Dopo l’incontro a 27 a Bruxelles del 9 dicembre
’11 ora l’Europa è un caffè ristretto, a
26.
“Cammineremo più veloci senza la Gran Bretagna ,- ha detto Prodi- che ha ricordato tutte le difficoltà
frapposte dal Regno Unito durante il suo
mandato, anni fa.
17 paesi dell’Euro zona hanno detto si al patto di Unione fiscale, che sarà ufficialmente
promulgato nel marzo del 2012, dopo che
altri 6 paesi lo avranno fatto ratificare dai loro parlamenti.
Finora non è
stata data la risposta principale al problema: manca ancora un governo federale
in grado di risolvere con la sua banca i
problemi reali dei cittadini.
Cameron se ne è andato in un
totale isolamento, senza alcun alleato, molto criticato non solo
dall’opposizione laburista per aver
nociuto all’immagine del paese, ma anche dalla stampa conservatrice, anche se
un sondaggio del Times ha accertato che solo il 14% degli inglesi non sia
d’accordo con la sua linea..
Il suo alleato di coalizione,
Nick Kregg, liberal-democratico, che all’inizio avrebbe voluto allearsi con i
laburisti, è furioso con Cameron ma il
suo partito sulla linea Cameron è
spaccato a metà.
Non solo Mario Monti ma anche Giuliano Amato
hanno deplorato la mancata adesione del Regno Unito , al quale però dell’euro e del suo futuro non “ie poteva
fregà de’ meno”, come si dice a Roma.
A Cameron stanno a cuore soprattutto gli interessi dei
banchieri della City, la più grande piazzaforte finanziaria d’Europa, che
attrae investimenti dal mondo intero in virtù della tassazione ridotta sui
capitali. Un atteggiamento, quello di Cameron ben diverso da quello di Obama, molto preoccupato per le conseguenze negative che potrebbe avere il
tracollo della moneta unica
sull’economia americana. Poiché di questo si trattava, tanto che il
sottosegretario al Tesoro ha seguito
giorno per giorno gli esiti dell’incontro dei 27 a Bruxelles.
***
Passando in rassegna i punti essenziali della
sua politica , possiamo dire di trovarla
molto negativa.
a)
Ha fatto la guerra
in Libia, alleandosi con Sarko (col quale ha peraltro litigato sulle questioni
europee), con l’ambizione di ricuperare il mandato di protezione che il suo paese aveva sulla Cirenaica del Re Idriss, alla fine
della seconda guerra mondiale, soprattutto
per togliere all’Italia i vantaggi acquisiti dall’Eni al tempo di Mattei, sui
preziosi giacimenti petroliferi. Vantaggi ben consolidati nel tempo). La sorte della democrazia e dello
stato di diritto nel paese sono ancora al di là da venire.
b)
Con la guerra ha
depauperato le casse dell’Erario, accrescendo i
livelli del debito pubblico, oggi
superiore al nostro. (Non poteva quindi accettare la regola del rigore sui conti proposta da Angela Merkel.)
Quindi ha proceduto a tagli inconsulti sulla spesa pubblica: stipendi,
scuola, Università, welfare,e ora addirittura le pensioni, provocando la
discesa in piazza di centinaia di migliaia di persone, giovani e vecchi, che si
sono giustamente ribellati a questo insano rigurgito di tatcherismo.
Cameron ci ha salutato e se ne è andato.
Tutti ora, hanno capito chi è. Buon
viaggio, Mr Cameron : noi siamo dalla parte
dei suoi concittadini ribelli,
quelli del grande paese di Shakespeare,
che nelle sue opere meravigliose ha sempre
analizzato, capito e rappresentato le
ragioni oscure e del Potere e della natura umana. Da lui tutti
continuiamo a imparare. Ricordiamoci quanto diceva dell’Oro Timone di Atene!...
Chi
sarà svantaggiato dalla linea di rottura con la UE sul patto fiscale sottoscritto a Bruxelles saranno certamente le filiali delle banche
inglesi nella zona Euro, a vantaggio delle loro concorrenti francesi e
tedesche. Il giusto contrappasso alla
logica della City.
