Caro Marco,
sul Fatto quotidiano che leggo molto spesso ho potuto constatare una certa diversità di opinioni sul Movimento a 5 stelle e sul ruolo di Grillo, loro guida- indiscussa da alcuni ma rimessa in causa da altri. ( Uno vale uno, anche tu, Beppe!)
Mi è sembrato ottimo il blog di Scanzi che ha definito un auto-goal la minaccia di espellere dalla comunità I senatori che avevano votato Grasso e non scheda bianca, cosa che avrebbe favorito la vittoria di Schifani.
Tu stesso avevi definito un auto-goal il suo” fuori dalle balle” espresso nei confronti di Favia e della donna, dal punto G sensibile. Quindi non è la prima volta che Beppe viene criticato dai giornalisti, che sono peraltro suoi convinti sostenitori. Un sondaggio di Agorà sugli elettori degli Stellati al riguardo ha confermato la critica a Grillo.
I senatori Marino Mastrangeli e Giuseppe Vacciano hanno detto di essersi attenuti al Comunicato di Beppe l’11 agosto 2011, “che aveva sancito il diritto di ogni elettore di rispondere al M5Stelle e alla propria coscienza”, non quindi all’articolo 67 della Costituzione, riconosciuto valido nello Statuto, e poi criticato dal Manitou, in funzione anti-Scilipoti e in generale contro i cambia-casacca.
Chi sono questi dissidenti? Dei combattenti per l’autonomia dei parlamentari o dei franchi-tiratori?
Grillo dice che un eletto non può disattendere un contratto, perché deve mantenere fede alla parola data”
Mi è sembrato allora molto intelligente quanto scrive in una lettera a voi diretta Giorgio Castriota, il quale osserva che nessun accordo politico fra dirigenti e militanti, vuoi di un partito vuoi di un movimento, può essere equiparato a un “contratto”, ossia a un negozio di tipo privatistico.
Grillo si pone come capo di una Ditta,o di una SPA, una società per azioni, imitando in questo Silvio Berlusconi, quello del Partito-azienda.
Una volta eletti in Parlamento gli Stellati rivendicano la libertà di opinione, alla base della nostra democrazia, come vuole l’art. 67 della Costituzione
“Ogni parlamentare rappresenta la nazione”,e può esprimersi anche al di fuori del mandato del Partito di appartenenza.,” e quindi ha diritto quando vota di scegliere, pro o contro, secondo coscienza..
Tale libertà non esisteva al tempo del fascismo e nemmeno in Russia, nel 1921, al tempo del partito guidato da Lenin. I militanti dovevano seguire i diktat del polit-buro.
Ecco perché Bersani gli ha dato del fascistoide, e poi del Leninista, stigmatizzando il suo atteggiamento autoritario. Combattendo a morte la partitocrazia del PDL e del PD senza elle, Grillo afferma una movimento-crazia, dove il concetto “di comunità” conta più del concetto di Individuo. ( cosa criticata anche da Dario Fo, suo sostenitore)
Non mi meraviglierebbe che all’origine di quest’errore marchiano di Grillo, ci fosse il Casaleggio-pensiero, un personaggio che i pensatori del “Giornale” hanno definito di destra.
A completare il quadro autoritario di questa gestione grillesca c’è poi la consegna ai portavoce nelle cosiddette “conferenze stampa” , di non rispondere alle domande dei giornalisti, perché quando ironizzano sulla loro ignoranza e sulla mancanza di esperienza giuridica, “ sono la macchina del fango”.” I giornalisti mi stanno sul cazzo”- ha detto Crimi.
Non so tu come la pensi, essendo giornalista serio . che commenta e racconta i fatti. Ma anche questo mi sembra andare contro la democrazia. Nella trasmissione Servizio pubblico hai largamente ironizzato sulla loro prassi.
Intervistato dalla giornalista turca Grillo era dolcissimo e non urlava: (era molto carina e aveva dei begli occhi verdi. Mamma li turchi!...)
