Ieri Renzi ci ha dato una bella notizia: creerà l’authority contro la corruzione e la affiderà al giudice Cantone.
Chi lo ha convinto a farlo? L’ex magistrato Emiliano attuale sindaco di Bari, suo sostenitore e candidato alle elezioni europee? Forse si.
Intanto nel codice penale Civati ha fatto introdurre il reato di auto riciclaggio. Perché la legge Severino sia completa ora mancano solo il falso in bilancio e riallungare i tempi della prescrizione, rendendola impossibile dopo il primo grado di giudizio.
Il sottosegretario Costa dovrà ingoiare qualche piccolo rospo, ma dopo tutti i regali fatti in passato al Cavaliere, si deve meritare la sua poltrona…
Bravo Matteo! Un punto al Signore! Piccoli boy scout crescono!....
b) Ma vuoi far vedere all’Europa come sei capace di fare i compiti a casa, senza che te lo dicano?
Mercoldì con Padoan dovrai presentare
un pacchetto di riforme economiche : la diminuzione delle tasse a chi guadagna fino a 1500 euro al mese.
Bene. Ma Angelino ha detto : “No derby per il cuneo fiscale fra lavoratori e imprese. Ottimo.
Come fare allora a trovare le altre risorse, perché i dieci miliardi previsti non vengano divisi?
E’ molto semplice: nella spending rewew bisogna ricuperare i 14 miliardi messi in bilancio da Mauro per gli F 35. Pinotti, nuovo ministro della difesa, dovrà farsene carico: se no le pari opportunità a che cosa servirebbero se le donne facessero le stesse cose degli uomini?. Ora Pinotti non avrebbe altre scuse:
c’è una novità importante, visto che anche gli americani hanno detto che gli F 35 non sono così utili ed efficaci. Allora?
c) Che cosa si può fare con 14 miliardi?
a) Metterne 4 per sanare il debito, (“per i nostri figli!”) . Così Oli Rehn la smette di fare il ragioniere e di chiedere un’altra manovra.
b) Darne almeno 6 alle imprese per fare investimenti e creare posti di lavoro: per la crescita.
c) Te ne restano ancora 4 per la scuola, per risanare l’edilizia degli edifici scolastici obsoleti, e rimettere in marcia l’economia con i poteri locali.
Matteo, così l’Oscar te lo danno anche gli elettori del M5S : pentastellati d’Italia , unitevi!... Grillo! Tu torna a teatro, e “ facce ride”
Con Cantone all’authority, caro Matteo, potrai ricuperare, anche se non subito, i 60 miliardi di euro che la Corte dei Conti ha contabilizzato per la refurtiva dei corruttori e dei corrotti. Anche noi li potremo mandare in galera, come ganno già fatto Francia e Germania, per poterci presentare nella nuova Europa che uscirà dalle elezioni di maggio a testa alta.
Dai, Matteo, le cose giuste tu le sai! Lo vuoi prendere o no questo Oscar?
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II° Grande bellezza, grande bruttezza, grande tristezza
Questa è una lettera per Paolo Sorrentino.
Ho visto il suo film su Canale 5 di Mediaset, scanalando sulla Tre, con Ballarò, per soffocare gli sbadigli. Anche li si parlava anche di Roma, a proposito della lite Marino- Renzi, una città che ha un conto in rosso di più 1 miliardo di euro! (dovuto non solo ad Alemanno, ma anche all’incuria finanziaria di Veltroni , che organizzava festival del cinema, ma che lasciava le strade piene di buche, non si curava delle periferie, e dei problemi dei loro abitanti, che si sentivano totalmente abbandonati.
Più che rovine, macerie.
Non solo, ma a Roma tutti sanno che non si respira per le polvere sottili, dovute al gran traffico, dove i mezzi pubblici non circolano con la frequenza dovuta, a causa del numero delle macchine private in giro ( niente car sharing, ma una sola persona per macchina)
Negli ospedali si aspetta per ore e ore su una barella, al pronto soccorso. Se vai a Piazza Navona in cerca di bellezza, le chiese e le fontane non si vedono: la piazza è sommersa dalle bancarelle. Un modo di arrangiarsi per sbarcare il lunario.