Le auguriamo quindi una felice
sconfitta alle prossime elezioni, sperando che Nick Clegg sia in grado di mandarla al diavolo anche prima, e che questa volta i laburisti tornino ad essere i
difensori degli interessi popolari, senza farsi contaminare dal tatcherismo
come ha fatto in passato Bambi- Blair,
anche lui appassionato di guerre per il petrolio.
Forse insieme a loro potremo
trovare le giuste soluzioni ai problemi attuali di tutto il Continente, scatenati dalla
selvaggia speculazione finanziaria e dal liberismo da giungla. Il mercato non è
in grado di salvarsi da solo, senza un aiuto dello Stato.
Forse l’Europa avrà di nuovo
bisogno di tornare al vostro meraviglioso Keynes, con una Banca Europea degli
investimenti, che finanzi un altro
modello di sviluppo, non più fondato sui combustibili fossili, ma sulle Energie rinnovabili. Saremo tutti insieme, dalla parte non dei banchieri, ma di tutti i cittadini europei.
2) Prodi ha detto: “Ha vinto la Merkel e la sua linea.” Verissimo.
Vorrei allora aprire una riflessione sul Partito
Popolare Europeo e le manifeste differenze delle forze nazionali che lo
compongono, partendo dal meeting di Marsiglia dove si sono presentati a
congresso..
A Marsiglia gli italiani del
PPE si sono presentati invece divisi: da un lato il Pdl ( con Berlusconi, oltre al nuovo segretario del partito,
Alfano, ex democristiano,con i totali fallimenti governativi. (Fino a ieri hanno ignorato la crisi, fatto
poco per l’evasione fiscale, e nulla sul piano della politica industriale e
della crescita. Solo tagli alla spesa lineari, distruggendo scuola, università
, ricerca, infrastrutture, e aumentando debito e deficit. Fino al
rischio-default)
Mentre dall’altro l’Udc di
Casini e Buttiglione, da anni all’opposizione e recentemente confluita nel Terzo Polo, con Fini e Rutelli, vorrebbe presentarsi nel PPE come la speranza nel futuro.
Purtroppo, a confronto con la CDU , sono solo funghi e bonsai, come loro stessi
hanno reciprocamente detto,
Merkel, Angela o Diavola ? Me lo chiedevo nel mio ultimo articolo, rievocando la mia simpatia per la
sua politica energetica, e per il suo no alla Guerra in Libia: (L’impegno in Afganistan
poteva bastare, per evitare un tracollo finanziario).
Ad un’analisi più
approfondita del suo bilancio di governo emergono
i seguenti elementi:
a) Sul piano sociale:
Cominciamo a dire che in Germania i pensionati non pagano le
tasse, (bisogna ricordarlo a tutto il governo Monti, Così la signora
Fornero non piangerà più per i sacrifici
imposti alla parte meno abbiente del paese) ,
Inoltre gli operai metallurgici hanno salari di 2500 euro, stanno
nei consigli di amministrazione delle aziende, in caso di licenziamento ricevono un salario
minimo garantito, pagato dalle imprese e
dal Governo, Possono inoltre
detrarre dalle tasse le spese di trasporto per andare al lavoro e quelle
dell’affitto della loro casa.
Il tasso di disoccupazione è al 6%., uno dei più bassi in Europa.
b) Politica industriale: il
governo ha incoraggiato la produzione di auto ibride o elettriche, e ormai l’industria automobilistica germanica , è la più
competitiva in Europa e nel mondo, moltiplicando le colonnine elettriche per
ricaricare le batterie in tutti i distributori..Hanno
da tempo magnifici treni ad alta velocità, per una mobilità efficiente ed
eco-sostenibile.
c) La politica dell’emigrazione è particolarmente illuminata: i figli degli emigrati nati in Germania
hanno il diritto di cittadinanza, e i nipoti, perfettamente integrati sul
piano linguistico e culturale, presentano curriculum di tutto rispetto in brillanti carriere professionali.(50 anni di
emigrazione turca hanno reso più forte
il paese e consolidato l’amicizia con Erdogan, accorso in Germania a
festeggiare l’anniversario della cooperazione.). Anche se la presenza di
elementi di estrema destra, xenofobi e terroristici hanno suscitato preoccupazione.
