domenica 6 maggio 2012

Tagli giusti e forbici spuntate.

Monti ha bisogno anche lui della democrazia dal basso…Della lista a 5 stelle e soprattutto di ALBA… (alleanza per il lavoro, i beni comuni e l’Ambiente)
Ha cominciato dalle pensioni, si è ritrovato con i problemi degli esodati, mentre tutto quello che  era necessario fare con i tagli giusti ai privilegi e agli sprechi  gli ha fatto spuntare le forbici…Partiti e parlamento lo hanno bloccato.
  Il Ministro Giarda  ha scritto  : Il rapporto sulla revisione della spesa pubblica presenta opzioni e suggerimenti e non soluzioni definite.
 Perché Monti ha nominato  Bondi commissario, e non lo ha scelto direttamente al suo posto?  Personalmente   approvo questa scelta, ma molti pensano che avrebbe potuto fare a meno di un doppione.
Ricordiamoci che quando  la Parmalat  entrò in crisi, Bondi cominciò col tagliare le auto blu dell’azienda sull’orlo della catastrofe,  ed eliminando le spese superflue  è riuscito poi  a ricuperare i fondi per risarcire i risparmiatori truffati, ha fatto condannare  Geronzi,  capo dell’allora Banca di Roma, corresponsabile con Tanzi  della truffa, e ha rimesso in piedi l’Impresa Parmalat, che è di nuovo competitiva contro la rivale francese Lactalis. Un risultato super brillante. Ha però operato su un’azienda privata.
L’obiettivo del governo  è  per ora minimalista: deve tagliare 4 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva, che aggraverebbe ulteriormente lo stato di crisi generale.
Il Governo si trova tutto il paese contro, grazie alle tasse giudicate eccessive  e alle mancate sanzioni alle banche, per le restrizioni al credito, a imprese e a famiglie, nonostante le laute elargizioni di liquidità,  al tasso del’1%,  da parte della BCE o. Eravamo un popolo di inventori, di artisti e di navigatori … ora siamo diventati un  popolo di suicidi? Nelle strade  marciano le vedove, insieme ai disoccupati e agli esodati: una cosa mai vista finora nel nostro paese.
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Ma ad essere disperati siamo in molti.  “L’Imu, così come è stata proposta, è micidiale - dice Bersani.Vale 9 miliardi sulla prima casa.
 I Comuni non vogliono fare solo gli esattori, senza  potersene poi valere, vincolati come sono anche  dal patto di stabilità, nonostante alcuni siano stati  virtuosi.
Era stata soppressa l’Ici, dal Cavaliere: una follia, che gli ha valso la vittoria elettorale nel 2008, ma  è una tassa che esiste in  tutta Europa e nel mondo, e per 3 anni l’erario ne è stato privato.
Magari  il Governo Monti avrebbe potuto ripristinarla alleggerendola però, tenendo conto che, in periodo di crisi, con la disoccupazione crescente, la gente ha difficoltà a pagare il mutuo mensile stipulato  per acquistarla.
Avrebbe potuto compensare  il  mancato gettito della somma diminuita  con una vera  patrimoniale, sui redditi d’oro alla persona, come ora ha lasciato intendere di poter anche fare, visto lo scontento generale.
 Monti  ha chiesto ora  aiuto  a noi  per avere suggerimenti: dove tagliare per la revisione di spesa pubblica? Sono arrivate sul sito del Governo oltre 100.000 e-mail,  in 24 ore.
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Il rapporto Giarda steso   nel corso di  tre mesi, febbraio-aprile, aveva  identificato alcuni settori presso alcuni Ministeri: Interno, Difesa, Giustizia, Istruzione, Trasporti, e  lINPS,  con le strutture di produzione dei servizi pubblici offerti sul territorio nazionale.
Linsieme delle due categorie di spesa (interessi e pensioni)  vale circa 310 miliardi di euro, un importo che pone vincoli straordinari alla flessibilità di gestione e adattamento della risposta pubblica alle domande provenienti dalleconomia Stato-Regioni.
In sintesi.- conclude il rapporto-
La spesa pubblica italiana è oggi per la sua dimensione e struttura un ostacolo a uno scenario di ripresa ciclica delleconomia italiana.  Se leconomia stesse muovendosi su un ragionevole, ancorché basso, tasso di crescita, potremmo mettere la revisione della spesa a servizio di una maggiore produttività per il cittadino. Ma non è così e dobbiamo indirizzarci a mettere la spending review a servizio di una riduzione del prelievo fiscale, per alleviare le condizioni di vita dei soggetti in condizioni di difficoltà economica. Un avvio della riduzione del prelievo tributario potrà forse segnalare alleconomia lavvicinarsi di una stagione meno greve”.
Giavazzi, il terzo dei commissari nominato da Monti,  ha definito l’obiettivo un topolino rispetto alle esigenze reali del paese, per la crescita industriale.
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Ciò detto è evidente che il rapporto Giarda è stato solo una diagnosi  oggettiva dei mali e delle inefficienze.
 Ma manca qualcosa:
a)                  La riduzione al budget  del ministero della Difesa. Se ne era già parlato, e sembrava una riforma avviata, ma nel documento  ora  è silenzio. Perché?
b) Gli sprechi  maggiori sono presenti nel settore della Pubblica amministrazione, soprattutto regionale e comunale. Le Regioni hanno un buco nero per le loro spese, e i  piccoli comuni non sono mai stati accorpati, come era stato deciso. Le Provincie stanno sempre lì.