Caro Paolo Sorrentino, scusami se non mi unisco al coro patriottico di soddisfazione per il premio Oscar al tuo film. Mi è parso una palla incomprensibile, di una noia mortale, dove la contemplazione della grande bellezza si concentra su una passeggiata all’alba lungo il Tevere del personaggio interpretato da Servillo. con la sua maschera tragica, una faccia piena di rughe e lo sguardo perduto.
Il suo monologo sconvolge, perché lo fa dopo aver partecipato alla festa. Li abbiamo incontrati, gli altri, mentre sgambettavano al party, (un ballo collettivo folle, più lungo di quello del Gattopardo di Visconti), e da lì cominciava già il nostro irrefrenabile sbadiglio…
Quando i fantocci hanno finito di ballare, e si ritrovano nelle loro case di lusso, non sanno di che cosa parlare e, pur stando in compagnia, sono in uno stato di totale disperazione solitaria . Non riescono ad essere persone, non sanno parlare di problemi comuni, né di amore: senza appartenenza comunitaria.
Hai commentato il premio Oscar che gli americani ti hanno dato (in un momento di follia, di cui a volte sono capaci), dicendo onestamente: “ Sono contento perché questo premio non era affatto scontato!”.
Eri consapevole del fatto che il tuo era un film anomalo, troppo lungo, con molte monache, e senza alcuna storia.
Era in gara anche un film danese, pare molto bello!... Lo avevi visto, e magari pensavi di non meritarlo il premio?
Quando andrò a Copenaghen a trovare mia figlia le chiederò di andare a vederlo insieme: i cineasti danesi sanno raccontare le loro storie, (come hanno fatto nel bellissimo film “Italian for beginners”) dove i personaggi, pur vivendo in un paese più giusto, più civile, meglio organizzato del nostro, (vanno in bicicletta, non in macchina), studiano l’italiano perché hanno angosciose tristezze familiari: vite ordinate, le loro, ma non particolarmente allegre, e sognano la propria personale felicità preparandosi , studiando la nostra lingua, al prossimo viaggio in Italia, durante le vacanze!... Una grande occasione!...
Caro Sorrentino, la prossima volta che fai un film ( pare che tu lo stia già scrivendo, e comincerai a girarlo in primavera) , cerca di raccontarla una storia, di come vive oggi la gente a Roma, dei problemi reali al quotidiano. Anche la bravissima Sabrina Ferilli, indimenticabile interprete del film di Virzì, “Tutta la vita davanti”, potrà meglio esprimere una verità: quanto sia difficile l’amore oggi per una donna , spesso senza lavoro, senza asili nido, senza denaro in periodo di crisi. Quanto sia difficile sopportare la rabbia e la frustrazione dei maschi, che sono soliti sfogarsi, magari con la violenza, fino a un possibile femminicidio. (sempre più facile prendersela con le donne!)
E il personaggio più lucido del tuo film, più capace di autoanalisi , interpretato da Servillo, potrebbe tornare ad esprimere tutte le frustrazioni che vivono anche gli uomini oggi nella città, dove, per andare a lavorare si impiegano almeno 2 ore, tutte in macchina, da soli, e altre due per tornare. Magari per dire, a fine giornata, di averlo perduto, il lavoro.
Conclusione: Il tuo film non mi è piaciuto.
Soffre di un eccesso di retorica, un eccesso di estetismo, di compiacimento nelle inquadrature, che pur essendo di grande bellezza formale, restano insufficienti a scatenare emozioni.
Risorse umane? Solo fantocci, su un fondo di macerie, per raccontare solo la loro disperazione.
Va in giro, e ascolta quello che ti dice la gente. Vedrai che il prossimo film sarà più interessante.
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