c)
Politica energetica : con gli investimenti sulle
rinnovabili per la fabbrica di pannelli
solari al silicio sono stati creati
450.000 posti di lavoro in Germania, mentre in Marocco è stato realizzato nel deserto un progetto per il
solare termo-dinamico, “Desertec”, che darà energia lì dove manca. Un altro
enorme stabilimento è stato aperto nel deserto egiziano, con pannelli su una
superficie di 162.000 km
quadrati, forse in grado domani di fornire energia al continente Europa.(Il
Guardian di oggi è entusiasta del progetto)
Frau
Merkel, da giovane ministro dell’Ambiente nel governo Kohl, era per l’energia nucleare:
ma, dopo Fukushima, ha sterzato, dicendo no ad altre centrali, annunciando la graduale dismissione di quelle
esistenti, prevedendo il massimo sviluppo delle energie rinnovabili, fino a
coprire l’80% del fabbisogno del paese entro il 2050.
d)
La politica
fiscale: è progressiva, esiste una tassa
sui grandi patrimoni, oltre alla tassa
sulla casa di proprietà.
e)
È stata severamente
combattuta l’evasione fiscale in Svizzera, con l’accordo sulla doppia
tassazione, ricuperando all’Erario 35 miliardi di euro.
Conclusione:
possiamo darle torto se ha voluto difendere i risparmi dei tedeschi, che pagano
regolarmente le tasse, che lavorano fino a 67 anni, per evitare di sparpagliare i denari dei
contribuenti in Eurobonds, destinati a pagare i debiti pubblici dei paesi come il nostro, (2000 miliardi di
euro), con l’evasione fiscale
elevatissima, per di più condonata al 5%
? Se Frau Merkel è per le regole, come
darle torto?
Non vuole l’inflazione in periodo di
crisi, perché si ricorda cosa è accaduto alla democrazia della Repubblica di
Weimar..
Anche
per questo il suo partito, la CDU , in coalizione con i liberali al 2%, nei
recenti sondaggi ha volato
alto.
Imponendo
le regole ai paesi dell’Euro Zona col patto di stabilità e il rispetto dei limiti di Mastricht, ha
avuto ragione e non solo per fare interessi di bottega.
Il governo Berlusconi invece non ne è stato capace e ci ha ridotti
in queste condizioni. Se poi Frau Merkel
ha seguito i consigli di Draghi per
l’armonizzazione fiscale, convincendo 17
paesi nell’Euro.zona, a cui se ne
dovranno aggiungere gli altri, entro marzo 2012, è riuscita ad isolare Cameron
, tenendolo lontano dai paesi dell’Est più
euroscettici.
Quindi ha affidato a Draghi 200
miliardi di euro da immettere nel Fondo Salva Stati per le assolute emergenze
di fronte alla speculazione dei mercati. “La Bce ha uno statuto indipendente e può fare ciò
che stima giusto per l’interesse dell’Unione Europea”.
Draghi dal canto suo, ha diminuito di un altro mezzo punto il costo
del denaro, ricevendo l’applauso generale, e ora la BCE aprirà il suo sportello , irrorando le
banche europee in crisi di liquidità con 1000 miliardi di euro, e ne
beneficeranno anche le banche italiane,
che hanno bisogno di 15 miliardi, La Bce accetterà come collaterali di garanzia i mutui e i debiti
della clientela certificati dalla banca creditrice.
Grazie a questi capitali le banche italiane potranno finanziare le
piccole e medie imprese, e salvarle dalla chiusura. (ricavandone perfino un
profitto, tra il tasso dell’1% del denaro ricevuto, e il tasso degli spread al 6%) Speriamo che lo facciano sul serio e che la smettano di assecondare i loro clienti, aiutandoli a fare evadere i loro
capitali in Svizzera, a colpi di clics.
Quello che invece per ora
ancora manca in Europa sono i fondi per
gli investimenti e la crescita, (l’Ocse la dà in calo per il 2012 e il 2013.
Occorrerà quindi assolutamente potenziare la BEI (Banca europea
degli investimenti), come proponevano Jacques
Delors e J.Paul Fitoussi, se vogliamo dare speranze di futuro ai giovani, con
un’altra Governance europea per lo sviluppo e la giustizia sociale. “ Il solo rigore potrebbe uccidere il sogno
europeo,- dice l’economista Krugman.sul
NewYork Times.