a)   Due esempi per i comuni:
  All’isola d’Elba, ma anche all’isola d’ Ischia, ce ne sono  almeno 8: con 8 sindaci, consiglieri e assessori moltiplicati. Un assurdo. Si potrebbero accorpare e risparmiando sui costi della politica si potrebbero offrire ai cittadini migliori servizi. (sanità, scuole, cultura)

b) Al Sud le nomine dei funzionari nelle giunte regionali , più che rispondere a criteri funzionali, sembrano essere un ammortizzatore sociale, in cambio del lavoro produttivo che non c’è.
c) Costi enormi per le consulenze. (700 milioni di euro)
d) Costi della sanità, che  sono molto superiori  rispetto a quelli del Nord o in Toscana, perché prevalgono enti privati  (ospedali e ambulatori) ai quali va il rimborso per salate prestazioni, a detrimento della qualità del servizio pubblico, che potrebbe meglio  rispondere all’interesse degli utenti.
e) Costo eccessivo dei farmaci da rimborsare

Forse è li che Bondi dovrebbe operare con energia,
Monti avrebbe dovuto sceglierlo, quando ha formato il governo.     
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2) Democrazia dal basso

Se mi piacciono gli “Stellati”, per le loro concrete azioni sul territorio (la variante di valico a Bologna o la discarica a Torino),  non mi piacciono  affatto gli insulti di Grillo, i suoi vaffa, e le sue fantasie sull’euro, sulla mafia e sul debito, o sulle tasse che propone di non pagare.  Una cavolata dopo l’altra. Anche lui ha un cerchio magico di fedelissimi, a cui si oppongono  molti dissenzienti stellati, critici di quello che dice e fa.  Non l’apprezzo affatto  quando fa il padre-padrone, proibendo ai militanti eletti del Movimento a 5 stelle di andare in  televisione, considerando sé stesso infallibile, come il papa, nei suoi comizi-encicliche, sempre più urlati, senza contraddittorio, e senza mai  che possa essere sfiorato dall’ombra del dubbio!...
Apprezzo invece  positivamente alcune sue  iniziative : le 350.000 firme per  la legge  popolare con  le nuove regole per le elezioni, il  no alla professionalizzazione della politica, grazie ai limiti temporali al mandato, con l’epurazione di tutti gli inquisiti, e  il dimezzamento del numero dei parlamentari.  
Analogamente mi è piaciuta la sua  battaglia sull’evidente conflitto di interessi di alcuni banchieri, che stanno seduti su più poltrone, (Banche, Mediobanca  e Assicurazioni), violando la direttiva europea sulla  concorrenza.  Col “Salva Italia” il Premier ha messo fine allo scandalo, e il 25 aprile c’è stata la giornata di liberazione del mercato e la fine del capitalismo di complicità  relazionale: Bazoli, Palenzona, Bolloré e Nagel dovranno scegliere rapidamente la poltrona che preferiscono, ma solo  una, se no la perderanno completamente.
Si rassegneranno?
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Leaderismo: basta.   Non mi piace in  generale il narcisismo del capo carismatico, o presunto tale, come lo è stato il Cavaliere, prima che fosse disarcionato, né quello di Bossi, fondatore della Lega, considerato  dai militanti come un diamante: for ever ! (malgrado  il diplomino albanese del  Trota)…  
 E’ riuscito a mettersi contro anche gli studenti albanesi dell’università Kristal, che hanno chiesto se  Renzo aveva un visto per motivi di studio. Si sono chiesti quindi se fosse un  clandestino?  (veramente il colmo per un leghista!)
