risulta a lui più auspicabile. Si è inventato perfino un hacker per annullare la votazione precedente, in cui Rodotà risultava primo. )
Questa democrazia diretta cela molti misteri…
martedì 2 aprile 2013
Finalmente Grillo ne ha detto una giusta!...
Il Parlamento deve abrogare il Porcellum e tornare alla legge precedente, Il Mattarellum, che prevedeva i collegi, e oltre al maggioritario anche una quota proporzionale. Quindi sarebbe certamente meglio della porcata!...
Se il Pdl vuole tornare a votare a giugno, perché anche con poco consenso (30% dei voti,) con la legge attuale porterebbe a casa il massimo dei seggi., mi pare che sia urgente spiazzarli con un voto parlamentare abrogativo.
Se poi per miracolo si riuscirà ad avere in Parlamento la legge elettorale alla francese, proposta dal PD, tanto meglio, ma con questi chiari di luna, la voglia di salvacondotto per il cavaliere, ecc. non mi pare il caso di farsi illusioni.
Dopo tante scemenze (i vaccini non servono a nulla,l’Aids non esiste, di cancro si guarisce con la cura Di Bella) Grillo ne ha finalmente azzeccata una.
Nel frattempo Monti potrà ridistribuire d’urgenza i soldi alle imprese, e ai comuni, allentando il patto di stabilità,e poi tornare a Bruxelles a rinegoziare il fiscal compact oltre al 2013. Con una crescita maggiorata il rapporto deficit-pil migliorerà, senza ulteriori gravi sacrifici, e gli investimenti saranno sottratti dai debiti.
2) per quanto riguarda l’elezione del Presidente della Repubblica, se il M5S votando on line proporrà Rodotà, o Romano Prodi si potrebbe ottenere una maggioranza di 2 terzi subito, e avere un Presidente di prestigio, senza cedere ai ricatti del cavaliere.
Senza contare la legge sull’ineleggibilità del 1957, che dopo il 30 aprile diventerebbe un atto morale, a sentenze ultimate per i processi in corso.
Se il PDL vorrà tornare al voto a giugno, perché no?
Ma già il M5S ha detto che sarebbe meglio Bersani tornasse in Parlamento,( lui meglio di Monti !) perché si potrebbe continuare con gli 8 punti da lui proposti: varare la legge seria sulla corruzione e sul conflitto di interessi, predisposte da Grasso, prima della sua elezione in Senato.
(Comunque Grillo ha sconfessato Crimi: no Bersani è come Monti.
Poi ci sono le riforme istituzionali, per le quali occorrerebbe almeno 1 anno, (ottimo per far coincidere l’election day nazionale con quello delle elezioni europee, e risparmiare soldi). Ma Grillo aspetterà? ***
2) Dopo tante fanfaronate sui redditi della casta, i neo eletti sellati si sono tagliati lo stipendio di 2500 euro, e non del 50% come avevano detto. Hanno predicato bene, ma ora razzolano così così . Molti di loro erano ex disoccupati: si devono quindi rimpannucciare un po’ e non vorrebbero andare a casa subito…Insomma la fame è stata grossa, e ora hanno bisogno di respirare.
3) Mi pare però che la cosa più grave è che nei 20 punti del loro programma sia completamente sparito il nuovo piano energetico per le energie alternative, cruciale per le nostre bollette, le più care d’Europa.
Ma l’ambiente non era la priorità? Si tratta infatti di investire in p.em.i per pannelli fotovoltaici, o per le pale eoliche, in geotermia, e in bio-masse, anche per le riconversioni di industrie decotte, destinate a chiudere, per poter salvare e moltiplicare i posti di lavoro, come hanno fatto negli altri paesi europei.
Grillo, o cche tu ffai? La decrescita sarà felice o infelice?
Mi pare proprio che sia tu ad avere proprio bisogno di una bella badante, mentre i tuoi portavoce, l’odiosa Roberta Lombardi, con la sua spocchia infinita, e il povero solitario dei numeri Crimi , dovrebbero essere mandati a casa d’urgenza, a meno di non coadiuvarli con un ‘energica baby-sitter!...
“Il fascismo aveva delle cose buone!..”.- ha detto la ragazza: e infatti Marina Le Pen, leader dell’estrema destra francese, euroscettica da tempo , chiede di parlare presto con te, anche perché rassicurata dall’ineffabile mono- delirio di Casaleggio, del quale deve aver visto su You tube i materiali. Un convincente Mini-Hitler italiota, formato tessera , dove poteva trovarlo meglio, per risolvere la grave crisi economica, spazzando via in un sol colpo partiti, sindacati, giornali e giornalisti? A lei non è riuscito, ma sta riscoprendo chi ha già avuto successo elettorale e non vuole compromessi Adora il referendum sull’euro… In Europa ci sono troppe regole e l’estrema destra non ne può più!...
Conclusione:
I 10 saggi di Napolitano sono un sistema per guadagnare 10 giorni di tempo: i nomi sono tutti della veecchia politica, e pare difficile che possano individuare i punti di intesa fra partiti da tempo in grave collisione su tutto.Bersani mantiene i suoi 8 punti, ma è disponibile a farsi da parte se il suo nome è un ostacolo.