Per le prossime elezioni del
2013 Merkel farà forse un’altra grossa
coalizione con la SPD
e i Verdi. Speriamo che anche in Francia
nel 2012 socialisti e Verdi riescano ad affermarsi: potrebbero concretizzarsi le speranze per uno
Stato federale europeo, con un vero parlamento
dei cittadini .
3) L’Italia del
nuovo governo Monti
Potrebbe forse realizzare il
miracolo per il risanamento dei conti pubblici entro il 2013, se lo lasceranno
lavorare. (Il che non è affatto sicuro),
perché la scomparsa del
segreto bancario contemplato nella manovra
già atterrisce il Giornale di
famiglia.
Fase 1
.(Novembre-dicembre 2011)
Bisognava
trovare in fretta i 25 miliardi
che mancavano dopo la manovra Tremonti dell’agosto scorso, I tecnici, medici a consulto al capezzale del
malato terminale Italia, si sono dati da fare, scegliendo per ora, gli
antibiotici più rapidi, mettendosi però contro
la metà più povera del paese. Hanno
cominciato dalle pensioni , col sistema contributivo, la via più rapida per una riforma strutturale!
“La pensione non la darà più il governo, ma sarà lo
stesso lavoro a fabbricarla” - ha detto la Ministra Fornero
Ammesso che
lavoro ci sia, o che almeno ci sia l’ammortizzatore sociale necessario che
consenta di vivere e di pagare comunque il contributo necessario, per
conseguirla. A rischio sono tutti i lavoratori nati nel ’52.
****
Il governo doveva seguire le linee della
lettera di Berlusconi alla BCE,
La situazione era gravissima: Monti non avrebbe potuto pagare né gli stipendi, né le tredicesime, né
le pensioni, e sarebbe stata la
bancarotta del paese, con lo Spread oltre i 500 punti.
Al riguardo ho trovato interessante il parere di un vecchio amico, ex comunista critico,
passato come alcuni altri a Berlusconi:
“ Il Cavaliere se ne è andato per lasciare a Mario Monti
il compito del lavoro sporco, che la Lega aveva sempre ostacolato,
perché contraria a eliminare le pensioni di anzianità. Ma se Monti dovesse colpire seriamente gli interessi della base
elettorale PDL con la Patrimoniale , finirà l’idillio e si andrà a nuove elezioni.
Questo hanno capito anche i giornalisti e i
collaboratori del Fatto Quotidiano quando continuano a ribadire che è sempre il Caimano a condizionare le
scelte di questo sobrio governo, soprattutto
in questa prima fase.
Nella mia prima lettera a lui indirizzata avevo espresso i miei sinceri dubbi, che i principi di base da lui enunciati sarebbero stati
rispettati, sapendo che questo Parlamento
dal 14 dicembre 2010 ha sempre dato la fiducia al Cavaliere, (specialmente
dopo lo shopping di altri poco onorevoli soggetti, un commercio ora addirittura
documentato dal filmato di Luzi, “Gli intoccabili”).
Rigore, equità, crescita erano
e sono ancora difficili da realizzare,
senza dare l’assoluta priorità alle
linee espresse nella risposta di Berlusconi alla BCE, perché i professori possano beneficiare del suo appoggio.
***
Anche il ritorno
indiscriminato all’Ici sulla prima casa, (senza
eliminarla per chi sta ancora pagando il
mutuo e quindi non ne è proprietario) suscita dubbi sul rispetto della
conclamata “equità”.
Non parliamo poi della deindicizzazione delle pensioni
all’inflazione (ammessa solo per
quelle fino a 1400 euro lorde mensili),
Non si tiene conto delle
maggiori spese a cui andranno incontro anche i pensionati medi , (con redditi fino
a 30.000 euro annui, quindi non certo
ricchi), che per
alloggiarsi o dovranno pagare l’Ici prima casa, se già la posseggono, o un affitto,
se non l’hanno comprata, affitto che
invece sarà certamente
indicizzato sulla crescita dell’inflazione.
Senza contare l’Irpef regionale, che verrà aumentata per i redditi bassi, per far fronte al costo
dei servizi sanitari. (il Ticket è già stato soppresso)
l’Irap è stata
diminuita, a favore delle imprese in crisi, con grande soddisfazione di E. Marcegaglia. Passera, un vero amico.