Forse solo una bella sconfitta elettorale alle amministrative potrebbe mettere un punto e a capo per il rinnovamento scopaiolo  della Lega, oltre alla restituzione di tutti gli investimenti realizzati da Belsito.  
                                                                            ***
Veniamo  ad A.L.B.A  (Alleanza per il lavoro, beni comuni, e ambiente),  e al nuovo progetto di  democrazia dal basso. Ma i nomi del  loro Manifesto sono di tutto rispetto: Paul Ginsborg, Marco Revelli, Stefano Rodotà, il giurista  Mattei, Luciano Gallino, Guido Viale.
Conosciamo i loro libri e  soprattutto le loro azioni politiche sul territorio, e  credo che possano essere un’ipotesi migliore di coordinamento sul piano nazionale, per il 2013, a differenza della Lista a 5 stelle, la cui azione resta soprattutto  locale. Loro  sono d’accordo col  progetto di legge elettorale di Grillo. Si tratta di  persone che invece di urlare, ascoltano e si confrontano, e, pur criticando aspramente i partiti, cercano di far valere il ragionamento, valendosi della propria autorità intellettuale e politica, interloquendo  con tutti i cittadini sui loro problemi concreti, considerando tutta  la società civile, senza spocchia: uomini e donne.
                                       ***
3)  I Tagli alla spesa.

 Se il problema è  oggi che cosa tagliare,  rispondo alla richiesta del Premier, convinta che il  nostro paese possa reagire alla crisi economica  sociale e politica solo ripartendo dal basso, come propone ALBA, attraverso una democrazia partecipata e attiva,  tanto sul Web che sulle piazze,  inducendo i partiti ad auto-criticarsi  per le risposte davvero modeste fin qui date  ai problemi drammatici del paese. Segnalo quindi  volentieri   gli sprechi, sperando che le forbici cittadine non si spuntino, come  è successo a quelle del governo:
a)       Abolizione o riduzione considerevole delle auto blu, non solo per i parlamentari ma per tutti i politici (Rossi,  il governatore della Toscana lo ha già fatto. Chapeau!...)
 E’ vero: che si tratta di  un sistema macroeconomico, che  coinvolge chi le guida, chi le ripara e chi ne fa la manutenzione. Ma anche le spese di carburante ora sono eccessive.. Forse Bondi potrebbe indicare l’uso di quelle più economiche. Di che tipo sono le 400 auto blu  recentemente acquistate  dal Premier? …

b)  occorrono le decurtazioni degli stipendi dei parlamentari.

c)  Il loro dimezzamento in assemblea, come negli altri paesi europei.
d) La riduzione dei contributi per i  loro portaborse (3690 euro al mese!..)
e) L’abolizione  dei loro benefit : la gratuità di treni, voli,  degli ingressi nei teatri o nelle manif sportive.
f) L’abolizione della Legge-mancia del 2008, una compra-vendita, con  premi clientelari per gli elettori (sagre paesane, ricorrenze, consulenze, opere pubbliche)
g) L’eliminazione dei fondi  per i  giornali di partito, tipo  L’Avanti, con lo scandaloso Lavitola,  Europa, (quotidiano di un partito che non c’è più, la Margherita), la Padania, Liberal, Il Secolo). Vendono pochissime copie e nessuno si accorgerebbe della loro scomparsa.  

h) Infine il finanziamento pubblico ai partiti.

