domenica 18 dicembre 2016

L' Espresso oggi: Lettera a Scalfari

Caro Scalfari,
 ho letto sull'ultimo Espresso il suo ottimo articolo sul Principe di Salina e Odisseo: la questione del potere è importante per tutti e due. Buona analisi.
 Non sono sempre d'accordo con lei: nel suo editoriale su Repubblica di domenica lei dice che Renzi deve fare lo statista!|... come Cavour e Garibaldi.... Renzi per me è un mammifero di lusso che dovrebbe andarsene una volta per tutte dopo i guai che ha combinato, non solo col referendum  sulla Costituzione, ma con le leggi fasulle ( la scuola, il job act ecc.) 
 L ei ha sempre detto che avrebbe votato No , e poi ha cambiato idea e ha votato Si.
 M a ora vorrei scriverle a proposito della rivista a cui ha sempre collaborato: L'Espresso.
 Sono una lettrice  dai tempi in cui aveva il grande formato: mi sono politicamente formata sugli articoli che leggevo, le inchieste, le denuncie, le battaglie per un'Italia migliore, laica  e non corrotta.
 Ma devo dirle che a leggerlo oggi non si può non rilevare un netto calo  di qualità, assai vistoso.

a) La metà delle pagine di ogni numero sono dedicate alla pubblicità, di tutto: il denaro è certamente utile, ma  il vecchio Espresso non ne aveva. di pubblicità: i lettori  lo compravano e bastava. Ma oggi lo comprano?

b) Gli articoli sono spesso scritti in un linguaggio cifrato, il più delle volte incomprensibile... faccio qualche esempio:

 Un Parlamento del Pleistocene - di A. Giglioli

La guerra mondiale al super batterio -  di Elisa Manacorda 

Sfumature di bavaglio -  di Sergio Trombetta.

E a Londra l'eccesso va al Museo -  di Leonardo Clausi.  

Ma l'editoriale di Tommaso Cerno è il vero capolavoro: La Costituzione del "Chi sei" nel paese del "Chi non sei ".... 

Preferivo la rivista quando era diretta da Daniela Hamaoui , non molto tempo fa. Aveva conservato lo stile e la linea giusta.
Potrebbe intervenire per tornare al passato? 

Cordiali saluti e auguri di ottime feste!  

Mara Muscetta

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