II° Come e dove reperire il denaro, perché eventuali cambiamenti consentano alla
manovra di restare a saldi invariati’ ?
1) Forse c’erano
invece le cosiddette pensioni d’oro, molto più elevate a cui applicare la deindicizzazione, e
l’Irpef avrebbe potuto essere maggiorata per
i redditi superiori ai 75.000
euro.
2) Far
pagare l’Ici alla Chiesa, sugli
immobili ecclesiastici ad uso
commerciale (scuole, convitti, conventi ad uso alberghiero per il turismo
religioso, o mense-ristoranti). (Finora
il governo Berlusconi, per guadagnarsi l’appoggio delle Gerarchie, aveva esentato i
beni ecclesiastici dalla tassa).
Dopo lo tsunami di 100.000
firme all’appello promosso da Micromega,
anche i cardinali Bertone, Segretario di Stato, e Bagnasco, capo della CEI, hanno espresso disponibilità a riesaminare
questo privilegio.
Ora il Pdl ha lasciato libertà di coscienza ai suoi
deputati. E Enrico Letta del Pd si è detto d’accordo in linea di
principio.
(Era un’idea che avevo scritto nella mia prima lettera al Presidente Monti, e mi rallegrerei se il buonsenso di tutti potesse prevalere sul tema.)
3) ) Una messa
all’asta delle frequenze potrebbe essere un altro cespite d’entrata (la
Lega , l’Idv e il Pd sono d’accordo).
(Berlusconi no: “L’asta andrà deserta”,-ha detto.) Il
suo fedele ministro Romani le aveva
regalate a Mediaset, invece di farle vendere a tutti, anche ai produttori di cellulari di nuova generazione, rinunciando a
almeno 4 miliardi di euro. Il conflitto di interessi tra privato e
pubblico colpisce ancora. Passera si è
diplomaticamente trincerato
dietro il progetto di studio della
questione. Dovrebbe fare presto, invece
: indire l’asta e nominare un commissario alla Rai, che versa
in gravi condizioni. (come gli raccomanda Scalfari nel suo editoriale di domenica
11. )
***
Aprendo poi il capitolo dei risparmi si
potrebbero realizzare somme
consistenti, con il
taglio radicale al bilancio del Ministero della Difesa. Nel 2012 impegnerà 20,4 miliardi, con un incremento
rispetto all’anno precedente di 785 milioni di euro, e un peso sul Pil pari
all’1,3%.
Interessante al riguardo il blog di
Massimo Donadi di Idv sul “Fatto quotidiano”. “Anche i soldi
destinati allo sviluppo sono finiti nel
calderone delle spese militari. Si
tratta di 1.538,6 milioni di euro per interventi agevolati per il settore
aeronautico e 135 milioni di euro per lo sviluppo e l’acquisizione di unità
navali della classe Fremm. Così il bilancio della Difesa, unico tra i ministeri, arriva a
totalizzare una spesa prevista per il 2012 di 23.113 miliardi di euro.(Grosso
modo quanto richiesto dalla manovra “salva-Italia” imposta da Monti.)
La domanda di Donadi, è:
“Cosa se ne dovrebbe fare il nostro Paese di 131 aerei da guerra, inutilizzabili nelle missioni di pace dove siamo ancora impegnati, in un momento in cui rischiamo il fallimento, tenuto conto che siamo l’ottava potenza militare al mondo?”
“Cosa se ne dovrebbe fare il nostro Paese di 131 aerei da guerra, inutilizzabili nelle missioni di pace dove siamo ancora impegnati, in un momento in cui rischiamo il fallimento, tenuto conto che siamo l’ottava potenza militare al mondo?”
“E
sono solo una parte della lunghissima lista di acquisti che entro il 2026
porterà il nostro Paese a spendere in armi 50
miliardi di euro. – dice ancora Donadi, Tra un anno, ad esempio,
perfezioneremo l’acquisto di 249 blindati
“freccia” per 1,5
miliardi. Nel 2015 arrivano due Fregate antiaeree classe “Orizzonte” da 1,5
miliardi. Nel 2016 avremo finito (forse) di pagare quattro sommergibili U-212
da 1,8 miliardi e la portaerei Cavour da 1,39. Nel 2018 saranno consegnati 121
caccia Eurofighter da 18 miliardi e di 100 elicotteri di trasporto tattico NH-90 (3,8
miliardi). Il 2019 sarà l’anno navale con la consegna delle Fregate Europee
Multi Missione (Fremm) da 5,6 miliardi.