Ha detto tra l’altro che era stato meraviglioso vedere come alle sue manifestazioni estremisti di destra e estremisti di sinistra si abbracciavano felici di trovarsi insieme e di ritrovare finalmente la speranza di cambiamento perduta con i loro partiti di riferimento. Comunque i partiti sono morti e falliti, e attraverso la rete il M5Stelle lui ha realizzato una vera rivoluzione, e con le prossime elezioni contava quindi di avere la maggioranza assoluta.”
I 2 portavoce hanno detto che in mancanza di ottenere il mandato per formare il governo (Napolitano ha detto che per governare ci vogliono i numeri, e loro non ce li hanno), avrebbero chiesto almeno la Presidenza della Commissione di vigilanza della Rai. E quella dei Questori.
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Insomma credo che il “vaffa day “ extra parlamentare continui, anche in un Parlamento, che i Penta-stellati hanno avuto il merito di rinnovare, eleggendo giovani e donne, per cambiare le scelte politiche innovative, finora impossibili. A loro non viene riconosciuta, rispetto alle direttive del Capo, alcuna libertà di scelta. Devono obbedire e combattere.
Non ti pare una contraddizione?
L’elettorato che li ha mandati in Aula vuole un Governo che faccia delle cose, non solo per limitare le spese della casta, e dimezzarne stipendi e numeri, ma per risolvere i loro problemi economici, quelli degli esodati, l’ inflazione, tagli, disoccupazione, e lavoro.
Gli eletti del M5Stelle continueranno con il vaffa in eterno o si decideranno ad operare da rappresentanti della nazione?
Oggi, ricevuto da Napolitano insieme ai capo gruppi di Camera e Senato, Grillo ha ribadito che il cambiamento può essere assicurato solo dal suo Movimento, e non condiviso insieme al Pd, al quale non voterà la fiducia. E lo stesso atteggiamento terrà anche su un altro candidato diverso da Bersani.
I suoi capogruppo hanno illustrato il loro programma in 20 punti . Ma sulla legge elettorale non hanno chiarito la loro posizione.
Pare che siano interessati a tornare a votare col Porcellum, per avere il 100%100.
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2) Sulla personalità di Pietro Grasso, Presidente del Senato, tu ricordi un fatto negativo: al tempo delle accuse a Schifani, che avrebbe operato come avvocato -consulente di società mafiose, L’allora procuratore a Palermo aveva archiviato il processo, ed era per questa ragione che il PDL lo aveva preferito a Caselli alla Direzione nazionale antimafia.
Costatiamo che spesso i magistrati, quando non hanno elementi sufficienti per il rinvio a giudizio, preferiscono archiviare, in attesa che elementi precisi appaiano successivamente.(come del resto è poi avvenuto)
Stasera a Servizio Pubblico tu hai anche ricordato che quando era in carica a Palermo si era disfatto di tutti i PM che indagavano sui rapporti tra mafia e Politica. Nessuna opinione al riguardo fino al prossimo duello fra te e Grasso in TV, lunedì a Piazza Pulita sulla Sette, da lui richiesto per difendersi “dalle tue calunnie infamanti”.
In ogni caso, nel 1993 la Mafia aveva previsto un attentato esemplare per sopprimerlo, come aveva raccontato nel 1997 al P.M Gabriele Chelazzi, Il collaboratore di giustizia Gioacchino La Barbera, in occasione del processo per la strage in Via dei Georgofili, a Firenze.
Lo ha sottolineato Giovanna Maggiani Chelli, Presidente dell’Associazione delle vittime per la strage.
Certo Bersani ha candidato Grasso nelle liste del PD per contrapporlo a Ingroia, al quale non ha voluto nemmeno rispondere, facendo un clamoroso errore, visto che ora, anche per questo, si ritrova in difficoltà a fare il governo, con 3 milioni di voti in meno, andati ai penta stellati.