Se Monti ha nominato Amato commissario , significa che  considera il finanziamento  un vero spreco di risorse pubbliche, che i partiti sono stati ancora incapaci di tagliar via, dilazionando il loro progetto legislativo. Quindi ora ci pensa il Governo.  C’è chi propone di sopprimerlo, come voleva il referendum 20 anni fa. C’è chi propone di dimezzarlo: ma resterebbero  troppi soldi pubblici in mano ai fatali  tesorieri, con scarsi controlli interni ed esterni.
Io proporrei solo il rimborso delle spese elettorali, un quarto delle somme fin qui erogate, su presentazione di ricevute, e il finanziamento pubblico al 5 per mille, per libera scelta dei cittadini.  Non so cosa  deciderà di  fare Amato al riguardo, e soprattutto che cosa  potrà concretizzare.
Forse se si tagliassero  tutti questi  sprechi, non   si arriverebbe forse  a ricuperare tutti i 4 miliardi e passa, necessari  per evitare l’aumento dell’Iva, ma  comunque, a provarci, tutto farebbe brodo.
                                    ***
3) Evasione fiscale e corruzione. (Rapporti della Corte dei Conti)

a) In Italia dobbiamo cominciare da una legge seria sulla corruzione, seguendo le linee della direttiva europea del ‘99.
b)Veramente urgente sarebbe  stipulare  rapidamente  un accordo con la Svizzera, per la doppia tassazione dei 120 miliardi  e più, depositati  sulle loro banche. Ora che anche  l’Europa acconsente non ci sono scuse.
Si riuscirebbe a finanziare  seriamente  la  riforma del lavoro, gli ammortizzatori sociali, il reddito minimo garantito, a  risolvere il problema degli esodati,  a stimolare la ricerca e l’innovazione  per lo sviluppo di p.m.i, e si aiuterebbe anche  la scuola, già massacrata dalla Gelmini.
c)  Magari si potrebbe  togliere  anche l’anonimato agli scudati, si potrebbe portare  la tassazione dal 5%  al 25 %.
d) Bisognerebbe svincolare i Comuni che hanno i  bilanci in ordine dall’osservare il patto di stabilità  che impedisce loro di utilizzare i soldi in cassa, mentre potrebbero investirli in lavori  pubblici di interesse locale, creando lavoro e occupazione. Si restituirebbe  loro l’autonomia garantita dalla Costituzione, nel quadro del   federalismo fiscale  che deve essere garantito.
Analogamente quindi i sindaci dovrebbero poter diminuire  l’Imu prima casa per i redditi medio-bassi,  per le famiglie con 2 figli, o per quelli che stanno ancora pagando i mutui stipulati per l’acquisto, e tornare a valersene per le loro necessità, dando invece allo Stato  la tassazione più elevata per la seconda casa.  Potrebbero contribuire a stanare gli evasori: che ne è del redditometro?                                       
 E’ urgente  ora dare speranza agli scoraggiati,  smetterla di tagliare le pensioni-medio basse,  pagare meglio gli insegnanti,  equipaggiare  le scuole con le nuove tecnologie, restaurare  gli edifici scolastici obsoleti. La scuola è importantissima, per il futuro dei giovani.
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II°  Europa oggi .

Vogliamo i bilanci in ordine, ma iscrivere il patto di stabilità in  Costituzione è stata un’abdicazione di sovranità  molto pericolosa, un vero regalo alle  nostre destre.
L’Europa siamo noi cittadini, e non vogliamo tornare ai nazionalismi, alle monete nazionali, agli  interessi egoistici, una linea che  in passato ebbe  un solo risultato: la guerra.
La destra al potere a Bruxelles  ha ingiustamente massacrato la Grecia, e sta massacrando la Spagna con le regole del fiscal compact. Risultato: la destra estremista   ellenica  chiede  il ritorno alla dracma, il distacco dall’Europa, e, per fare accettare le conseguenze della bancarotta, potrebbe anche proporre  il ritorno dei colonnelli, visto che il Pasok socialista è al 20% dei consensi! 
Marine Le Pen chiede anche lei la fine dell’euro, il blocco di Schengen, con la chiusura delle frontiere, e il distacco dall’Europa. In Italia le danno ragione gli ex A.N. e Storace, senza contare la Lega.  E’ questo che vogliamo?
La gente di sinistra radicale, oggi decisamente contro l’euro, farebbe bene a riflettere su tutte le posizioni.