Gran trionfo nel 2026
con i 131 velivoli d’attacco Joint Strike Fighter (F35) per l’astronomica cifra
di 18.100 milioni”.
Anche il generale
Fabio Mini aveva proposto di rinunciare
a questi acquisti inutili, (lo avevo segnalato all’attuale ministro della
Difesa nella mia lettera a Monti.)
Domanda 1:
perché l’Italia sceglie di sviluppare la propria
tecnologia e la propria industria a beneficio degli armamenti, alimentando un
settore dove la corruzione e la collusione politica è ormai endemica, come
dimostra la vicenda Finmeccanica?“
Domanda 2):
Se questi programmi di spesa verranno
mantenuti, su quali risorse potranno contare gli altri problemi del paese? Il lavoro
per i giovani, gli ammortizzatori
sociali, che ancora non ci sono. Che fine faranno la scuola, l’ Università, la ricerca,
la sanità,? Come vivranno i pensionati
dopo questa manovra?
Conclusione:
Che cosa verrà
inserito nel maxi-emendamento sul quale il governo intende porre la fiducia (su
consiglio del Cavaliere)?
I 3 sindacati confederali , dopo l’incontro di
stasera che non ha avuto risultati soddisfacenti, hanno confermato un
mini-sciopero generale di 3 ore, salvo
poi riconfermarlo con un altro di maggiore durata, se le loro richieste non
verranno accolte ( uno sciopero, come sempre, a spese dei lavoratori,) Ov
corse!
***
Per combattere
l’evasione fiscale un fatto positivo è presente nella manovra : la scomparsa del segreto bancario, poiché tutti i dati dei conti correnti
affluiranno alle Agenzie delle Entrate, per
consentire la Tax Tobin sulle
transazioni finanziarie internazionali, concordate tra Monti, Angela Merkel e
Nicolas Sarkosy.
Quindi la collaborazione delle Banche italiane dovrà farsi col Governo.
per consentirgli di approdare a una vera tassa
patrimoniale, con documenti accertati.
(Dovrebbe quindi poter finire la complicità tra banca e cliente per
l’esportazione di capitali, a colpi di clics. Dovrebbe, ma finirà?)
Forse
Monti e Grilli potrebbero addirittura aumentare la tassa sui capitali
scudati, tornati e rimasti in Italia,e
portarla almeno al 3%. Il condono stipulato da Tremonti con gli evasori, al 5%, pur
molto discutibile, era stato offerto
in un momento economicamente migliore, Ma oggi,
in tempi di crisi aggravata deve essere riveduto e corretto, assolutamente, così
come sono stati riveduti e corretti, col metodo contributivo, i programmi di vita dei pensionandi, E’
stata già introdotta una minima scala mobile, ancorata all’indice
dell’inflazione, limitatamente alle pensioni fino 1400
euro mensili,
Bisognerebbe però includere
in quel programma anche quelle superiori, fino a 30.000 euro l’anno, se non si vuole una spirale
inflattiva, con un impatto deleterio sui
consumi di prima necessità.
Fase 2) (gen.2012-
2013))
a) Come prima cosa si dovrà metter mano alla riforma del mercato
del lavoro, altrimenti chi perderà il posto a 55-58 anni, non potrà né andare in pensione, né avrà alcun altro reddito, essendo molto difficile essere
assunti altrove a quell’età.
La domanda è:
1) chi pagherà
l’ammortizzatore sociale , l’Impresa che
licenzia il lavoratore, o lo Stato? Si
fa presente che questo salario minimo garantito esiste in Francia e in
Germania, ma non ancora nel nostro
paese. Saranno messi da parte i fondi per farlo?
2) Il governo toccherà l’articolo 18, come
propone il giuslavorista del PD Ichinno, consentendo all’Impresa di licenziare,
se non ce la fa, per rendere l’articolo 18
possibile per tutti, in futuro, quando la crisi sarà finita?
Al riguardo l’esempio che piace in Europa è quello della Danimarca,
dove la libertà di licenziare si concilia con la facilità di trovare un altro
lavoro: la Danimarca
ha 6 milioni di abitanti, l’Italia 60 milioni. Non è la stessa cosa.