Ciò non toglie che il Segretario sia stato capace di fare una vera mossa del cavallo, con la decisione di eleggere alla camera Laura Boldrini (invece di Franceschini) e al Senato Pietro Grasso, al posto di Anna Finocchiaro, per battere Schifani, provocando nei senatori stellati siciliani la giusta reazione.
Grillo li ha definiti entrambi una foglia di fico.
Invece secondo me questa decisione è una vera vittoria del M5Stelle, non una trappola alla loro ingenuità, come lui dice, quando è saggiamente ritornato sulla infausta decisione di espellerli.( Sia benedetto Scanzi!)
Mi pare che il PD abbia imparato la lezione, scegliendo per le 2 importanti cariche dello Stato, 2 personalità di rilievo, estranee agli apparati di partito.
Laura Boldrini è stata per anni all’Onu, una militante dei diritti umani degli ultimi, dei rifugiati politici, combattendo anche le decisioni di Maroni ministro degli Interni, per i respingimenti in Libia, dei clandestini sbarcati dai barconi a Lampedusa, senza un preventivo accertamento di identità e delle loro ragioni di emigrare, sia dalla Somalia sia dall’Eritrea, proprio per ragioni politiche.
Al suo magnifico discorso sono andati i consensi di 3 donne politicamente molto lontane fra loro: Lidia Ravera, Ilaria Borletti Buitoni, di scelta Civica, e di Giorgia Meloni (Fratelli della Libertà).
Alla loro aggiungo anche la mia personale convinta adesione: la scelta è stata ottima. Bravo anche Vendola!
b) Mi sembra che la decisione dei nuovi Presidenti di tagliare i loro stipendi del 30% sia andata incontro alle istanze di rilievo dei penta-stellati. E hanno il progetto di continuare a effettuare tagli di spese sul funzionamento di Camera e Senato per dare l’esempio..
Grillo li ha invitati a ridurseli del 50% come hanno fatto i suoi eletti.( che riceveranno 5000 euro invece di 10.000) e i 2 presidenti già lo hanno fatto.
Si può osservare però che, mentre effettivamente i nuovi parlamentari m5S si sono sacrificati per dare l’esempio, il multimiliardario Beppe ha finora detto no alla patrimoniale, no al redditometro, e anche no alla confisca dei beni degli evasori di capitali nei paradisi fiscali, proposta da Ingroia.
Non sappiamo ancora se lui abbia o meno messo i suoi soldi al sicuro in una delle 13 società finanziarie in Costarica, (paese a fiscalità privilegiata), o altrove, servendosi di un eventuale prestanome, come il suo autista Vezzali, o di un altro. Speriamo che l’Espresso continui le sue giuste inchieste.
Inoltre Grillo chiede la soppressione di rimborsi elettorali ai partiti, visto che la propria campagna in rete è stata veramente economica.
Ma, per prendere tutti i voti che ha preso, lui ha potuto svolgere in tutta Italia dei giri molto costosi col suo camper, radunando centinaia di migliaia di persone sulle piazze, grazie ad una importante consistenza del proprio patrimonio personale.
Chiedo: solo i ricchi come lui e Berlusconi hanno il diritto di fare una propaganda efficace senza fare attenzione a quanto costa?
Comunque i rimborsi elettorali saranno per ora congelati, in attesa di una legge equa. ( Così ha deciso Bersani)
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Molti italiani che tu stimi ritengono che il paese, data la situazione economico-sociale e quella internazionale, abbia urgente bisogno di un governo che faccia rapidamente le cose giuste.
Grillo ha detto che l’appello delle personalità culturali, firmato ora su Repubblica da più di 100.000 persone, sia per lui “un suicidio intellettualmente assistito”.
Io ho firmato, e penso che il tempo delle battute e del vaffa sia definitivamente “Over”, altrimenti perché mandare cittadini in Parlamento, se non per rispondere ai durissimi problemi quotidiani degli elettori?