Le prospettive future :  L’Europa siamo noi! 


 Ha ragione Prodi: grazie alla possibile  vittoria di Hollande  (incrociamo le dita!) servirebbe un Patto a 3, Francia, Italia e Spagna. Occorre avviare una seria politica europea unitaria  su 4 piani:  fiscale, monetario, crescita  industriale, occupazionale e socio-culturale, cominciando da una rigorosa battaglia contro la speculazione finanziaria.  
Per evitare il trionfo delle destre  dobbiamo  marciare insieme  verso un’Europa federale, politica, con una BCE al servizio di tutto il continente, come  è la Fednegli Stati Uniti.
Bisogna  assolutamente tornare a Keynes, ai finanziamenti pubblici europei, seguendo  l’esempio  storico di Rooswhelt, dopo la crisi del ’29, per creare lavoro, aiutando le imprese a svilupparsi, comprese quelle agricole, alle quali si interessano ora anche i giovani. 
Era’ il progetto di Jacques Delors. Se sua figlia, Martine Aubry,  sarà scelta  da Hollande come Primo ministro, potrebbe rifarsene portavoce a Bruxelles, La BCE è stata bloccata dai 2 trattati, di Mastricht e di Lisbona.  Ma ora di fronte alla crisi anche  il Presidente europeo Barroso è convinto  della necessità  di  erogare Euro-bonds e project-bonds a Grecia, Spagna e Italia.
Sarebbe necessario 
a) non ostacolare la cessione di  10 miliardi alla BEI da parte della BCE, (la Bancaeuropea degli investimenti ha un bilancio ancora  troppo modesto per lo sviluppo).
b) convincere Merkel a scomputare dal calcolo del deficit di  bilancio  le spese necessarie per lo sviluppo, (cosa che Monti si prepara a chiedere, per poter rimborsare  alle imprese i debiti che lo Stato ha nei loro confronti).
c)  Chiederle di prolungare nel tempo il risanamento dei conti pubblici (cosa che Hollande vuole già proporre. Il che sarebbe un bel respiro anche per noi).
d) intervenire più facilmente per l’autonomia di tassazione e di spesa dei Comuni virtuosi, con bilanci in ordine,  perché possano investire  per la ripresa economica. L’Anci sarebbe totalmente favorevole.
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Bisogna oggi  leggere il  bellissimo manifesto di Kohn Bendit e le firme di  tutte le grandi personalità tedesche che lo hanno sottoscritto. L’Europa siamo noi!
 Se continuiamo  solo con  il cappio dell’austerità  e il ritorno al pareggio entro il 2013, sarà la morte di tutto il Sud  e del Mediterraneo, da sempre  meta del cammino verso la  felicità, soprattutto per i tedeschi.
Spero proprio che la SPD e i Verdi vincano alle prossime elezioni nel Lander dell’Holstein,  e che insieme possano  trionfare anche in quelle nazionali del 2013, costringendo la Merkel a una nuova grande coalizione, e a cambiare la musica. 
Sono stati migliori di noi i tedeschi, più rigorosi, più economi, più efficacemente produttivi, e soprattutto  molto più giusti per la loro forza- lavoro.  E’ vero, Lo ha riconosciuto anche Hollande, criticando i risultati di Sarkosy.  
Ma, se  i tedeschi vogliono continuare ad esportare il 40% della loro produzione in Europa, non  possono  esigere la nostra fine.  Non sarebbe nei loro interessi. Occorre da parte loro, maggiore solidarietà  e comprensione per le nuove generazioni del Sud, non responsabili dei disastri combinati dalle  classi dirigenti del passato, lontano e recente: cicale e spenderecce,   
La nostra rinascita  sarà  anche il futuro della Germania e  di tutto il vecchio Continente.

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