Fassina, responsabile economico del PD, ha quindi seri dubbi sulla possibilità di seguire
il modello danese. .
3) E’ stata più volte
annunciata una serie di nuove e qualificanti misure per il Sud .
Il Ministro Barca , della
Coesione nazionale, ha in progetto alcuni
provvedimenti per rianimare la sua economia
asfittica e dare impulso alla crescita, anche utilizzando a questo scopo fondi europei.
Auspichiamo che
a) vengano soprattutto
implementate le fabbriche e la ricerca
sui pannelli solari di 3° generazione e
sul solare termo-dinamico, per un altro modello di sviluppo, col controllo
severo del Ministero della Giustizia, affinché le Mafie non intercettino gli appalti.
b) Che al Sud vengano
ultimate alcune urgenti infrastrutture (come
la famosa autostrada Salerno- Reggio Calabria) ma soprattutto vengano modernizzati i treni
regionali per i pendolari, in pessimo stato, e resa efficiente la disastrata linea Catania-Palermo (7 ore di viaggio per 260 km ).
Senza parlare di nuove
linee ad alta velocità. (Bari-Napoli e Napoli-Messina-Palermo.)
Sarebbe utile anche ripristinare i vagoni letto, con
cuccette, Torino-Palermo per ridare
lavoro al personale licenziato dall’a.d. Moretti , e offrire a chi non può comprare un
biglietto su un treno ad alta velocità un mezzo di trasporto più economico e confortevole.
c) Urgentissima è anche l’approvazione di misure sul lavoro da offrire alle donne e sui
servizi di cui hanno bisogno per potervi accedere,
finora del tutto assenti nel Sud: nidi, scuole materne, asili per persone
anziane non autonome ecc.
In Francia si danno
assegni per i figli fino a 18 anni di età, se sono almeno 3.(una riforma del
gen. De Gaulle).
Ma l’Italia, paese
cattolico che insiste tanto sulla politica della famiglia, non ha mai fatto
nulla per realizzare gli aiuti concreti
per consentirne la nascita.
Non è un paese per donne. Si sono stancate di essere l’unica risorsa
Welfare del paese. Si preferisce relegarle nel lavoro casalingo,
non rimunerato, lasciandole prive di aiuti.
” Senza donne la
crescita reale di un paese è impossibile”, - ha detto Cristina Comencini, e ha ragione.“Se
non ora, quando”?- dicono le italiane ritornate
oggi in piazza…
Conclusione:
Presidente Monti,
il Suo governo e il decreto salva Italia
fin qui formulato sono ben lontani
dall’essere perfetti, con eccessivo rigore e poca equità, ma nelle pessime condizioni date, con la
speculazione trionfante, e con i condizionamenti imposti dal suo predecessore,(non
cessati nemmeno dopo la sua partenza), riconosciamo che non ci sono alternative.
Auspichiamo quindi che Lei
possa difendere i suoi principi, insistendo con
maggiore intransigenza su quello dell’equità,
tassando i ricchi patrimoni, non appena ne avrà accertato le dimensioni, quando i dati dei conti
correnti e dei titoli affluiranno
all’Agenzia delle Entrate, insieme agli estimi catastali delle proprietà
possedute.
Speriamo
che lei possa rendere molto difficile l’evasione fiscale, per mettere un punto e
a capo a una situazione di ingiustizia nel paese.
Sia duro con le caste privilegiate, civili
o militari che siano, e tagli sugli sprechi, disarmando l’economia. Finmeccanica deve fare cose utili
al paese, non produrre o comprare armi improprie.
Auspichiamo che lei possa influenzare anche l’ Europa, quando Merkel e Sarkosy verranno
a Roma in gennaio.
Faccia detrarre dal conto deficit le
spese per lo sviluppo.
Li
spinga a realizzare una vero Governo
federale Europeo, fatto per i cittadini, (non solo per le banche!), in vista delle prossime elezioni.
Sperando che il Caimano non La boicotti, staccando la spina
prima del 2013, auguriamo:Buon Anno, Italia, Buon Anno Europa,
e a Lei Presidente in bocca al lupo, …per tutti e tre i principi.
Rigore, crescita e soprattutto equità.
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