Sul Colle è disponibile a un compromesso: i nomi sono Amato e Prodi…
Di donne sagge non si vede neanche l’ombra, ma se potessimo entro 10 giorni abrogare la porcata e tornare al Mattarellum sarebbe una vantaggio notevole., per poter tornare a votare, quando che sarà, in condizioni migliori.
Se il Pdl vuole tornare a votare a giugno, perché anche con poco consenso (30% dei voti,) con la legge attuale porterebbe a casa il massimo dei seggi., mi pare che sia urgente spiazzarli con un voto parlamentare abrogativo.
Se poi per miracolo si riuscirà ad avere in Parlamento la legge elettorale alla francese, proposta dal PD, tanto meglio, ma con questi chiari di luna, la voglia di salvacondotto per il cavaliere, ecc. non mi pare il caso di farsi illusioni.
Dopo tante scemenze (i vaccini non servono a nulla,l’Aids non esiste, di cancro si guarisce con la cura Di Bella) Grillo ne ha finalmente azzeccata una.
Nel frattempo Monti potrà ridistribuire d’urgenza i soldi alle imprese, e ai comuni, allentando il patto di stabilità,e poi tornare a Bruxelles a rinegoziare il fiscal compact oltre al 2013. Con una crescita maggiorata il rapporto deficit-pil migliorerà, senza ulteriori gravi sacrifici, e gli investimenti saranno sottratti dai debiti.
2) per quanto riguarda l’elezione del Presidente della Repubblica, se il M5S votando on line proporrà Rodotà, o Romano Prodi si potrebbe ottenere una maggioranza di 2 terzi subito, e avere un Presidente di prestigio, senza cedere ai ricatti del cavaliere.
Senza contare la legge sull’ineleggibilità del 1957, che dopo il 30 aprile diventerebbe un atto morale, a sentenze ultimate per i processi in corso.
Se il PDL vorrà tornare al voto a giugno, perché no?
Ma già il M5S ha detto che sarebbe meglio Bersani tornasse in Parlamento,( lui meglio di Monti !) perché si potrebbe continuare con gli 8 punti da lui proposti: varare la legge seria sulla corruzione e sul conflitto di interessi, predisposte da Grasso, prima della sua elezione in Senato.
(Comunque Grillo ha sconfessato Crimi: no Bersani è come Monti.
Poi ci sono le riforme istituzionali, per le quali occorrerebbe almeno 1 anno, (ottimo per far coincidere l’election day nazionale con quello delle elezioni europee, e risparmiare soldi). Ma Grillo aspetterà? ***
2) Dopo tante fanfaronate sui redditi della casta, i neo eletti sellati si sono tagliati lo stipendio di 2500 euro, e non del 50% come avevano detto. Hanno predicato bene, ma ora razzolano così così . Molti di loro erano ex disoccupati: si devono quindi rimpannucciare un po’ e non vorrebbero andare a casa subito…Insomma la fame è stata grossa, e ora hanno bisogno di respirare.
3) Mi pare però che la cosa più grave è che nei 20 punti del loro programma sia completamente sparito il nuovo piano energetico per le energie alternative, cruciale per le nostre bollette, le più care d’Europa.
Ma l’ambiente non era la priorità? Si tratta infatti di investire in p.em.i per pannelli fotovoltaici, o per le pale eoliche, in geotermia, e in bio-masse, anche per le riconversioni di industrie decotte, destinate a chiudere, per poter salvare e moltiplicare i posti di lavoro, come hanno fatto negli altri paesi europei.
Grillo, o cche tu ffai? La decrescita sarà felice o infelice?
Mi pare proprio che sia tu ad avere proprio bisogno di una bella badante, mentre i tuoi portavoce, l’odiosa Roberta Lombardi, con la sua spocchia infinita, e il povero solitario dei numeri Crimi , dovrebbero essere mandati a casa d’urgenza, a meno di non coadiuvarli con un ‘energica baby-sitter!...
“Il fascismo aveva delle cose buone!..”.- ha detto la ragazza: e infatti Marina Le Pen, leader dell’estrema destra francese, euroscettica da tempo , chiede di parlare presto con te, anche perché rassicurata dall’ineffabile mono- delirio di Casaleggio, del quale deve aver visto su You tube i materiali. Un convincente Mini-Hitler italiota, formato tessera , dove poteva trovarlo meglio, per risolvere la grave crisi economica, spazzando via in un sol colpo partiti, sindacati, giornali e giornalisti? A lei non è riuscito, ma sta riscoprendo chi ha già avuto successo elettorale e non vuole compromessi Adora il referendum sull’euro… In Europa ci sono troppe regole e l’estrema destra non ne può più!...
Conclusione:
I 10 saggi di Napolitano sono un sistema per guadagnare 10 giorni di tempo: i nomi sono tutti della veecchia politica, e pare difficile che possano individuare i punti di intesa fra partiti da tempo in grave collisione su tutto.Bersani mantiene i suoi 8 punti, ma è disponibile a farsi da parte se il suo nome è un ostacolo.
Sul Colle è disponibile a un compromesso: i nomi sono Amato e Prodi…
Di donne sagge non si vede neanche l’ombra, ma se potessimo entro 10 giorni abrogare la porcata e tornare al Mattarellum sarebbe una vantaggio notevole., per poter tornare a votare, quando che sarà, in condizioni migliori.
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