Che lui abbia proposto a Napolitano di andare al governo da solo, per realizzare veramente il cambiamento, “perché gli italiani i partiti non li vogliono più,” è cosa smentita dai risultati elettorali, anche se PD e PDL hanno preso alcuni milioni di voti in meno. Con le primarie Bersani ha saputo rinnovare le candidature: basta ascoltare il portavoce PD alla Camera, un giovane di 34 anni, che parla con competenza e determinazione di responsabilità e di cambiamento.
Con Grillo gli Stellati hanno firmato un accordo, non un contratto: ma ora è ai cittadini, che devono rispondere. Ed è ora che Grillo non consideri più questi cittadini solo come i suoi spettatori per un’eterna campagna elettorale.
Le misure economiche come la restituzione alle imprese dei 70 miliardi di debiti da parte dei Comuni, frenati dal patto di stabilità, è stata messa in atto dal Governo in carica poiché l’Europa ha acconsentito ad effettuare i pagamenti in quanto relativi a una spesa pregressa. (20 miliardi sono previsti per il 2013, e altri 20 per il 2014.)
Al prossimo governo verrà presentato il testo di un decreto da approvare d’urgenza.
Questo renderà possibile la messa in moto della crescita, per risolvere il problema degli esodati, quelli della crescita sostenibile, con i finanziamenti alle imprese per le energie rinnovabili . Siamo strangolati dalle bollette di gas e elettricità, le più care d’Europa ed è ora di cambiare.
Sono misure che non si possono varare solo con i tagli ai costi della politica, importanti, sul piano simbolico, ma certo finanziariamente non risolutivi, soprattutto per poter anche dare ai lavoratori precari disoccupati quel reddito di cittadinanza, che esiste in tutta Europa, a cui Grillo tiene tanto.
Comunque per poter ridurre di 2 terzi , come lui vuole, il numero degli onorevoli in Parlamento occorre tempo, almeno 1 anno, perché si tratta di riforme costituzionali, non risolvibili con decreti legge. Vediamo oggi come si comporterà Napolitano, a chi affiderà il mandato.
Gli stellati al Senato dovrebbero riflettere, pensando ai loro elettori: Potrebbero contribuire a varare :
a) la legge 361 sulla ineleggibilità, quella del conflitto di interessi, o una veramente seria sulla corruzione, che il PDL finora non ha voluto
b) Potrebbe contribuire a fare eleggere Presidente della Repubblica Stefano Rodotà, popolare per aver sostenuto il referendum sull’acqua pubblica.
c) E potrebbe far cambiare la legge elettorale, con un’altra più simile a quella per i sindaci, a doppio turno alla francese.
( A questo proposito nella legge sarebbero opportune le preferenze perché siano gli elettori a scegliere i loro candidati, ma tutti si domandano se Grillo la vuole veramente fare, o sarebbe felice di restare col Porcellum, per prendere il 100% 100?)
Si potrebbe allora formare un governo che duri un anno, fino all’election day per unire le nostre elezioni nazionali a quelle europee, che devono tenersi nel 2014, (un’unica giornata per risparmiare molti quattrini) , affinché la Nostra Europa divenga quella Federale dei cittadini, e non quella degli euro-burocrati, delle banche, preferibilmente tedesche, e degli Stati nazionali, come è quella attuale. Anche per realizzare quella transizione energetica indispensabile , da collegare ai paesi dell’altra riva del Mediterraneo, privi di petrolio. ( Marocco, Tunisia, Giordania, Egitto, con gli specchi di Archimede, sulle loro ampie superfici desertiche.
A questo proposito vorrei segnalare loro un libro molto interessante di Edgar Morin e Mauro Ceruti: “ La nostra Europa” ( ed. Cortina,2013). di cui riassumerò presto, nel prossimo articolo, i punti salienti, augurando a tutti buona lettura, proprio in vista delle prossime elezioni europee.
Ma per poter fare un nuovo governo durevole occorrono stellati di buona volontà e liberi di scegliere rispetto al capo, come rappresentanti della nazione.
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